Concetti Chiave
- "Al cor gentile rempaira sempre amore" è considerato il manifesto del dolce stil novo, scritto da Guido Guinizzelli.
- La canzone esplora il concetto di "gentilezza" come nobiltà d'animo, non limitata al sangue nobile, ma basata sul valore personale.
- Guinizzelli mescola il linguaggio cortese con quello universitario, esaminando il rapporto tra uomo e Dio attraverso l'amore.
- La donna è vista come un angelo, avvicinando l'amore terreno alla divinità, provocando contrasti con la chiesa.
- Il testo è composto da sei strofe di dieci versi endecasillabi o settenari, con rime baciate, alternate o incatenate.
Indice
Il Manifesto del Dolce Stil Novo
“Al cor gentile rempaira sempre amore” è una canzone considerata primo vero e proprio manifesto del dolce stil novo, scritta da Guido Guinizzelli, noto giudice bolognese vissuto nella prima metà del XIII secolo, citato da Dante come suo “maestro” nel Canto XXVI del Purgatorio.
La Gentilezza e la Nobiltà d'Animo
Problema centrale della canzone è quello riguardante la cosiddetta “gentilezza”, ovvero, la nobiltà d’animo, questione ampiamente affrontata, seppur in maniera differente, dalla cultura cortese: Guinizzelli, infatti, afferma che per essere “gentili” non è sufficiente il sangue nobile, ma occorre anche il valore personale dell’animo, qualità propria solo di una ristretta cerchia(tra cui lui in persona) di individui dell’epoca, provando in tal modo a procurarsi una legge che considerava gli stilnovisti la classe più importante, al fine di aumentare la propria importanza politica e sociale.
Amore e Linguaggio Poetico
Guinizzelli sostiene, dunque, che saper amare sta a significare anche poetare d’amore utilizzando un linguaggio frutto della mescolanza tra quello cortese e quello della nuova cultura universitaria, stabilendo come tema centrale dell’opera un particolare rapporto tra uomo e Dio, simile a quello tra angeli e Dio, dove la donna quasi si sostituisce alla divinità per eccellenza, creando forti contrasti con la chiesa dell’epoca, ma giustificandosi negli ultimi versi dicendo che il suo amore religioso non sia sbagliato per il fatto che la donna sembri un angelo del regno dei cieli, quindi sostanza divina, perciò vicina a Dio.
Aspetti Formali del Manifesto
Per quel che riguarda gli aspetti formali, il manifesto si compone di sei strofe caratterizzate da dieci versi endecasillabi o settenari completi di rime baciate, alternate o incatenate, alle quali si aggiungono raramente figure retoriche(enjambements), francesismi e provenzalismi.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del "Manifesto del Dolce Stil Novo"?
- Come viene rappresentato l'amore nel "Manifesto del Dolce Stil Novo"?
- Quali sono le caratteristiche formali del "Manifesto del Dolce Stil Novo"?
Il tema centrale del manifesto è la "gentilezza" o nobiltà d'animo, che Guinizzelli definisce non solo come nobiltà di sangue, ma come valore personale dell'animo.
L'amore è rappresentato come un linguaggio poetico che mescola elementi cortesi e universitari, con un rapporto tra uomo e Dio simile a quello tra angeli e Dio, dove la donna assume un ruolo quasi divino.
Il manifesto è composto da sei strofe di dieci versi endecasillabi o settenari, con rime baciate, alternate o incatenate, e include raramente figure retoriche, francesismi e provenzalismi.