Georg_Ferr
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Concetti Chiave

  • Jacopone da Todi visse in un'epoca di corruzione ecclesiastica con Papa Bonifacio VIII al potere e una Chiesa teocentrica.
  • Fu accettato dai francescani spirituali, opponendosi al papa e venendo incarcerato a causa del manifesto di Lunghezza del 1299.
  • La sua conversione a una vita cristiana avvenne dopo la scoperta del corpo della moglie con un cilicio, interpretato come segno divino.
  • Jacopone esprimeva un misticismo estremo, come nella sua settantesima lauda, accogliendo i mali del mondo per purificarsi.
  • Concepiva la vita terrena negativamente, vedendo l'uomo come incapace di raggiungere la grandezza divina.

Indice

  1. Il contesto storico di Jacopone
  2. Divisioni tra i francescani
  3. La conversione di Jacopone
  4. Il misticismo di Jacopone

Il contesto storico di Jacopone

Jacopone da Todi visse in un periodo diverso da quello di Francesco d'Assisi, nel quale, dopo essere salito al soglio papale Papa Bonifacio VIII viene ripristinato il teocentrismo e soprattutto la corruzione della Chiesa.

Divisioni tra i francescani

In quel periodo i francescani erano divisi in due fazioni: gli spirituali che si attenevano alla regola di San Francesco; e i conventuali che erano più moderati e facevano entrare nell'ordine anche ecclesiastici come preti e vescovi.

Jacopone da Todi fu accettato dagli spirituali come monaco laico e si schierò contro il papa con il manifesto di Lunghezza del 1299 per il quale fu anche incarcerato.

Fu liberato nel 1303 alla morte di Papa Bonifacio VIII e morì 1306.

La conversione di Jacopone

Prima del 1268 aveva trascorso una vita mondana in Umbria ma quando il cadavere della moglie fu trovato con indosso un cilicio, strumento di tortura cattolico, lo interpretò come un segno del Signore e si convertì a una vita piena di valori cristiani.

Il misticismo di Jacopone

Rispetto agli altri esponenti della letteratura religiosa, ha un rapporto diverso con Dio arrivando anche ad un estremo misticismo; come nella settantesima lauda drammatica in cui invoca a sé tutti i mali del mondo per purificare il corpo dai suoi peccati.

Inoltre aveva una concezione negativa della vita terrena e dell'uomo, che non potrà mai raggiungere la grandezza di Dio.

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