Concetti Chiave
- Il racconto, tratto da "Lo specchio della vera penitenza", presenta una visione inquietante come allegoria del peccato e della pena nel Purgatorio.
- La narrazione utilizza la tecnica dell'analessi per creare un'atmosfera di mistero, rivelando gradualmente la colpa e il significato della punizione.
- L'intento principale è edificante: sottolineare l'importanza della penitenza in vita per evitare pene più severe nell'aldilà.
- I personaggi simboleggiano diverse categorie: testimoni (carbonaio e conte), peccatori (donna e cavaliere), e principi eterni (Dio misericordioso e demonio).
- Il confronto tra Passavanti e Boccaccio evidenzia l'uso divergente della narrazione per promuovere messaggi morali opposti.
Il racconto è tratto dall’opera “Lo specchio della vera penitenza”
Indice
La Visione Notturna
Ogni notte, un carbonaio ha una visione orrenda; egli invita il conte a cui servizio lavora a vederla con lui: il cavaliere protagonista della visione ne spiega allora il significato.
La “visione, all’inizio, si presenta come un rituale tanto feroce, quanto incomprensibile: una donna nuda preannunciata da alte grida; l’arrivo di un cavaliere misterioso su di un cavallo nero; la donna che disperata, corre intorno ai bordi della fossa del carbonaio con i carboni accesi; la pugnalata al cuore; il cavaliere che getta la donna in mezzo alla brace e poi la riprende, la mette di traverso sul cavallo e sparisce di nuovo nel buio.
Significato della Visione
In realtà, la visione ha un senso molto preciso. Come spiega poi il cavaliere, ogni gesto corrisponde a un aspetto del peccato commesso sai due. La coltellata nel cuore ella donna corrisponde alla crudele morte da lei inflitta al marito; i carboni corrispondono alle fiamme della passione carnale che le fecero commettere l’adulterio; l’ostilità che divide adesso la donna e il cavaliere rovescia l’attrazione un tempo provata dai due: e come l’uno fu per l’altra occasione di amore disonesto, ora sono reciprocamente causa di crudele tormento.
L’intento edificante dell’esempio è questo: anche se è possibile espiare le proprie colpe in Purgatorio, fare penitenza in terra conviene perché le sofferenze terrene sono brevi e lievi, mentre quelle a cui le anime sono sottoposte in Purgatorio sono assai più gravi e più lunghe di quelle terrene.
Fabula e Intreccio
Il primo problema da affrontare è il rapporto fra fabula e intreccio.
La fabula corrisponde a questi punti, trascritti in ordine cronologico:
1) Giuffredi e Beatrice vivono un amore illegittimo
2) Beatrice uccide il marito
3) Prima di morire, Giuffredi e Beatrice si pentono di quello che hanno
fatto
4) Dio cambia la pena dell’Inferno in pena da scontare in Purgatorio che
quando inizia il racconto i due stanno già scontando
5) Una notte un carbonaio viene attirato da alte grida
6) Il carbonaio vede una donna nuda seguita da un cavaliere
7) Il carbonaio vede che il cavaliere raggiunge la donna e la getta nella
fossa dei carboni accesi
8) Il carbonaio vede che il cavaliere tira fuori la donna dalla, tutta
bruciata, e la porta via
9) La visione si ripete nelle notti successive
10) Il carbonaio parla dell’accaduto al suo signore, il conte di Niversa
11) Il conte di Niversa assiste anch’egli alla stessa scena
12) Il conte di Niversa pone delle domande al cavaliere
13) Il cavaliere risponde puntualmente e spiega il senso della che la
coppia sta scostando
Dal punto 5) al punto 13) intreccio e fabula coincidono, mentre i fatti dal punto 1) al punto 4) vengono presentati in analessi, cioè facendo riferimento a tempi precedenti alla narrazione e inseriti nell’intervento del cavaliere. Questa tecnica è seguita soprattutto per mantenere un’inquietante atmosfera di mistero, soprattutto per quanto riguarda la colpa e il senso della pena.
Motivi Fondamentali del Racconto
Ogni dettaglio è fornito in funzione dell’intento edificante: non esistono descrizioni di ambiente o di personaggi con il solo scopo di far vedere l’ambiente in cui si svolge l’azione o di dare una caratterizzazione dei personaggi: sono elementi che non servono allo scrittore. I motivi fondamentali del racconto sono: l’ inseguimento, la pena con i tormenti e i lamenti, il peccato, la visione edificante. Ogni dettaglio può essere ricondotto a uno di questi motivi e in particolare alla triade pena-tormenti-lamenti: se non ti penti dei tuoi peccati ecco la pena che ti attendere (pena, tormenti, dolori e lamenti). A tal fine, dobbiamo notare la ripetizione ossessiva di alcuni termini: fuoco, fiamme, ardere coltello, trafiggere, grida, sangue. L’autore, per sollecitare l’emotività del lettore ricorre anche a ripetizioni, antitesi, climax e giochi di parole: (“… alla fossa, che ardea…. nella fossa non ardiva”, “ardire…arsa”), mentre risulta essere molto scarno ed essenziale nelle parti che non trasmettono contenuti edificanti.
Da una parte, lo scrittore vuole spaventare il pubblico presentando le pene del Purgatorio a tinte fosche, ma dall’altro vuole consolare lo stesso uditorio facendo capire che tali pene non saranno eterne e l’importante è che i fedeli facciano penitenza e finche sono in tempo perché la misericordia divina è grande.
Contrappasso e Antitesi
Un’altra parte emotiva del racconto è il discorso del cavaliere dove sono ripetuti i termini relativi alla pene e ai tormenti. Tuttavia, qui compaiono anche alcuni termini positivi: penitenza, misericordia, giustizia divina. Nel suo intervento, il cavaliere esalta anche il valore edificante del contrappasso e quello dell’antitesi: la donna uccise il marito/la donna e presa a coltellate, la donna provò un amore ardente per il cavaliere/la donna è gettata sui carboni ardenti, i due si incontravano con forte desiderio/i due si odiano a morte, in vita provarono diletto/ ora causano tormento uno verso l’altro
Sistema dei Personaggi
Per quanto riguarda il sistema dei personaggi possiamo distinguere due coppie:
1) La coppia carbonaio-conte: sono entrambi testimoni della visione. Ma il carbonaio ha solo una funzione di intermediario e non capisce il senso della visione e nemmeno chiede spiegazioni. Invece il conte chiede e ottiene spiegazioni. Tale diversità si può spiegare ricorrendo alla società del tempo: il messaggio edificante è rivolto a tutti gli uomini, ma occorre qualcuno di socialmente e culturalmente più elevato che fa da tramite per far capire il messaggio
2) Coppia donna – cavaliere: sono entrambi protagonisti di un cambiamento: prima peccatori, poi immersi in una condizione di beatitudine dopo aver espiato la colpa
3) Dio misericordioso – il demonio. Il demonio è rappresentato dal cavallo che invia fiamme. Questa coppia corrisponde all’antitesi cristiana tradizionale e corrisponde alla coppia bene/male, felicità/dolore
La prima coppia rappresenta gli esseri viventi, la seconda corrisponde ai morti e la terza a dei principi eterni che regolano l’esistenza delle altre due coppie.
Influenze e Parodie
La fonte del Passavanti probabilmente è la stessa di Boccaccio (un racconto latino di Elinando di Froidmont), ma non si può neppure trascurare l’ipotesi che Boccaccio (che ha composto il Decameron poco prima dello Specchio di vera penitenza) abbia ascoltato la predica di Passavanti e l’abbia volutamente rovesciata. Infatti, mentre Passavanti vuole indurre con il suo “esempio” ad allontanare la possibilità del rapporto d’amore fra i sessi, Boccaccio vuole raggiungere l’effetto opposto, mostrando che saranno punite nell’aldilà le donne amate che si rifiutano di contraccambiare l’amore. La narrazione di Boccaccio sembra, dunque, una parodia del racconto di Elinando. Ma può darsi anche che la parodia si riferisca direttamente al racconto di Passavanti, qualora Boccaccio fosse venuto a conoscenza della predica del frate. D’altra parte, non mancano nel Decameron elementi che fanno pensare a un capovolgimento ironico di questo tipo: per esempio, i dieci giovani novellieri del Decameron si incontrano proprio nella chiesa di Santa Maria Novella a Firenze, noto centro domenicano, di cui era priore Passavanti e in cui il frate pronunciava le sue prediche. Anche la polemica di Boccaccio contro quanti non riconoscono e non accettano la legittimità delle pulsioni naturali sembra indirizzata contro Passavanti e contro i predicatori.
Stile Narrativo
La forza narrativa di questo racconto è data dalla sua struttura semplice e serrata, che procede per moduli elementari, prevalentemente paratattici. Per esempio, le giunture fra un periodo e un altro sono spesso rappresentate da una “e”. Il risultato è di grande efficacia e ci rimanda allo stile della Divina Commedia. Il passaggio alla parte specificamente religiosa, il cui obiettivo è condannare un comportamento peccaminoso e a proporne uno in sintonia con la morale cristiana, avviene senza fratture stilistiche: essa infatti mantiene i caratteri di sobrio vigore e di semplicità quasi popolaresca del resto del racconto. La finalizzazione della narrazione al momento etico conclusivo la rende più concentrata, meno articolata e complessa rispetto a quella di Boccaccio, che insiste con maggiore attenzione sui particolari e si lascia maggiormente trasportare dal gusto del racconto.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della visione notturna nel racconto?
- Come si sviluppa la fabula rispetto all'intreccio nel racconto?
- Quali sono i motivi fondamentali del racconto?
- Come viene rappresentato il sistema dei personaggi nel racconto?
- Quali influenze e parodie sono presenti nel racconto?
La visione notturna rappresenta una punizione simbolica per i peccati commessi dai protagonisti, Giuffredi e Beatrice, e serve come monito per espiare le colpe in vita piuttosto che in Purgatorio, dove le pene sono più severe.
La fabula segue un ordine cronologico degli eventi, mentre l'intreccio utilizza l'analessi per mantenere un'atmosfera di mistero, presentando i fatti passati attraverso il racconto del cavaliere.
I motivi fondamentali includono l'inseguimento, la pena con tormenti e lamenti, il peccato e la visione edificante, tutti volti a sottolineare l'importanza del pentimento e della penitenza.
Il sistema dei personaggi è diviso in tre coppie: il carbonaio e il conte come testimoni, la donna e il cavaliere come peccatori pentiti, e Dio misericordioso e il demonio come principi eterni di bene e male.
Il racconto di Passavanti potrebbe essere influenzato da un racconto latino di Elinando di Froidmont e parodiato da Boccaccio nel Decameron, che rovescia il messaggio morale di Passavanti per criticare la repressione delle pulsioni naturali.