Concetti Chiave
- La prosa volgare nel XIII secolo cercava di ottenere dignità letteraria seguendo regole retoriche ispirate ai classici e ampliate nel Medioevo.
- Guido Faba è un maestro delle artes dictandi, noto per la sua lettera modello in cui un giovane chiede denaro al padre per proseguire gli studi di filosofia.
- La lettera di Faba usa metafore come il giardino per rappresentare gli studi e il guardiano del giardino per simboleggiare la mancanza di denaro.
- Il denaro è menzionato solo nel finale della lettera, sottolineando l'urgenza della richiesta per completare gli studi.
- Lo stile della lettera è gentile e astuto, con argomentazioni ben strutturate per convincere il genitore a concedere il finanziamento.
Presentazione dell’argomento
Quando la lingua volgare comincia ad essere usata a livello letterario o acquista una certa ufficialità, si pone il problema di come dare dignità formale ad uno scritto. Pertanto, si hanno dei tentativi di applicare alla nuova lingua delle regole retoriche, ossia una codificazione che ispiri ai classici e che il Medioevo aveva elaborato. Sulla prosa, avevano una larga influenza le artes dictandi che fissavano delle regole precise riguardanti lo stile da applicare, ispirate alla corrispondenza con l’argomento, al destinatario e addirittura prescrivono delle rigide indicazioni da seguire per concludere un periodo. Si parlava anche di vari stili: tulliano, ilariano, isidoriano, a seconda del retore che l’aveva elaborato e diffuso. Questa codificazione retorica passa dal latino medioevale alla lingua volgare per cui, nel XIII secolo, si ha tutta una serie di maestri di artes dictandi il cui scopo è di dare al volgare una dignità letteraria. La codificazione riguarda soprattutto la poesia per la quale, in relazione all’argomento parlato si distingue lo stile alto o sublime, lo stile umile o comico e lo stile mediocre o elegiaco: in pratica lo stile è in diretto rapporto con l’importanza dell’argomento.
Guido Faba: un esempio di lettera
Fra questi maestri di artes dictandi o dettatori, abbiamo Guido Faba. Nella sua opera Parlamenta et epistole, ci fornisce un esempio di lettera con cui un giovane squattrinato chiede al padre del denaro per poter continuare gli studi di filosofia intrapresi. In pratica si tratta di un modello a cui gli studenti avrebbero potuto attenersi ogni volta che avevano bisogno di richiedere una somma di denaro al genitore.
Questo è il testo:
De filio ad patrem pro pecunia
Andato sono al prato de la Filosofia bello, delectevele e glorioso, e volsi cogliere flore de diversi colori, açò
ch’eo fecesse una corona de merevegliosa belleça, la quale resplendesse in lo meo capo, et in nostra terra a li amisi e parenti reddesse odore gratioso. Ma lo guardiano del çardino contradisse, s’eo non li facessi doni placeveli et onesti. Unde in per quello che no v’è che despendere, si la vostra liberalità vole che vegna a cotanto onore, vogliateme mandare pecunia in presente, scì che in lo çardino in lo quale sono intrato, possa stare a cogliere fructo pretioso.
Traduzione
Sul caso di un figlio che si rivolge al padre per una richiesta di denaroMi sono recato nel bel prato della Filosofia che dà gioia e gloria e volli cogliere fiori di svariati colori per poterne intrecciare una corona di meravigliosa bellezza, che risplendesse sul mio capo, e per la terra in cui abitiamo, per gli amici e per i parenti emanasse un profumo delizioso. Ma il guardiano del giardino me lo impedì a meno che non gli offrissi dei doni graditi e adeguati. Perciò, non avendo di che spendere, se la vostra generosità acconsente di accedere a tanto onore (= il raggiungimento della laurea), vi chiedo di inviarmi del denaro con una certa urgenza, affinché nel giardino in cui sono entrato possa raccogliere il frutto prezioso.
Analisi
Lo schema della lettera è tutto costruito su una serie di metafore:• Il giardino in cui lo studente si è recato per raccogliere fiori e farne una corona è il simbolo degli studi intrapresi
• Gli studi universitari il cui compimento renderà lieta la famiglia, parenti e amici trovano riscontro nella corona di fiori che il giovane vuole intrecciare
• Il guardiano del bel giardino che consente l’accesso allo studente solo in presenza di doni piacevoli e giusti è la metafora della mancanza di denaro
• Il denaro non viene mai citato, se non alla fine e del cui versamento viene sottolineata l’urgenza
Alla fine della lettera, lo scrittore riprende la metafora del giardino (per cui si potrebbe anche parlare di circolarità del testo) in cui il ragazzo potrà, grazie all’intervento pecuniario del padre, raccogliere i preziosi frutti del sapere.
Lo stile
Lo stile è molto gentile e bene educato, ma anche sottilmente astuto L’impianto argomentativo è incalzante e non fa una piega: il finanziamento costituirà un vantaggio non solo per il giovane che potrà concludere così il percorso formativo, ma anche per la famiglia felice ed orgogliosa che egli abbia aumentato le proprie conoscenze e conseguito un titolo universitario.Ad una richiesta così ben strutturata, il genitore non può che dare un’immediata risposta positiva, nell’interesse di tutti.
Domande da interrogazione
- Qual è il problema principale affrontato quando la lingua volgare inizia ad essere usata a livello letterario?
- Chi è Guido Faba e quale contributo ha dato alle artes dictandi?
- Quali sono le metafore principali utilizzate nella lettera di Guido Faba?
- Come viene descritto lo stile della lettera di Guido Faba?
- Qual è l'obiettivo finale della richiesta di denaro nella lettera?
Il problema principale è come dare dignità formale agli scritti in lingua volgare, applicando regole retoriche ispirate ai classici e sviluppate nel Medioevo.
Guido Faba è uno dei maestri di artes dictandi che ha fornito un esempio di lettera in cui un giovane chiede denaro al padre per continuare gli studi, fungendo da modello per gli studenti.
Le metafore principali includono il giardino come simbolo degli studi, la corona di fiori come il compimento degli studi, e il guardiano del giardino come la mancanza di denaro.
Lo stile è descritto come gentile, bene educato e sottilmente astuto, con un impianto argomentativo incalzante che rende difficile per il genitore rifiutare la richiesta.
L'obiettivo finale è ottenere il finanziamento per completare gli studi universitari, che porterà vantaggi sia al giovane che alla famiglia, rendendoli felici e orgogliosi.