Concetti Chiave
- Pirandello esplora il contrasto tra maschera e volto, suggerendo tre reazioni possibili: passiva, ironico-umoristica e drammatica.
- La reazione passiva emerge in chi è deluso e incapace di ribellarsi, rappresentata dal personaggio di Mattia Pascal.
- L'approccio ironico-umoristico è caratterizzato dall'adattamento e sfruttamento della maschera, come dimostrato da Chiarchiaro.
- La reazione drammatica coinvolge chi è sopraffatto dalla disperazione, portando all'alienazione, come nel caso di Enrico IV.
- Chiarchiaro, protagonista de "La patente", sfrutta la sua reputazione di iettatore per ottenere vantaggi economici.
Reazioni umane al contrasto maschera-volto
Secondo Pirandello, scoprendo il contrasto tra maschera e volto, l’uomo può reagire in tre modi diversi in base al proprio temperamento. Egli può mostrare una reazione passiva, ironico-umoristica o drammatica. La reazione passiva è tipica di chi rimane deluso dall’esperienza della nuova maschera ed è incapace di ribellarsi, come nel caso di Mattia Pascal.
La reazione ironico-umoristica è propria di chi non si rassegna alla maschera e, consapevole di non potersene disfare, la sfrutta a proprio vantaggio, come nel caso di Chiarchiaro. La reazione drammatica è mostrata invece da chi, scoprendo il contrasto tra maschera e volto, è sopraffatto dalla disperazione, diventando alienato o pazzo, come ad esempio nel caso di Enrico IV.Chiarchiaro e la sua strategia
L’opera tratta di un certo Chiarchiaro, considerato uno iettatore, tanto che al suo passaggio la gente si sbraccia in gesti di superstizione. Il protagonista è deciso a sfruttare la forma che gli viene imposta dalla società: si reca dal giudice per denunciare dei ragazzi che al suo passaggio si sono esibiti in gesti di scongiuro ed è intenzionato a perdere volutamente la causa perché vuole ottenere una vera e propria patente da iettatore, in modo da chiedere una somma di denaro a chiunque sia superstizioso. L’atteggiamento di Chiarchiaro costituisce un chiaro esempio di reazione ironico-umoristica: egli, infatti, non si rassegna alla forma impostagli dalla società ma, consapevole di non potersene disfare, la sfrutta a proprio vantaggio.