Concetti Chiave
- Machiavelli attribuisce al potere un equilibrio tra virtù e fortuna, con il modello di Cesare Borgia come incarnazione del principe ideale che antepone lo stato a tutto.
- Per Machiavelli, il popolo è visto come una massa informe, mentre la religione è uno strumento utile per consolidare il potere dello stato.
- 'Il Principe' è strutturato in 26 capitoli che trattano diversi aspetti del principato, dalla sua tipologia alla gestione delle milizie e alla natura del potere.
- Il testo esplora come i principi italiani abbiano perso il potere a causa della loro incapacità di prevedere i cambiamenti, enfatizzando l'importanza di adattarsi alle circostanze.
- Machiavelli crede nelle leggi universali del comportamento umano, derivate dall'esperienza diretta e dalla lettura dei classici, sostenendo la necessità di istituzioni come religione e leggi per consolidare le virtù del principe.
Indice
Machiavelli e il concetto di potere
Machiavelli (1467-1527)
Opere: Il principe (che scrive quando è in esilio) - Discorsi (impianto stoico)
Gli umanisti tornano a scoprire la figura del principe.
l'ideale è ricostruire la repubblica ma non ci sono le condizioni, il suo modello è Cesare Borgia che mette al primo posto lo stato (il fine giustifica i mezzi), infatti Machiavelli stesso rimane impressionato nel vedere come il Borgia riesca a sventare una rivolta, invitando egli stesso con l'inganno i signori locali (i Colonna) e facendoli uccidere.
Il principe deve possedere 50% di virtù e 50% di fortuna,
Giudico che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre
ma che ce ne lasci governare l'altra metà., deve essere furbo come una volpe e forte come un leone, cambiare aspetto da situazione a situazione.
Lo stato è un ancòra di salvezza per tutti, è legittimo ingannare il popolo, preferibile che abbia paura.
Dal momento che l'amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati.
Il ruolo del popolo e della religione
Il popolo, per Machiavelli, è una massa amorfa e grezza, e la religione è il cemento del popolo e va bene per chi è povero di spirito, quindi la chiesa deve servire allo stato.
Machiavelli, prima lavora per i Medici poi viene proclamata la repubblica e fu accusato di una lega anti medicea quindi viene esiliato, egli si reca all'Albergaccio presso S. Casciano dove ha un podere e scrive un opuscolo, come egli stesso lo denomina nella celebre lettera a Francesco Vettori, De principatibus, dove s'interroga sul come mai Francia e Inghilterra siano più forti, e come mai l'italia sia debole. Ne conviene che l'italia è debole poichè frantumata in piccoli stati, quindi delinea la figura del principe che può secondo la virtù e secondo la sorte unificare l'italia facendo luce su questi punti nel suo trattato:
su che cosa sia il principato, di quante specie sia, come mantenerlo e perchè si perde.
Struttura e contenuti de 'Il Principe'
Il principe è diviso in 26 capitoli:
1-11: tipi di principato
12-14: sulle milizie, avrebbe desiderato che le milizie fossero costituite dal popolo stesso che difende lo stato, per lui infatti il popolo sarebbe stato di gran lunga più motivato rispetto ad un esercito costituito da mercenari pagati.
15-23: Come deve essere il principe. Essendo l'umanità avida e malvagia, il principe deve essere altrettanto spietato per mantenere lo stato, e se egli lo mantiene ogni fine verrà giustificato.
24: perchè i principi italiani hanno perso lo stato? A causa dell'ignavia non hanno saputo prevedere.
25: rapporto virtù-fortuna: la capacità di saper prevedere i cambiamenti di fortuna.
26: Esortazione finale.
Esperienza e leggi universali secondo Machiavelli
L'esperienza per Machiavelli si divide in reale, quando si è provato sulla propria pelle un qualcosa, o ricavata, dalla lettura dei classici. Ritiene che l'uomo non possa cambiare, avendo così una concezione naturalistica, come non cambiano il sole e le stelle. Così attraverso le due esperienze, crede di poter formulare delle leggi universali sul comportamento umano. Per radicare le virtù del principe è necessario vi siano alcune istituzioni: religione, leggi, milizie.
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto di potere secondo Machiavelli?
- Qual è il ruolo del popolo e della religione secondo Machiavelli?
- Come è strutturato 'Il Principe' di Machiavelli?
- Perché Machiavelli ritiene che i principi italiani abbiano perso il loro stato?
- Come Machiavelli concepisce l'esperienza e le leggi universali?
Machiavelli vede il potere come un equilibrio tra virtù e fortuna, dove il principe deve essere astuto come una volpe e forte come un leone, e deve saper adattarsi alle situazioni per mantenere lo stato.
Machiavelli considera il popolo una massa amorfa e la religione come un mezzo per cementare il popolo, utile per chi è povero di spirito, e ritiene che la chiesa debba servire lo stato.
'Il Principe' è diviso in 26 capitoli che trattano vari aspetti del principato, dalle sue tipologie alle milizie, fino a come deve comportarsi un principe e il rapporto tra virtù e fortuna.
Machiavelli attribuisce la perdita dello stato da parte dei principi italiani all'ignavia e alla loro incapacità di prevedere i cambiamenti.
Machiavelli distingue tra esperienza reale e ricavata dai classici, e crede che attraverso queste esperienze si possano formulare leggi universali sul comportamento umano, necessarie per radicare le virtù del principe.