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Concetti Chiave

  • Luigi Pirandello, nato in Sicilia nel 1867, è noto per la sua innovazione nel teatro italiano e per il suo contributo alla letteratura, vincendo il Nobel nel 1934.
  • Le opere di Pirandello spesso esplorano la visione tragica della vita, evidenziando il conflitto tra l'essere e le forme imposte dalla società.
  • Pirandello introduce il concetto di umorismo tragico, dove l'umorista svela le menzogne sociali mettendo in risalto il loro aspetto doloroso.
  • Nel racconto "La Patente", Pirandello affronta il tema del pregiudizio sociale attraverso la storia di un uomo etichettato come iettatore.
  • Il racconto "La Patente" viene confrontato con il cinema neorealista degli anni '40, che mirava a rappresentare la realtà in modo autentico.

Indice

  1. La Vita di Luigi Pirandello
  2. Il Teatro e le Opere di Pirandello
  3. La Visione Tragica di Pirandello
  4. La Patente: Un Racconto di Pregiudizi
  5. Il Cinema Neorealista

La Vita di Luigi Pirandello

Luigi Pirandello nacque ad Agrigento, in Sicilia, nel 1867, da una famiglia agiata e qui compì primi studi. Frequentò l’università a Roma e in Germania, a Bonn, dove si laureò. Tornato in Italia, risiedette a Roma, dove insegnò alla facoltà di Magistero e dove si sposò ed ebbe tre figli. La sua vita fu difficile, segnata prima dal crollo finanziario della famiglia e poi dalla malattia mentale della moglie. Si dedicò presto alla scrittura, inizialmente come autore di novelle e romanzi.

Il Teatro e le Opere di Pirandello

Tra il 1900 e il 1909 scrisse l’esclusa, il fu Mattia Pascal e i vecchi e i giovani. A partire dagli anni venti si dedicò con grande successo al teatro che innovò profondamente, al punto da essere considerato l’iniziatore del dramma borghese italiano. Tra le sue opere più famose vanno ricordate: Liolà, L’uomo dal fiore in bocca, Così e’ se vi pare, Sei personaggi in cerca d’autore, Il berretto a sonagli, Enrico IV e Questa sera si recita a soggetto. Nel 1925 riprese il genere del romanzo e pubblicò Uno, nessuno e centomila. E’ del 1927la raccolta Novelle per un anno. Nel 1934 ricevette il premio nobel per la letteratura. Morì a Roma l’anno successivo.

La Visione Tragica di Pirandello

Nell’opera di Pirandello prevale una visione tragica della vita e dell’esistenza. Il suo verismo fu caricaturale e grottesco inteso a distruggere polemicamente la realtà. La sua concezione del mondo è formata su un contrasto tra la vita e le forme. L’uomo così è prigioniero di schemi ne quali da se o a opera della società, si rinchiude. Ma accade ogni tanto che in casi eccezionali vada a spezzare le forme. Infatti il suo romanzo Uno, nessuno e centomila si basa su questo concetto: ciascuno di noi si dissolve in centomila rappresentazioni, quanti sono gli uomini con i quali viene a contatto e quindi non è più nessuno. Così murato in questa solitudine l’uomo non ha altro scampo che il delitto o il suicidio a meno che non riesca ad aprire la valvola salvatrice della pazzia. Questa visione dell’uomo si presenta in Pirandello come un fatto esistenziale oppure una ribellione contro le forze che bloccano l’uomo. Pirandello afferma anche che gli uomini sono imprigionati dalle mille maschere nelle quali sono costretti a irrigidirsi per essere accettato dalla società. Nel suo saggio L’umorismo cercò di definire questa sua concezione, Umorismo per lui è il sentimento del contrario, ovvero un umorismo tragico. Infatti l’umorista non solo scopre e denunzia le menzogne convenzionali ma ne accentua anche il lato doloroso. “L’uomo ride amaro come la lumaca, egli scrisse che gettata nel fuoco sfrigola e pare rida, invece ne muore”.

La Patente: Un Racconto di Pregiudizi

Una delle opere che mi è piaciuta di più è La patente. Ho scelto questo racconto perchéla dalla società. Parla di quest’uomo Rosario Chiàrchiaro costretto dalla sua fama di iettatore a intentare un processo contro chi fa segni scaramantici contro di lui. A seguire il processo sarà il giudice D’Andrea, conosciuto per la sue estrema precisione e per l’abitudine di non lasciare mai dormire nessun incartamento sulla sua scrivania. Chiàrchiaro cerca di ottenere una patente da iettatore per guadagnarsi da vivere andando a bussare alle porte della gente, costringendoli a pagare una cifra per non farsi lanciare una maledizione. Voleva a tutti i costi quella patente, anche per dare un futuro alle sue figlie, che nessuno voleva sposare, e, anche perché grazie alla sua fama da iettatore era stato licenziato. Alla fine il giudice D’Andrea, sconcertato dalla tragicità della situazione accontentò il povero Chiàrchiaro donandogli la patente. Questo brano ha diversi significati, ma uno solo li accomuna tutti: il contrasto tra essere e apparire, tra come si è e come ci vedono gli altri. Insomma come i pregiudizi possono rovinarti la vita. Il messaggio che vuole dare l’autore è come la società di oggi è fondata sui pregiudizi, su come gli altri ci vedono. Nel testo sono presenti diverse espressioni dialettali e proverbi principalmente siciliani, essendo lui nato in Sicilia.

Il Cinema Neorealista

In questo stesso periodo, 1940-1945, si sviluppò il cinema neorealista, ovvero il nuovo realismo, che aveva come scopo di rappresentare la realtà e riprodurla in modo perfetto. I primi film del cinema neorealista furono: Ossessione di Luchino Visconti, Ladri di biciclette di Vittorio De Sica e Roma, città aperta di Roberto Rossellini.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono stati i principali eventi della vita di Luigi Pirandello?
  2. Luigi Pirandello nacque ad Agrigento nel 1867, studiò a Roma e Bonn, e visse a Roma dove insegnò e si sposò. La sua vita fu segnata da difficoltà finanziarie e dalla malattia mentale della moglie.

  3. Quali sono le opere teatrali più famose di Pirandello?
  4. Tra le opere teatrali più celebri di Pirandello ci sono "Liolà", "L’uomo dal fiore in bocca", "Così è se vi pare", "Sei personaggi in cerca d’autore", "Il berretto a sonagli", "Enrico IV" e "Questa sera si recita a soggetto".

  5. Come si caratterizza la visione tragica di Pirandello?
  6. La visione tragica di Pirandello si basa sul contrasto tra vita e forme, con l'uomo prigioniero di schemi sociali. La sua concezione include l'umorismo tragico, dove l'uomo è costretto a indossare maschere per essere accettato dalla società.

  7. Qual è il tema centrale del racconto "La Patente"?
  8. Il tema centrale de "La Patente" è il contrasto tra essere e apparire, e come i pregiudizi sociali possano rovinare la vita di una persona, rappresentato dalla storia di Rosario Chiàrchiaro.

  9. Quali sono stati i primi film del cinema neorealista?
  10. I primi film del cinema neorealista includono "Ossessione" di Luchino Visconti, "Ladri di biciclette" di Vittorio De Sica e "Roma, città aperta" di Roberto Rossellini.

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