Concetti Chiave
- La scuola siciliana nacque tra il 1220 e il 1250 sotto l'influenza di Federico II, che la rese un centro culturale europeo.
- Federico II introdusse la poesia trobadorica in Sicilia, riqualificando la lingua e il luogo, con la creazione di nuove regole poetiche.
- Abbandonando l'accompagnamento musicale, la scuola adottò il "volgare illustre", una lingua colta e raffinata, per le composizioni letterarie.
- Il tema predominante della poesia era l'amore cortese, focalizzato sugli effetti psicologici sull'amante, con ritratti di donne idealizzate.
- La scuola siciliana influenzò la poesia toscana, ma oggi esistono solo versioni toscane tradotte, non più i testi originali siciliani.
Indice
Origini della Scuola Siciliana
Questa scuola nacque in Sicilia tra il 1220 e il 1250 grazie a Federico II, figlio di Costanza D'Altavilla e del re di Germania Enrico VI di Svevia; Federico era infatti molto colto e appassionato di cultura, e fece della Sicilia (Palermo in particolare) la sede del suo regno, con l'ambizione di renderla un centro d'attenzione per tutta l'Europa. In Sicilia portò la poesia trobadorica (dei "trovatori"), e riqualificò il luogo e la lingua.
Caratteristiche della Scuola Siciliana
Istituì questa nuova scuola siciliana con i suoi collaboratori, e stabilirono delle regole fisse. Innanzitutto venne abbandonata per la prima volta l'accompagnamento musicale (infatti i suoi collaboratori non avevano le competenze per suonare e istruire al riguardo, erano perlopiù notai e segretari), la lingua fissa era il "volgare illustre", ovvero il volgare delle persone colte (verrà definito "illustre", ovvero "che dà luce", successivamente da Dante"), e il tema sarà quasi esclusivamente l'amore e non più la politica o la guerra (scrivendo poesie per Federico II non c'era infatti libertà di esprimere dissenso). Questo amore cortese era rivolto a donne stereotipate; la cosa che più interessava a questi nuovi cantori era indagare gli effetti dell'amore sull'animo dell'amante, dunque il tipo di donna elogiata era pressoché sempre lo stesso.
Diffusione e Traduzione
Già intorno al 1250 la scuola siciliana si era diffusa in alcuni comuni ghibellini in Toscana, e tradotte dal volgare siciliano al toscano. Oggi ci sono rimaste solo le versioni tradotte in toscano, e non più i testi scritti in lingua originale.