Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il Novellino è un'opera narrativa composta probabilmente da un autore fiorentino anonimo tra il 1280 e il 1300, considerata la più importante prima del Decameron.
  • Il testo originale, tramandato in sei manoscritti, comprendeva 123 novelle, ma le varianti nei manoscritti ne contengono fino a cento.
  • I racconti del Novellino trattano vari temi, tra cui saggezza, magnanimità, vizi e virtù, e riflettono sia la cortesia feudale che l'arte della parola cittadina.
  • L'opera segna un cambiamento sociale verso un'economia basata sull'intraprendenza, ammirando la signorilità del passato feudale e l'arguzia del mondo dei Comuni.
  • Il Novellino rappresenta una prosa narrativa laica, sostituendo la moralità dogmatica con una più relativa, centrata su fortuna e caso, piuttosto che sull'intervento divino.

Indice

  1. Origini e Autore del Novellino
  2. Temi e Fonti del Novellino
  3. Cortesia e Arte della Parola
  4. Evoluzione della Moralità nel Novellino

Origini e Autore del Novellino

L’opera narrativa più importante prima del Decameron è il Novellino. Essa sembra essere frutto di un autore fiorentino anonimo, anche se alcuni critici sostengono che sia opera di diversi autori e di un unico raccoglitore, è probabile che sia stata composta fra il 1280 e il 1300.

Gli argomenti trattati sono vari, come pure i registri stilisti utilizzati e le finalità che avrebbero i singoli racconti: intento moralistico (= exemplum) per spingere al bene, obiettivo profano, l’arguzia, la beffa e così via.

Il testo è stato tramandato in sei manoscritti diversi e da un’edizione del Cinquecento che, purtroppo, è andata perduta. E’ probabile che il testo originario comprendesse 123 novelle, ma i singoli manoscritti ne comprendono al massimo cento. Anche il titolo presenta delle varianti.

Temi e Fonti del Novellino

Le fonti a cui attinge l’autore sono svariate: francesi, franco-italiane, provenzali, line classiche e medievale, italiane.

Cortesia e Arte della Parola

I racconti possono essere raccolti per gruppi: esempi di saggezza solenni o spiritosi, esempi di magnanimità (liberalità, giustizia, generosità) racconti che vedono l’imperatore Federico come protagonista, tradizionali esempi di vizi e di virtù,, racconti di ambiente classico, narrazione di gesti di cortesia o che descrivono comportamenti astuti o una certa eleganza linguistica. Il tema della “cortesia” e della liberalità ci rimanda all’aristocrazia feudale, quando donare costituiva il primo segno della vera nobiltà. Invece l’uso della parola arguta (= motto) oltre a farci pensare alla tradizione classica, ci fa pensare alla passione per la retorica presente in Toscana e a Firenze in quei tempi. Il motto costituiva il requisito fondamentale per emergere e affermarsi in una società molto competitiva, nella quale l’uso tagliente, elegante, ma efficace della parola poteva far guadagnare reputazione e garantire perfino un certo peso politico. In altre parole: la cortesia è la virtù che proviene dal mondo gerarchico signorile e feudale del Medio Evo, mentre l’arte della parola è attinente al mondo dei Comuni. Il fatto che nel Novellino questi due mondi così diversi si trovino uno accanto all’altro sta a significare che si troviamo di fronte ad un cambiamento in cui la società si avvia verso un sistema economico-finanziario fondato sull’intraprendenza personale, sul rischio e sull’intelligenza pratica. I ceti emergenti di questa nuova società (la borghesia del commercio e degli affari) prova anche una grande ammirazione nei confronti della signorilità dei modi di fare che ha caratterizzato il passato feudale.

Evoluzione della Moralità nel Novellino

Si può dire che si tratta della prima raccolta di prosa narrativa laica che troverà il massimo sviluppo nel Decamerone. Alla moralità assoluta, definitiva e dogmatica del Duecento e Trecento si sostituisce una moralità con sfaccettature diverse e dal carattere più relativo e meno dogmatico. Se prima era normale l’intervento della Provvidenza divina che agiva come fatalità tramite gli eventi miracolosi, se la colpa veniva sempre punita e la virtù sempre premiata, con il Novellino l’agire dell’uomo diventa sempre più autonomo e nelle azioni occupa un posto sempre più ampio la fortuna e il caso. Un esempio di questo concetto lo possiamo trovare nel caso del piovano Porcellino. Accusato di trascurare la sua parrocchia a causa della sua conclamata passione per le donne, con l’aiuto dei servitori del vescovo che gli vogliono bene, trova il modo di sorprende in vescovo stesso in atti licenziosi scampando così ad una punizione certa. Nella novella non si parla di alcuna punizione divina né per il vescovo, né per il parroco perché tutto si basa sulla fortuna e sull’astuzia. Semmai vi possiamo rinvenire un insegnamento morale che tutti siamo infallibili.

• Contesto: Fine del XIII a Firenze

• Autore e trasmissione dell’opera: la critica attribuisce il Novellino ad un solo autore e ad una sola “mano” nella stesura dell’opera. Ci è giunto in più edizioni di cui quella del Cinquecento è probabilmente la più fedele all’originale

• Temi: gesti di cortesia, come eredità del mondo signorile, i motti, le parole argute che denotano la scaltrezza tipica del mondo cittadino della borghesia

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e l'autore del Novellino?
  2. Il Novellino è un'opera narrativa composta probabilmente tra il 1280 e il 1300 da un autore fiorentino anonimo, anche se alcuni critici suggeriscono che sia il risultato di diversi autori e di un unico raccoglitore.

  3. Quali sono le principali fonti e temi del Novellino?
  4. Le fonti del Novellino sono varie, tra cui francesi, franco-italiane, provenzali, classiche e medievali italiane. I temi includono cortesia, arte della parola, saggezza, magnanimità, vizi e virtù.

  5. Come si manifesta l'evoluzione della moralità nel Novellino?
  6. Nel Novellino, la moralità evolve da una visione assoluta e dogmatica a una più relativa, dove l'autonomia dell'uomo, la fortuna e il caso giocano un ruolo maggiore rispetto all'intervento divino.

  7. Qual è il significato della cortesia e dell'arte della parola nel Novellino?
  8. La cortesia rappresenta la virtù del mondo feudale, mentre l'arte della parola riflette la tradizione retorica toscana e fiorentina, simbolizzando il cambiamento verso una società basata sull'intraprendenza e l'intelligenza pratica.

  9. In che modo il Novellino è stato tramandato nel tempo?
  10. Il Novellino è stato tramandato attraverso sei manoscritti diversi e un'edizione del Cinquecento, che è andata perduta. Si ritiene che il testo originario comprendesse 123 novelle, ma i manoscritti ne contengono al massimo cento.

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