Concetti Chiave
- Adriano Meis, alias Mattia Pascal, sperimenta una falsa libertà che si trasforma in una nuova prigione, limitando le sue azioni sociali.
- La rinuncia alla propria identità legale comporta l'impossibilità di vivere una vita autentica, secondo il prete don Egidio.
- Il romanzo riflette il caos della realtà, un tema centrale nella letteratura pirandelliana, che contrasta con la stabilità dantesca.
- Pirandello esplora l'identità frammentata dell'uomo del '900, anticipando il concetto di "Uno, nessuno, centomila".
- La società moderna mette in risalto l'individualismo e l'esistenzialismo, ma diminuisce il desiderio di comunità.
Indice
La Nuova Identità di Adriano Meis
Nella costruzione della nuova identità e la sua crisi, tratto da Il fu Mattia Pascal, Adriano Meis, inizialmente, si sente finalmente libero, si è liberato della trappola; difatti Mattia Pascal era vincolato dall’anagrafe, da un nome, che lo poneva in una precisa casella, dal luogo dove era nato. Poco dopo però il protagonista prende consapevolezza di non essere anch’egli libero; ha invece creato una gabbia peggiore della precedente: non può infatti sposarsi, non può comprare un cane, non può denunciare un furto avvenuto in casa sua.
La Crisi dell'Identità Sociale
Decide così di inscenare nuovamente la propria morta per riprendersi la sua vecchia vita. Nella parte conclusiva del romando, Mattia Pascal Pascal con l’amico don Egidio cerca di individuare il frutto di ciò che ha fatto: il prete propone l’interpretazione più ovvia, ossia che fuori dalla legge, non siamo più noi e quindi non è più possibile vivere.
Il Caos e l'Uomo Frammentato
Non è quindi possibile rinunciare alla nostra identità socialmente determinata. Taluni crebbero che fosse questo il senso del romanzo, ma è l’opposto: lo scrittore nacque in una contrada di Agrigento, chiamata Cavusu, il cui nome rimanda al chaos, concetto fondamentale nella letteratura pirandelliana, dal momento che vi è l’idea del continuo movimento della realtà, la quale è perciò multiforme e non fissa e stabile come riteneva Dante. Il primo a comprenderlo fu Petrarca che ha trasferito il contrasto tra bene e male, all’interno dell’animo dell’uomo. L’uomo del ‘900 è quindi un uomo frammentato, che ha perso la propria identità ed è da questo concetto che nacque Uno, nessuno, centomila. In una società di questo tipo prevale l’esistenzialismo, l’individualismo, lo scavo interiore, viene però meno il desiderio di appartenere a una comunità.
Domande da interrogazione
- Qual è la nuova identità di Adriano Meis e quali sono le sue limitazioni?
- Come si manifesta la crisi dell'identità sociale nel romanzo?
- Qual è il significato del caos e dell'uomo frammentato nella letteratura pirandelliana?
Adriano Meis, alias Mattia Pascal, si sente inizialmente libero dalla sua vecchia identità, ma presto si rende conto di aver creato una nuova gabbia, poiché non può sposarsi, comprare un cane o denunciare un furto.
La crisi dell'identità sociale si manifesta quando Mattia Pascal, con l'aiuto di don Egidio, comprende che fuori dalla legge non si può vivere, portandolo a inscenare nuovamente la propria morte per riprendere la sua vecchia vita.
Il caos rappresenta il continuo movimento della realtà, che è multiforme e non stabile. L'uomo del '900 è frammentato, ha perso la propria identità, e questo porta a un'esistenza dominata dall'individualismo e dalla mancanza di appartenenza a una comunità.