Concetti Chiave
- Andrea Cappellano's "De amore" serves as the medieval reference text on courtly love, exploring various aspects of romantic feelings and setting behavioral guidelines.
- The work delves into themes such as the nature of love, its effects, and its incompatibility with marriage, emphasizing the refined rituals of courtly love.
- Love is portrayed as an innate passion driven by continuous thought and vision of the beloved, marked by psychological and material desires, and leading to inner refinement.
- The text argues that true love and passion cannot coexist with marriage due to its contractual nature, which limits freedom and inhibits passion.
- The perspective on peasants' love is dismissive, viewing them as incapable of experiencing passionate or sentimental love, which is seen as a privilege of the nobility.
Introduzione alla tema
Andrea Cappellano inserisce il codice dell’amor cortese nella sua opera De amore, pubblicata nel XIII secolo. Nel Medioevo, essa fu considerata il testo di riferimento per eccellenza in tema di amore. Vengono presi tutti gli aspetti del sentimento amoroso: le circostanze, i personaggi più vari – nobili, plebei, contadini, chierici, prostitute – Sono fornite anche risposte a quesiti su casi particolari e dettate regole di comportamento. Ma è soprattutto l’amore raffinato delle corti con tutti i suoi rituali di estrema complessità che interessa di più lo scrittore.Le tematiche
A proposito dell’amor cortese, Cappellano affronta le seguenti tematiche:• Che cos’è amore
• L’effetto d’amore
• Incompatibilità dell’amore col matrimonio
• L’amore dei contadini
• L’amore celato e altri precetti
Definizione dell’amore
Il sentimento amoroso viene definito come una passione innata deriva dalla visione dal pensiero continuo nei confronti della persona dell’altro sesso. L’amore non ha bisogno di nessun’altra azione anche se in altri passeri dell’opera, l’autore fa riferimento all’amore “per sentita” che si nutre della fantasia generata nella mente dell’amante dalla fama della bellezza di una donna. Dell’amore egli sottolinea il carattere passionale ne nei suoi aspetti psicologici, come il desiderio e l’angoscia, e materiali (l’amplesso è definito il fine dell’amore e il corpo dell’amata è l’oggetto del desiderio) Una grande spazio viene riservato all’ansia e ai tormenti della passione. È notevole anche il carattere fuori misura assunto dal pensiero d’amore e quindi dalla passione, un elemento che ritorna frequentemente nella lirica cortese.L’effetto d’amore
L’amore non fa sentire i propri effetti soltanto sui desideri o sui turbamenti o sulle angosce. Prevedono anche un raffinamento interiore perché, grazie all’amore l’amante si ingentilisce e si nobilita acquisendo delle virtù come generosità, raffinatezza, nobiltà d’animo, umiltà e gentilezza. Addirittura, l’amore, inteso come passione smisurata, nell’amante produce castità (proprio così) perché l’amante vero è capace di mantenersi fedele alla donna amata e conservando per lei la propria castità e, ovviamente, e viceversa. Quest’ultimo aspetto si ritrova nella vicenda di Tristano e Isotta in cui Tristano non consuma le nozze per conservarsi casto per Isotta. Questa è una concezione cortese prima e stilnovistica poi dell’amore.Incompatibilità dell’amore col matrimonio
Anche questo è un altro caposaldo dell’amore cortese. L’amore è una passione ed un o scambio gratuito di piaceri. L’amore coniugale vincola i coniugi ad un preciso contratto limita la libertà, inibisce la passione, impedisce la gelosia e riconduce lo scambio di piacere nel contesto dei doveri. Questo spiega il motivo per cui nella lirica cortese è insistente il tema dell’amore extraconiugale. Questa poi è anche una ragione per la quale la Chiesa ha avversato a lungo il De amore ed uno dei motivi che spingeranno i poeti stilnovisti ad una purificazione e ad una dematerializzazione dell’amore corte.L’amore dei contadini
Si tratta di una questione marginale, ma di un rilevante interesse sociologico. Poiché il concetto aristocratico dell’amore è predominante, ne consegue che i contadini non sono capaci di provare un amore passionale o sentimentale. Essi provano soltanto degli impulsi animaleschi e per non distoglierli dal piacere del duro lavoro, è bene che essi non apprendano la dottrina del vero amore. Può succedere che un nobile si invaghisca di una contadinella; in questo caso è legittimo che il nobile costringa la ragazza, con la forza, a soddisfare il suo piacere. Questa realtà sociale avrà un riscontro nella letteratura cortese e anche oltre: basti pensare ad alcune poesie di Cavalcanti.L’amore celato e altri precetti
L’autore affronta la questione di come l’amante si deve comportare per mantenere l’amore dell’ amata, una volta che l’ha conquistato. Si tratta di un insieme di precetti particolari che dimostrano una certa raffinatezza psicologica. In ogni caso, l’amore deve sempre essere nascosto perché quando esso a conoscenza di tutti, perde il suo naturale incentivo e viene a mancare. D’altra parte, trattandosi di un amore che viola i vincoli sociali, è sempre soggetto a maldicenze e si possono anche creare per gli amanti difficoltà materiali o delle gravi incomprensioni.Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'opera "De amore" di Andrea Cappellano nel contesto medievale?
- Come viene definito l'amore nell'opera di Cappellano?
- Quali effetti produce l'amore sull'amante secondo Cappellano?
- Perché l'amore è considerato incompatibile con il matrimonio?
- Qual è la visione dell'amore dei contadini secondo l'opera?
"De amore" di Andrea Cappellano è considerato il testo di riferimento per eccellenza in tema di amore nel Medioevo, trattando vari aspetti del sentimento amoroso e dettando regole di comportamento.
L'amore è definito come una passione innata derivante dalla visione e dal pensiero continuo verso una persona dell'altro sesso, caratterizzato da desiderio, angoscia e un forte elemento passionale.
L'amore raffina e nobilita l'amante, conferendogli virtù come generosità, nobiltà d'animo e gentilezza, e può portare alla castità per mantenere la fedeltà verso l'amata.
L'amore è visto come una passione libera e uno scambio gratuito di piaceri, mentre il matrimonio è un contratto che limita la libertà e inibisce la passione, rendendo l'amore extraconiugale un tema ricorrente nella lirica cortese.
I contadini sono considerati incapaci di provare un amore passionale o sentimentale, vivendo solo impulsi animaleschi, e non dovrebbero apprendere la dottrina del vero amore per non distoglierli dal lavoro.