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Concetti Chiave

  • La letteratura del secondo dopoguerra rifletteva una generale rassegnazione, con autori che esploravano sia il ricordo del trauma sia l'evasione utopica.
  • Elio Vittorini e Italo Calvino sono figure chiave nella creazione di romanzi utopici, immaginando mondi senza guerre e discriminazioni.
  • Nel romanzo "Le città del mondo" di Vittorini, una Sicilia utopica rappresenta la ricerca di una "città bella" in contrasto con la città reale e dolorosa.
  • "Le città invisibili" di Calvino presenta città utopiche narrate da Marco Polo, stimolando l'immaginazione e la speranza di un futuro migliore.
  • Calvino utilizza il contrasto tra città utopiche e invivibili per sottolineare la necessità di un cambiamento nelle condizioni di vita umane.

Indice

  1. Stato d'animo del dopoguerra
  2. Letteratura di evasione
  3. Utopie di Elio Vittorini
  4. Le città invisibili di Calvino

Stato d'animo del dopoguerra

Per descrivere la letteratura del secondo dopoguerra, è utile sottolineare il generale stato d’animo che si era andato a formare in un secolo così dilaniato, se infatti dopo il primo conflitto si instaurò un generale sentimento di volontà di ricostruzione sia della città che della persona, nel secondo dopoguerra si notò invece una generale rassegnazione, dovuta probabilmente ai molteplici traumi e dolori che la società fu costretta a subire.

Letteratura di evasione

Dal punto di vista letterario, sorse dunque da una parte il desiderio di raccontare queste esperienze per far sì che non venissero dimenticate e denotare la malvagità dell’uomo a quanto sia capace di spingersi, dall’altro invece diversi autori svilupparono una letteratura di evasione dalla realtà, nella costruzione fittizia di utopie. Il mondo che si immaginavano rappresentava il completo opposto di quello attuale e veritiero, era un mondo senza guerre e senza discriminazioni, fatto di convivenze pacifiche e fratellanza.

Utopie di Elio Vittorini

Fondamentale fu il romanzo di Elio Vittorini “Le città del mondo”, pubblicato nel 1969, vede una Sicilia utopica abitata da coppie di padri e figli, amici, amanti che vagano in questi confini immaginari in cerca di quella che viene definita la “città bella” con la “brava gente”, e di conseguenza scappare invece dalla città in cui domina il dolore, la povertà, la tristezza, quindi la città vera e realistica in cui l’autore e gli uomini del suo tempo abitavano.

Le città invisibili di Calvino

Uno degli esempi migliori di questo genere letterario in ambito italiano, rimane però certamente “Le città invisibili” di Italo Calvino, pubblicato nel 1972, qui l’autore presenta ben cinquantacinque città utopiche, ognuna con un nome diverso ma comunque di natura femminile.

All’interno del romanzo, queste realtà vengono raccontate dal viaggiatore veneziano Marco Polo all’imperatore dei tartari Kublai Khan, che stava perdendo la vista e dava spazio sempre di più all’immaginazione della sua testa tramite i racconti dell’italiano. Queste città però vengono compensate dalla presenza di città invivibili in cui l’uomo vive nella realtà, e in cui al posto dell’aria pulita respira lo smog, al posto della libera circolazione vede il caos più totale e al posto della tranquillità sente suoni assordanti che non fanno altro che confonderlo. Il romanzo di Calvino si manifestò dunque anche come una speranza che nel futuro l’uomo prendesse come riferimento le città invisibili e non perpetuasse a vivere invece nelle città invivibili.

Domande da interrogazione

  1. Qual era lo stato d'animo generale nel secondo dopoguerra?
  2. Nel secondo dopoguerra si notò una generale rassegnazione, dovuta ai traumi e dolori subiti dalla società, in contrasto con il desiderio di ricostruzione del primo dopoguerra.

  3. Quali sono le caratteristiche della letteratura di evasione emersa nel dopoguerra?
  4. La letteratura di evasione si caratterizzava per la costruzione di utopie, mondi immaginari senza guerre e discriminazioni, in contrasto con la realtà dolorosa e caotica dell'epoca.

  5. Qual è il tema centrale del romanzo "Le città del mondo" di Elio Vittorini?
  6. Il romanzo di Vittorini presenta una Sicilia utopica dove i personaggi cercano la "città bella" e fuggono dalla città reale dominata da dolore e povertà.

  7. Come vengono descritte le città nel romanzo "Le città invisibili" di Italo Calvino?
  8. Nel romanzo di Calvino, le città utopiche raccontate da Marco Polo a Kublai Khan contrastano con le città invivibili della realtà, offrendo una speranza per un futuro migliore.

Domande e risposte

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