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Concetti Chiave

  • La Scuola Siciliana è il primo movimento poetico unitario italiano, nato alla corte di Federico II in Sicilia.
  • Adotta temi provenzali come l'amore nobilitante e la discrezione dei sentimenti, ma in un contesto sociale diverso.
  • La poesia diventa un passatempo, non più riservato ai poeti professionisti, e si distacca da riferimenti concreti.
  • Versi destinati alla lettura individuale, senza accompagnamento musicale, con l'innovazione del sonetto.
  • Principali esponenti includono Pier delle Vigne, Giacomo da Lentini, e Federico II, con sperimentazione di vari metri e stili.

Indice

  1. Origini della scuola siciliana
  2. Temi e caratteristiche della poesia
  3. Innovazioni e influenze culturali
  4. Principali esponenti e forme poetiche

Origini della scuola siciliana

Il primo movimento poetico unitario italiano nasce in Sicilia alla corte dell'imperatore Federico II e cioè la scuola siciliana che costituisce il primo movimento poetico in lingua volgare ed autonomo dalla chiesa.

Temi e caratteristiche della poesia

La poesia siciliana adotta i temi principali della lirica provenzale: la devozione che lega l'amante alla donna, l'effetto nobilitante dell'amore e la necessità di nascondere i propri sentimenti.

Innovazioni e influenze culturali

La poesia della scuola siciliana è caratterizzata anche da tratti caratteristici legati al diverso contesto sociale in cui nasce: non più la corte di un signore feudale ma la corte di Federico II aperta a culture e lingue diverse.

Di conseguenza gli elementi cortesi si svuotano dei riferimenti della realtà sociale concreta e diventano modelli astratti.

Nuova è anche la funzione della poesia non più opera di poeti professionisti ma pensata come uno svago.

Principali esponenti e forme poetiche

Gli esponenti principali furono: Pier delle Vigne, Giacomo da Lentini, Guido delle Colonne, lo stesso Federico II e il figlio Enzo.

Inoltre la poesia è destinata alla lettura individuale e non sono accompagnate dalla notazione musicale.

I poeti siciliani adottano la forma della canzone sperimentata in vari metri e stili dalla canzone "alta" e con temi cortesi alla canzonetta di registro medio e contenuto narrativo.

A loro è dovuta l'invenzione del sonetto.

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