Concetti Chiave
- Angelo Poliziano, nato nel 1454 a Montepulciano, si trasferì a Firenze a 14 anni per studiare con rinomati maestri.
- Era un precoce studioso appassionato di latino e greco, tanto da iniziare a tradurre l'Iliade di Omero in latino.
- Lorenzo de' Medici accolse favorevolmente Poliziano, affidandogli l'educazione dei suoi figli per diversi anni.
- A causa di dissapori con Clarice Orsini, Poliziano lasciò Firenze nel 1479 per stabilirsi temporaneamente a Mantova.
- Ritornato a Firenze nel 1480, ottenne la cattedra di arte oratoria e poetica, che mantenne fino alla sua morte nel 1494.
Infanzia e Formazione di Poliziano
Angelo Ambrogini, detto Poliziano dal nome latino di Montepulciano, suo paese natale, nacque nel 1454.
Appena quattordicenne, dopo la morte del padre notaio, si trasferì a Firenze per studiare con prestigiosi , ma come Cristoforo Landino e Giovanni Argiropulo.
Si mostrò subito alunno precoce e di raffinato gusto letterario, amante sopratutto del latino e del greco, tanto che iniziò a tradurre in latino l'Iliade di Omero,
di cui inviò in omaggio il secondo libro a Lorenzo de'Medici, al fine di ottenere la sua protezione.
Carriera e Relazioni a Firenze
La corte medicea fu ben disposta ad accoglierlo e Lorenzo non solo entrò in grande confidenza con lui, ma gli affidò anche l'educazione dei figli.
Contrasti e Nuovi Inizi
Poliziano ricoprì l'incarico di precettore dal 1473 al 1478, ma nel 1479 abbandonò Firenze a causa di contrasti con la moglie di Lorenzo, Clarice Orsini, sull'educazione dei loro figli,
e, dopo aver soggiornato in alcune città dell'Italia centro-settentrionale, si stabilì a Mantova, presso i Gonzaga.
Nel 1480 fu richiamato a Firenze da Lorenzo, che gli affidò la cattedra di arte oratoria e poetica dello Studio fiorentino, incarico che egli mantenne fino al 1494, anno della sua morte.