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Concetti Chiave

  • "Quaderni di Serafino Gubbio operatore" di Luigi Pirandello esplora l'alienazione umana causata dalla tecnologia, in particolare nel contesto del cinema muto.
  • Il protagonista, Serafino Gubbio, si vede come una mera "mano che gira una manovella", sottolineando la natura meccanica e impersonale del suo lavoro di operatore cinematografico.
  • Pirandello critica il cinema come un prodotto industriale privo di vera arte, in contrapposizione al teatro, e lo descrive come una minaccia per l'arte tradizionale.
  • "Uno, nessuno e centomila" affronta il tema dell'identità multipla, con il protagonista Vitangelo Moscarda che indaga su chi sia realmente, stimolato da un commento della moglie.
  • Il romanzo riflette sull'idea che la follia sia parte integrante della natura umana e che viviamo prigionieri delle aspettative altrui, cercando di liberarsi da esse per trovare la vera libertà.

Indice

  1. Dietro le quinte del cinema
  2. Critica al cinema muto
  3. Uno, nessuno e centomila
  4. Identità e pregiudizi

Dietro le quinte del cinema

Luigi Pirandello in quest'opera porta il lettore dietro le quinte, in particolare negli studi della casa produttrice Kosmograph. Il protagonista è un operatore cinematografico che filma le scene recitate sul set e racconta la sua esperienza al lettore in forma di artista in prima persona.

Critica al cinema muto

Lui stesso si definisce "una mano che gira una manovella", focalizzandosi quindi sull'atto meccanico di girare la manovella della cinepresa per far scorrere la pellicola e fissare le sequenze, è infatti un atto inutile e destinato a scomparire rapidamente, nell'arco di pochi anni se non mesi.

L'autore Pirandello intende criticare la rapida alienazione dell'uomo a causa delle macchine, definite come divoratrici della vita, lui non considera infatti il cinema un'arte ma un mero prodotto industriale anche perché al tempo le pellicole si presentavano come interamente mute, senza dialoghi veri e propri. Il cinema presentava per lui soggetti scadenti e ripetitivi, con attori quasi in esilio che recitano davanti ad una macchina e non ad una platea e infine faceva anche concorrenza al teatro. Il cinema non deve seguire la trama ma descrive semplicemente la vita e i modi "di nascosto".

Uno, nessuno e centomila

L'ultimo romanzo di Luigi Pirandello è proprio "Uno, nessuno e centomila", si presenta come simile al Mattia Pascal per la sua struttura autobiografica, nel caso di Pirandello il protagonista è però Vitangelo Moscarda il quale ricorda una serie di avvenimenti accaduti dopo che la moglie gli ha fatto notare un difetto del suo naso, pendente infatti da una parte, e a causa di questo l'uomo decide di emarginarsi da tutti e da tutti.

Identità e pregiudizi

Tutto il romanzo sembra ruotare attorno alla domanda "Chi siamo realmente?", ognuno per Pirandello possiede infatti innumerevoli identità costruite dai pregiudizi che gli altri hanno di noi. Le aspettative imposte ovviamente poi vanno inevitabilmente le modalità dei vari comportamenti e se qualcuno effettivamente si allontana da essi viene di conseguenza percepito come pazzo e questa situazione viene spiegata da Pirandello con la formula "prigione della formula". Tuttavia, nessuna di queste diverse rappresentazioni che abbiamo di noi stessi combacerà mai con la verità. Vitangelo è un filosofo che ha capito il "giuoco", ovvero che la pazzia è parte della natura umana e che siamo tutti pazzi ma recitiamo fingendo di conoscere e possedere un'identità. La coscienza interpreta e pretende di attribuire i nomi alle cose interrompendo la disponibilità infinita di significati, l'unica soluzione è liberarsi, rinascendo senza essere consapevoli.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del protagonista nell'opera "Dietro le quinte del cinema"?
  2. Il protagonista è un operatore cinematografico che filma le scene recitate sul set e racconta la sua esperienza al lettore in forma di artista in prima persona.

  3. Come Pirandello critica il cinema muto?
  4. Pirandello critica il cinema muto definendolo un mero prodotto industriale, con soggetti scadenti e ripetitivi, e attori che recitano davanti a una macchina invece che a una platea, facendo concorrenza al teatro.

  5. Qual è il tema centrale di "Uno, nessuno e centomila"?
  6. Il tema centrale è l'identità e i pregiudizi, con il protagonista Vitangelo Moscarda che esplora la domanda "Chi siamo realmente?" e la molteplicità delle identità costruite dai pregiudizi altrui.

  7. Cosa rappresenta la "prigione della formula" secondo Pirandello?
  8. La "prigione della formula" rappresenta le aspettative e i pregiudizi che gli altri hanno di noi, che limitano la nostra vera identità e ci fanno percepire come pazzi se ci allontaniamo da esse.

Domande e risposte

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