FrancescoRivie
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Concetti Chiave

  • Luigi Pirandello utilizza il concetto di "maschera" per rappresentare le molteplici personalità che un individuo può assumere nel corso della vita, come descritto nel romanzo "Uno, nessuno e centomila".
  • Pirandello sostiene che l'uomo accetta la maschera imposta da sé stesso o dagli altri, creando una perdita di identità che diventa centrale nella sua opera.
  • La "Crisi dell'io" di Pirandello descrive l'individuo come composto da frammenti di personalità che si uniscono in modi diversi, generando molteplici visioni della vita.
  • Nelle opere di Pirandello, solo il "folle", come il personaggio di Ciampa ne "Il berretto a sonagli", può vivere autenticamente, liberandosi delle maschere attraverso la pazzia.
  • L'umorismo pirandelliano nasce dal dubbio tra il reale e l'apparenza, suggerendo che tutto potrebbe essere una grande mascherata.
In questo appunto viene descritto che cosa sia il concetto di maschera per lo scrittore premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello. Si descrive il concetto di maschera nelle opere più famose dello scrittore siciliano, tra cui si ricorda Uno, nessuno e centomila. Si riportano anche alcune sue citazioni circa il concetto di maschera.
Luigi Pirandello: il significato della maschera e la crisi dell'identità nell'uomo moderno articolo

Indice

  1. Le Maschere di Pirandello
  2. Alcune citazioni di Luigi Pirandello sul concetto di maschera

Le Maschere di Pirandello

"Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile."

Con questa citazione tratta da "Uno, nessuno e centomila" possiamo meglio comprendere le "maschere" che Luigi Pirandello, attraverso la sua opera, affida all'uomo del Novecento.

Pirandello basa la sua intera produzione letteraria su una semplice teoria: "L'uomo accetta la maschera che lui stesso ha messo o con cui gli altri tendono a identificarlo."
Se prendiamo, come esempio, proprio il romanzo "Uno, nessuno e centomila", vediamo che attraverso la storia del protagonista Vitangelo Moscarda come ognuno di noi è "Uno", perchè è solo una la personalità che pensiamo di possedere, "Centomila", perché ognuno può avere tante personalità, in base a quante sono le persone che ci giudicano, e "Nessuno", perché in realtà non possediamo nessuna personalità. Questa filosofia decreta così una perdita dell'individuo che diventa la tematica chiave nell'opera di Pirandello. Egli stesso nel 1900 scrisse una teoria: "Crisi dell'io", secondo la quale l'uomo, ovvero il suo spirito, è composto da frammenti che ogni volta si uniscono e associano in maniera differente, dando vita così a tante personalità e a tante visioni della vita.
Soltanto una figura nella poetica di Pirandello riesce a liberarsi della maschera: il "folle", l'unico personaggio che riesce ad avere un'esistenza autentica e vera. Si pensi al personaggio di Ciampa (Il berretto a sonagli): il protagonista è costretto ad affidarsi alla pazzia per distruggere la sua maschera e quella degli altri per dichiarare la verità.
In conclusione, quando ci avviciniamo all'opera pirandelliana, facciamolo con la consapevolezza che tutto potrebbe essere reale così come tutto potrebbe essere solo una gran mascherata. E' da questo dubbio che nasce l'Umorismo dello scrittore siciliano.
per ulteriori approfondimenti sul concetto di maschera vedi anche qua
Luigi Pirandello: il significato della maschera e la crisi dell'identità nell'uomo moderno articolo

Alcune citazioni di Luigi Pirandello sul concetto di maschera

Vi sono alcune frasi di Luigi Pirandello sul concetto di maschera. Eccone alcune.
“C’è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno“.
“Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.”
Non ci si bada, ma tutti disperdiamo ogni giorno o soffochiamo in noi il rigoglio di chi sa quanti germi di vita, possibilità che sono in noi, obbligati a continue rinunzie, a menzogne, a ipocrisie.
(Maschere nude)

La causa vera di tutti i nostri mali, di questa tristezza nostra, sai qual è? La democrazia, mio caro, la democrazia, cioè il governo della maggioranza. Perché, quando il potere è in mano d’uno solo, quest’uno sa d’esser uno e di dover contentare molti; ma quando i molti governano, pensano soltanto a contentar se stessi, e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: la tirannia mascherata da libertà.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il concetto di maschera secondo Luigi Pirandello?
  2. Pirandello vede la maschera come un'identità che l'uomo accetta o che gli altri gli attribuiscono, rappresentando la molteplicità delle personalità che una persona può avere.

  3. Come viene illustrato il concetto di maschera nel romanzo "Uno, nessuno e centomila"?
  4. Nel romanzo, il protagonista Vitangelo Moscarda rappresenta l'idea che ognuno di noi è "Uno" per la propria percezione, "Centomila" per le diverse percezioni altrui, e "Nessuno" perché non possediamo una vera personalità.

  5. Chi è l'unico personaggio che riesce a liberarsi della maschera nelle opere di Pirandello?
  6. Il "folle" è l'unico personaggio che riesce a vivere un'esistenza autentica, come Ciampa ne "Il berretto a sonagli", che si affida alla pazzia per distruggere le maschere e dichiarare la verità.

  7. Qual è la teoria della "Crisi dell'io" di Pirandello?
  8. La teoria della "Crisi dell'io" suggerisce che l'uomo è composto da frammenti che si uniscono in modi diversi, creando molteplici personalità e visioni della vita.

  9. Qual è il significato dell'umorismo nelle opere di Pirandello?
  10. L'umorismo nasce dal dubbio che tutto possa essere reale o solo una mascherata, riflettendo l'incertezza e la complessità dell'identità umana.

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