Concetti Chiave
- Il ciclo bretone include leggende e canzoni diffuse nella Gallia e Bretagna, ispirando romanzi tra il 1150 e il 1250.
- Questi romanzi presentano temi meravigliosi con sfondo pagano e misticismo celtico, differendo dalla "Chanson de geste".
- Il primo ciclo, noto come ciclo di Tristano, si concentra sull'amore e include i lais e romanzi ispirati a Tristano.
- Il ciclo della Tavola Rotonda è incentrato su Re Artù e le imprese cavalleresche, influenzato dall'amore cortese.
- Nel ciclo del Graal, l'ispirazione è mistica con la ricerca del Graal, culminando nella Morte di Re Artù e la distruzione della Tavola Rotonda.
Indice
Origini e diffusione del ciclo bretone
Il nome "ciclo bretone" è dato a una serie di leggende e canzoni, originariamente diffuse da giocolieri della Gallia e dell’Armorica (odierna Bretagna), e che alimentarono, tra il 1150 e il 1250 circa, un certo numero di romanzi chiamati romanzi bretoni.
Temi e influenze dei romanzi bretoni
Questo materiale è caratterizzato dalla presenza di temi meravigliosi, che tradiscono uno sfondo pagano e un misticismo propriamente celtico.
Il soggetto della Bretagna godette di una notevole fortuna letteraria dopo la pubblicazione in francese della Historia regum Britanniae di Goffredo di Monmouth, che rese popolari prima del 1150 personaggi come Re Artù e Merlino l'Incantatore. I romanzi bretoni sono, con i romanzi antichi, parte di un insieme che differisce dalla “Chanson de geste” per l'uso di ottosillabi con rime piatte, quindi della prosa, e per un'ispirazione che cessa di essere nazionale.
I tre cicli principali dei romanzi bretoni
Esistono tre cicli principali di romanzi bretoni.
1.
Il ciclo di Tristano e l'amore cortese
Il primo comprende i lais, ispirati al repertorio dei giullari bretoni, tra cui il lais de Marie de France, scritto intorno al 1175. A questo primo ciclo, dedicato all'amore, sono legati anche tutti i romanzi ispirati al personaggio di Tristano, da cui il suo nome di ciclo di Tristano.
2.
Il ciclo arturiano e le avventure cavalleresche
Il secondo ciclo ha come figura centrale Artù, leggendario re di Bretagna, circondato dalla sua corte di cavalieri: è il ciclo della Tavola Rotonda, incentrato sul tema dell’avventura e delle imprese cavalleresche. Il Roman de Brut (1155) è il primo romanzo a presentare i personaggi e l'ambientazione fiabesca di questo ciclo. Ma fu Chrétien de Troyes a rendere famoso il materiale della Bretagna con storie che saranno imitate in tutta Europa: Erec ed Enide, Cligès, Yvain o il Cavaliere con il leone e soprattutto Lancillotto o il Cavaliere con la Charrette, portato a termine da Godefroy de Lagny. Tutte le avventure dei cavalieri, di cui Lancillotto è il tipo (la sua devozione alla sua signora, moglie di Re Artù, è assoluta), sono poste sotto il segno dell'amore cortese. Qui sentiamo l'influenza dei trovatori, anche se la descrizione delle avventure mantiene, rispetto al ciclo di Tristano, un posto predominante.
Possiamo distinguere romanzi biografici, dove l'abilità dell'eroe è descritta interamente tra la sua prima apparizione a corte e il suo ritorno finale, e romanzi a episodi, di solito più brevi, che raccontano solo un episodio ma mescolano diverse avventure. Alla prima categoria, che si caratterizza per la complicazione della trama e la preoccupazione per la forma, appartengono la Guinglain di Renaud de Baujeu, Méraugis de Portleguez di Raoul de Houdenc (prima del 1228), Beaudous di Robert de Blois; alla seconda, la Vendetta Raguidel di Raoul de Houdenc.
3.
Il ciclo del Graal e la ricerca mistica
Infine, il ciclo del Graal si apre con l'enorme poema di Perceval (63.000 versi), iniziato da Chrétien de Troyes intorno al 1182. Si distingue dal ciclo precedente per un'ispirazione spiccatamente mistica. Non si tratta più di avventura e di amor cortese, ma di ricerca e di amore divino. Nella continuazione del Perceval, composto da diversi autori, questa tendenza mistica sarà accentuata: apprendiamo la natura del Graal, vaso sacro dove fu raccolto il sangue di Cristo e che sarà oggetto di una ricerca senza fine dei cavalieri della Tavola Rotonda. Nel Roman du Saint-Graal di Robert de Boron e nella Vulgata in prosa di Lancillotto, composti intorno al 1225, il tema centrale è quello della purezza. Né Percival né Lancillotto, nonostante il loro coraggio, possono completare la missione. Solo Galaad, figlio di Lancillotto, grazie alla sua castità, riuscirà a vedere il Graal prima di morire.
Il ciclo del Graal si conclude, nella Morte di Re Artù (1230-1235), con la distruzione della Tavola Rotonda, con la morte del re e dei principali cavalieri.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini del ciclo bretone?
- Quali sono i temi principali dei romanzi bretoni?
- Quali sono i tre cicli principali dei romanzi bretoni?
- Cosa distingue il ciclo del Graal dagli altri cicli?
- Qual è il tema centrale del Roman du Saint-Graal?
Il ciclo bretone ha origine da leggende e canzoni diffuse da giocolieri della Gallia e dell’Armorica, e ha alimentato romanzi bretoni tra il 1150 e il 1250.
I romanzi bretoni sono caratterizzati da temi meravigliosi con uno sfondo pagano e un misticismo celtico, resi popolari da personaggi come Re Artù e Merlino.
I tre cicli principali sono il ciclo di Tristano e l'amore cortese, il ciclo arturiano e le avventure cavalleresche, e il ciclo del Graal e la ricerca mistica.
Il ciclo del Graal si distingue per la sua ispirazione mistica, focalizzandosi sulla ricerca e sull'amore divino, piuttosto che sull'avventura e l'amore cortese.
Il tema centrale del Roman du Saint-Graal è la purezza, con la ricerca del Graal che può essere completata solo da Galaad grazie alla sua castità.