Concetti Chiave
- Un medico di Tolosa sposa una nobildonna incinta, ma gestisce la situazione con calma e saggezza, usando la scienza per giustificare la legittimità della figlia nata dopo due mesi.
- Dopo il parto, il medico chiede alla moglie di tornare dal padre, dichiarando di voler mantenere solo la figlia, poiché non può sostenere economicamente una famiglia numerosa.
- L'arcivescovo, zio della donna, affronta il medico con arroganza, ma il medico risponde con moderazione, suggerendo che un uomo più ricco potrebbe essere un marito più adatto.
- La novella sottolinea l'equilibrio e la pacatezza del medico, in contrasto con la superbia dell'arcivescovo, proponendo un modello di comportamento sociale e saggio.
- L'umorismo e l'ironia permeano la storia, rendendola divertente e intelligente per un pubblico colto, mentre il medico usa abilmente l'astuzia per proteggere il suo onore.
Indice
Un matrimonio inaspettato
Si racconta di un medico di Tolosa che prese in moglie la nipote del vescovo della città
Un medico di Tolosa prese in moglie una nobildonna di Tolosa, nipote dell’arcivescovo. Pertanto, se la portò a casa, iniziando, in tal modo, la convivenza matrimoniale.
La nascita della bambina
Due mesi dopo, la donna partorì una bambina. Il medico non mostrò alcuna forma di sdegno, anzi, consolava la donna, le esponeva dei ragionamenti scientifici per cui, a buon diritto, secondo la scienza medica, pur essendo nata dopo due mesi di matrimonio, la bambina poteva essere comunque sua figlia legittima.
E con quelle parole e con un comportamento sereno e affabile, fece in modo che la donna non facesse nulla per abortire. Anzi, il parto fu l’occasione per onorarla ancora di più. Dopo il parto le ebbe a dire proprio così: “Madonna, vi ho reso onore quanto è stato nelle mie possibilità; per l’amore che provate nei miei confronti, vi prego di ritornare a casa di vostro padre. Io sarò ben lieto di tenere con me la bambina.”
Il confronto con l'arcivescovo
Andando così le cose, l’arcivescovo venne a sapere che il medico aveva ripudiato la nipote. Lo mandò a chiamare e poiché egli era un uomo importante e di potere, con un tono di superbia, gli rivolse delle parole molto arroganti e minacciose. Dopo aver parlato a sufficienza, il medico gli rispose, dicendogli: “Signore, io presi per moglie vostra nipote, credendo che con la mia ricchezza avrei potuto garantire alla mia famiglia tutto il necessario per vivere e per mangiare. Ed era mia intenzione di mettere al mondo un figlio all’anno, ma non di più. Invece, il primo parto è avvenuto due mesi dopo il matrimonio; poiché io non sono benestante, se la cosa deve procedere così, ossia se essa continua a fare figli ogni due mesi che io ho l’obbligo di nutrire, inciderebbe sul vostro onore se la vostra nobiltà conoscesse la miseria. Per questo motivo, vi chiedo di farmi la grazia di concederla in moglie ad un uomo più ricco di me che sia in grado di mantenere i suo figli e che per voi non sia un disonore.
Un exemplum di saggezza
Per certi aspetti, la novella potrebbe essere considera un “exemplum” profano: infatti il narratore vuole proporre al pubblico un modello di comportamento di equilibrio interiore e di saggezza. Il marito, di fronte all’accaduto, gestisce con tranquillità le sue emozioni e invece di adirarsi, ricorre alla parola, di cui fa un uso molto pacato e convincente. Si tratta dello stesso comportamento che egli dimostra di fronte al vescovo che invece dimostra arroganza e un fare minaccioso, perché si sente superiore dall’alto del suo ruolo. La strategia “morbida” del medico di Tolosa è messa in evidenza da tutta una serie di espressioni che indicano moderazione e auto controllo e forse anche per questo, essa risulta vincente.
L'umorismo sottile del racconto
Ma oltre a fornire un modello di comportamento sociale, l’autore si pone anche l’obiettivo di divertire: l’umorismo è garbato e pervaso da una punta di ironia, perché destinato ad un pubblico colto e raffinato, raggiunta grazie ad un’argomentazione sottile.
D’altra parte, la gerarchia sociale non permette un messaggio diretto che potrebbe essere il seguente “Eminenza, ho sposato vostra nipote credendo che fosse una donna per bene; invece era già incinta e voi avete cercato di usarmi come paravento; a questo gioco, io non ci sto e ve la restituisco.” Invece il motto (= l’arguzia, l’astuzia, la scaltrezza, uno dei temi portanti del Novellino) consiste nel fingere una totale ingenuità tale da non mettere in discussione l’onestà della donna e prendere per buono che la gravidanza può durare anche soltanto due mesi. Il motto potrebbe essere parafrasato in questo modo. “Se vogliamo trovare un accordo, io ci sto, ma vi riprendete vostra nipote, Eminenza. Altrimenti, chi corre i veri rischi siete voi e la reputazione della vostra famiglia”. Non conosciamo la risposta del vescovo, essa è comunque obbligata: se riconosce che la gravidanza può durare anche solo due mesi e come se accettasse il ripudio, altrimenti ci perde l’onore, la ragazza è una poco di buono ed è normale che il medico la rimandi a casa dei genitori. In ogni caso, il marito è sempre vittorioso.
Domande da interrogazione
- Qual è la reazione del medico alla nascita della bambina dopo due mesi di matrimonio?
- Come affronta il medico il confronto con l'arcivescovo?
- Qual è il messaggio principale del racconto?
- In che modo l'autore utilizza l'umorismo nel racconto?
- Qual è la strategia del medico per affrontare la situazione con l'arcivescovo?
Il medico non mostra sdegno, ma consola la moglie con ragionamenti scientifici, sostenendo che la bambina può essere legittimamente sua figlia.
Il medico risponde con calma e arguzia, spiegando che non può mantenere una famiglia con figli nati ogni due mesi, suggerendo che la nipote sia data in moglie a un uomo più ricco.
Il racconto propone un modello di comportamento basato su equilibrio e saggezza, mostrando come il medico gestisca la situazione con moderazione e auto-controllo.
L'autore usa un umorismo sottile e ironico, destinato a un pubblico colto, per divertire e trasmettere un messaggio sociale senza essere diretto.
Il medico finge ingenuità, accettando la possibilità di una gravidanza di due mesi, e suggerisce un accordo che salvaguardi l'onore dell'arcivescovo e della sua famiglia.