Concetti Chiave
- La novella "Il treno ha fischiato" narra della ribellione di Belluca, un impiegato modello che riscopre l'esistenza di una vita oltre la monotonia quotidiana.
- La storia è strutturata come un'inchiesta che svela gradualmente la verità dietro il comportamento insolito di Belluca, partendo dalle reazioni dei colleghi.
- Il contesto della novella è un ambiente piccolo borghese, simbolo della condizione metafisica dell'uomo intrappolato in una routine oppressiva.
- Pirandello esplora il tema della "trappola" sociale, suggerendo che la fuga nell'irrazionale e nella fantasia è l'unica via di salvezza.
- La novella incarna il pensiero decadentista di Pirandello, che mette in discussione la razionalità e la conoscenza oggettiva della realtà.
Indice
La Ribellione di Belluca
La novella “il treno ha fischiato”, contenuta in Novelle per un anno, e pubblicata nel 1914, narra dell’inaspettata follia di un impiegato modello, Belluca, sempre stato puntuale e attento al suo lavoro, che si ribella al suo capoufficio e viene portato in manicomio, perché creduto pazzo.
La ragione di questa ribellione è la riscoperta dell’esistenza di un’altra vita, al di fuori di quella monotonia di tutti i giorni.
Belluca compie questa scoperta semplicemente udendo il fischio di un treno lontano, e ciò fa nascere in lui il desiderio di fuggire nel mondo dell’immaginazione e della fantasia.
La Struttura dell'Inchiesta
La novella ha la struttura dell’inchiesta, ovvero della ricerca della verità che sta al di sotto di un evento strano.
Il racconto inizia nel bel mezzo della vicenda: non si sa nulla di Belluca, se non attraverso la reazione di chi lo conosce, cioè i colleghi dell’ufficio, al suo comportamento.
In un secondo momento viene fatto un sommario ritratto del personaggio, ma il gesto di follia appare sempre privo di senso.
Inoltre anche il narratore inizialmente risulta imprecisato; la ricerca del senso nascosto del comportamento di Belluca inizia proprio quando il narratore prende un volto, e viene rivelato che è un narratore testimone.
È lui a ipotizzare che il fatto assurdo possa avere una spiegazione, e ricostruisce a ritroso gli eventi della vita abituale, e la personalità di Belluca.
Quindi l’inchiesta segue un movimento dall’esterno verso l’interno, ovvero dal punto di vista dei colleghi fino ad arrivare al protagonista stesso, che si presenta da sé attraverso il discorso indiretto libero.
Il Mondo Piccolo Borghese
La novella rappresenta un tipico ambiente piccolo borghese, caratterizzato da miserie, frustrazioni e sofferenze.
Così come avviene sempre nel mondo delle novelle pirandelliane, la condizione sociale di piccolo borghese diventa l’emblema della condizione metafisica dell’uomo: quindi Belluca rappresenta l’uomo imprigionato nella “trappola” della “forma”. È prigioniero di un meccanismo monotono e ripetitivo, tra il lavoro che non gli concede un attimo di respiro, e la famiglia opprimente.
La Trappola della Società
Per Pirandello non esiste una via d’uscita da questa “trappola”: il suo pessimismo non gli consente di vedere altri tipi di società, ma la condanna in quanto tale, in assoluto.
Inoltre, egli non ricerca le cause storiche per cui la società è una “trappola”, ma è per lui la manifestazione di una condizione universale e immodificabile, per cui l’unica via di salvezza è la fuga nell’irrazionale, nella follia.
Pirandello porta all’assurdo, esagerando la rappresentazione della vita del protagonista, partendo dalla convivenza con tre cieche, le due figlie vedove più sette nipoti, fino alla condizione estrema, che diviene ridicola, in cui il pover’uomo si sacrifica per portare da mangiare a tutta la famiglia.
L'Arte Umoristica di Pirandello
Nel suo pensiero, l’unica forma di arte in grado di mostrare la complessità e le contraddizioni del reale è l’”arte umoristica”, fondata sulla “riflessione” e sul “sentimento del contrario”.
L'Epifania di Belluca
La causa che ha scatenato la follia di Belluca e ha determinato la rottura del meccanismo della “forma” sociale, costituito dal lavoro e dalla famiglia, è stata quindi la rivelazione improvvisa di una realtà rimasta per lui nascosta, fino a quel momento. Questa così chiamata “epifania” si manifesta attraverso il fischio di un treno nel silenzio della notte.
L’eroe prende conoscenza della “vita” fuori dalla “trappola”. Questa “vita” si presenta come un’ampia prospettiva spaziale: “città note e ignote, lande, montagne, foreste, mari, …”
La rottura del meccanismo genera comportamenti folli, ma dopo il gesto liberatorio Belluca tornerà alla sua vita quotidiana, e potrà sopportare la meccanicità della “forma” grazie ad una valvola di sfogo: la fantasia.
La Logica della Follia
Come sempre in Pirandello, nella follia c’è una logica che smonta il meccanismo della “forma” e ne fa apparire l’assurdo, e anche la fragilità, in quanto basta un fatto “naturalissimo” (come spesso ripetuto all’interno della novella) per incepparlo.
La razionalità del meccanismo sociale è solo apparente, e basta un minimo per farlo crollare, in quanto la personalità è un’illusione, dettata dal sentimento oggettivo che noi abbiamo del mondo, e che il mondo ha di noi, a seconda della visione di chi ci guarda.
Il Relativismo Conoscitivo
Ognuno ha la sua verità, che nasce dal suo modo oggettivo di vedere le cose (relativismo conoscitivo)
Belluca è uno dei tanti eroi pirandelliano che “hanno capito il gioco”, e hanno preso coscienza della vera natura della realtà.
Pirandello e il Decadentismo
Il pensiero di Pirandello viene fatto rientrare nel Decadentismo, in quanto la sua concezione della realtà e della conoscenza umana si può collocare nel clima culturale della fine dell’800, caratterizzato dalla crisi delle certezze positivistiche e della fiducia in una conoscenza oggettiva della realtà mediante la razionalità scientifica.
Domande da interrogazione
- Quando è stata pubblicata la novella "Il treno ha fischiato"?
- Qual è la ragione della ribellione di Belluca?
- Qual è la struttura della novella?
- Come viene rappresentato l'ambiente in cui si svolge la novella?
- Qual è la causa che ha scatenato la follia di Belluca?
La novella è stata pubblicata nel 1914.
La ragione della ribellione di Belluca è la riscoperta dell'esistenza di un'altra vita al di fuori della monotonia quotidiana.
La novella ha la struttura dell'inchiesta, con la ricerca della verità dietro a un evento strano.
L'ambiente rappresentato è quello di un tipico ambiente piccolo borghese, caratterizzato da miserie, frustrazioni e sofferenze.
La causa che ha scatenato la follia di Belluca è stata la rivelazione improvvisa di una realtà rimasta nascosta fino a quel momento, manifestatasi attraverso il fischio di un treno nel silenzio della notte.