Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Franco Sacchetti, originale novellatore del Trecento, si distingue per la sua opera Trecentonovelle, ispirata al Decameron ma con un approccio unico.
  • Il Trecentonovelle, privo di una struttura organica e cornice, presenta temi e ispirazioni vari, con un forte focus sui fatti contemporanei e la memoria personale.
  • Sacchetti utilizza le novelle per esprimere giudizi morali, criticando l'avarizia, l'ipocrisia e condannando figure come il clero corrotto.
  • Il proemio dell'opera sottolinea un desiderio di riflessione storica e morale, accostato a un intento di intrattenere e sollevare il lettore.
  • I racconti, sebbene fedeli alla realtà storica e morale dell'epoca, includono anche esperienze personali dell'autore, garantendo autenticità e realismo.

Indice

  1. La Novella Profana nel Trecento
  2. Franco Sacchetti e le Trecentonovelle
  3. Struttura e Temi delle Trecentonovelle
  4. Proemio e Intenti dell'Autore
  5. Realismo e Morale nel Trecentonovelle

La Novella Profana nel Trecento

Nel Trecento è molto diffusa la novella profana che prende come modello il Decameron, di cui, a volte, viene assimilata la lezione oppure cui si limita ad una pura e semplice imitazione.

Franco Sacchetti e le Trecentonovelle

All’interno di questo gruppo di novellatori, il più originale è Franco Sacchetti, autore dell’opera Trecentonovelle. Originario di Ragusa in Dalmazia, per un certo tempo esercitò un’attività commerciale che lo portò a viaggiare molto. Trasferitosi a Firenze, ebbe qui diversi incarichi politici, fra cui ambasciatore in Lombardia e potestà in alcune città della Toscana. Fra le sue opere possiamo anche ricordare una raccolta di rime, Libro delle rime, e le Sposizioni di Vangeli, in cui riversa tutte le sue riflessioni politiche e morali.

Struttura e Temi delle Trecentonovelle

Il manoscritto autografo del Trecentonovelle è andato perso e ne rimangono alcune copie, purtroppo mancanti di una o pi parti essenziali. In tutti, ci sono pervenute 220 novelle. L’opera non ha una struttura organica: manca la cornice, le novelle non sono raggruppate in funzione dei temi trattati e ogni tanto l’autore si riaggancia alla novella che precede per cui è probabile che l’ordine di collocazione coincida con quello cronologico dei composizione. I temi e le fonti d’ispirazione sono vari, tuttavia è sempre presente una forte attenzione ai fatti del tempo e alla memoria personale dello scrittore. In gran parte delle novelle è presente anche un commento conclusivo, con valore di morale, in cui il Sacchetti esprime la sua visione del mondo che in certi casi, è assai discutibile: egli rimprovera l’avarizia e l’ipocrisia e per mettere in risalto l’onestà, non esita a condannare il clero, i magistrati corrotti e le donne di facili costumi.

Proemio e Intenti dell'Autore

Per capire la raccolta, è utile analizzare il proemio.

Esso inizia con una lunga serie di subordinate al gerundio, coordinate fra di loro che termina con “Io Franco Sacchetti fiorentino, di cultura mediocre”. Questa lunga premessa è significativa per definire generi e finalità dell’opera. Da un lato, essa mette in risalto la volontà di riflessione sulla realtà storica, ispirata ad un certo pessimismo che trova spesso riscontro nella “morale”, dall’altro l’autore si propone un obiettivo consolatorio, cioè di divertire il lettore e quindi di risollevare il suo spirito.

Nel proemio, il Sacchetti fa riferimento esplicito al Decamerone di cui evidenzia il successo (al tempo del Sacchetti, la raccolta del Boccaccio aveva già avuto tanto successo da essere stato tradotto in francese e in inglese)

Realismo e Morale nel Trecentonovelle

Gli eventi narrati sono ispirati ad una fedeltà alla storica e morale dell’epoca. Anche quando la fonte non può essere controllata, il racconto non si discosta molto dal verosimile, anzi a volte lo stesso scrittore è stato testimone se non protagonista del fatto narrato.

In sintesi possiamo dire che realismo, pessimismo, volontà di riflessione storica e morale sono elementi fondamentali del Trecentonovelle, i cui protagonisti sono spenso persone di condizioni sociali molto disparate.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico e letterario della novella profana nel Trecento?
  2. Nel Trecento, la novella profana era molto diffusa e spesso si ispirava al Decameron, a volte assimilando la sua lezione o limitandosi a imitarlo.

  3. Chi era Franco Sacchetti e quale fu il suo contributo alla letteratura?
  4. Franco Sacchetti era un novellatore originale del Trecento, autore delle Trecentonovelle, e svolse anche attività politiche a Firenze. Scrisse anche il Libro delle rime e le Sposizioni di Vangeli.

  5. Quali sono le caratteristiche strutturali delle Trecentonovelle?
  6. Le Trecentonovelle non hanno una struttura organica, mancano di una cornice e le novelle non sono raggruppate per temi. L'ordine delle novelle potrebbe coincidere con quello cronologico di composizione.

  7. Quali sono gli intenti dell'autore espressi nel proemio delle Trecentonovelle?
  8. Nel proemio, Sacchetti esprime la volontà di riflettere sulla realtà storica con un certo pessimismo e l'obiettivo di divertire e risollevare lo spirito del lettore.

  9. Come si manifesta il realismo e la morale nelle Trecentonovelle?
  10. Gli eventi narrati sono fedeli alla storia e alla morale dell'epoca, con un realismo che riflette la volontà di riflessione storica e morale, spesso con protagonisti di condizioni sociali disparate.

Domande e risposte

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