Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Bernart de Ventadorn's "Canzone di primavera" explores the theme of joy, connecting it to nature and the poet's love, with the joy from love surpassing all others.
  • The concept of courtly love is highlighted, where the poet expresses reverence and submission towards the beloved, typical in medieval vassal relationships, without revealing his feelings to protect her honor.
  • A significant focus on the beloved's physical beauty appears, underscoring the belief that love should be reciprocated, paralleling ideas found in Dante's works.
  • The poem navigates the tension between societal conventions requiring secret love and the fleeting nature of time, echoing the "carpe diem" theme.
  • In the poet's fantasies, he imagines breaking free from social constraints to express love passionately, revealing the powerful, almost violent, force of love.

Indice

  1. Rinnovamento e gioia
  2. Reverenza e soggezione
  3. Aspetto fisico e amore ricambiato
  4. Amore celato e rimpianto
  5. Fantasia e forza dell'amore
  6. Ritorno alla realtà
  7. Sintesi e parole chiave

Rinnovamento e gioia

Quando erba nuova e nuova foglia nasce

e sbocciano i fiori sul ramo,

e l’leva la voce e dà principio al canto,

gioia ho di lui, ed ho gioia nei fiori,

e gioia di me, e più gran gioia di da ogni parte son circondato e stretto di gioia,

ma quella e gioia che tutte l’altre avanza.

Reverenza e soggezione

Tanto amo madonna e l’ho cara,

e tanta reverenza e soggezione ho per lei,

che di me non ardii parlare mai

e nulla chiedo da lei, nulla pretendo.

Ma ella conosce il mio male e il mio duolo

e quando le piace mi benefica e onora,

e quando le piace io sopporto la mancanza dei suoi favori,

perché a lei non ne venga biasimo.

Aspetto fisico e amore ricambiato

Mi meraviglio come posso resistere

che non le manifesti il mio talento:

quand’io veggo madonna e la miro,

i suoi begli occhi le stanno cosi bene!

A stento mi tengo dal correre a lei.

Così farei, se non fosse per timore,

chè mai vidi corpo meglio modellato e colorito

agli uffici d’amore così tardo e lento.

Amore celato e rimpianto

Sola vorrei trovarla

che dormisse o fingesse di dormire,

per involarle un dolce bacio,

poiché non ho tanto ardire da chiederglielo.

Per Dio, donna, poco profittiamo d’amore:

fugge il tempo, e noi ne perdiamo la miglior parte.

Intenderci dovremmo a segni copertamente ,

e poiché ardir non ci vale, ci valga scaltrezza.

Fantasia e forza dell'amore

S’io sapessi gettar l’incantesimo,

i miei amici diventerebber bamboli,

si che niuno saprebbe immaginare

né dire cosa che ci tornasse a danno.

Allora so che potrei rimirare la più gentile

ed i suoi occhi belli e il fresco viso,

e baciarle le labbra per davvero

si che per un mese ve ne parrebbe il segno.

Ritorno alla realtà

Ahimè, come muoio dal fantastichare!

Spesso vanisco tanto in fantasie,

che briganti potrebbero rapirmi

e non m’accorgerei di che facessero.

Per Dio, Amore, ben facile ti fu soppraffar me

scarso d’amici e senza protettore!

Perché una volta madonna così non diristringi

prima ch’io sia distrutto dal desìo.

Canzone di primavera o Parafrasi Quando erba nuova e nuova foglia appare articolo

Prendendo lo spunto dal rinnovamento della natura che comporta la primavera, in questa strofa è da notare che il termine gioia è ripetuto sei volte, in un crescend, ed è collegato prima a sensazioni visive, poi uditive per arrivare alle conseguenze psicologiche nell’animo del poeta create dalla visione della donna amata : quest’ultima gioia che deriva dall’esperienza amorosa è superiore a tutte le altre

I due termini, reverenza e soggezione, mettono bene in risalto il rapporto di vassallaggio, di stampo medievale esistente fra il poeta e la donna amata.

Nello strofa si può ritrovare il canone tipico dell’amor cortese del ben celare: l’innamorato non lascia trasparire il suo comportamento ed il dolore che prova derivato dal fatto che la donna amata non gli ha reso i favori che attendeva. Se lasciasse intravedere i suoi sentimenti e quindi se rendesse noto il suo rapporto amoroso, la donna ne potrebbe essere danneggiata. Da ricordare che spesso nella lirica provenzale, la donna amata era sposata

In questa strofa prevalgono l’attenzione all’aspetto fisico della donna amata e la concezione della necessità che l’amore debba essere ricambiato. Ritroviamo tale obbligo in Dante con il celebre verso “Amor qu’a nullo amato amor perdona” (v.103, canto V dell’ Inferno)

Il poeta e la donna amata devono rispettare le convenzioni sociali che impongono un amore celato. Per questo la loro relazione amorosa, se da un lato si costruisce sulla fantasia, dall’altro ricorre a sotterfugi in modo tale che l’onore della donna non ne sia compromesso. Nella strofa esiste anche una certa forma di rimpianto per il tempo che passa troppo in fretta di cui i due amanti non sanno approfittare, e soprattutto per la loro parte migliore che se ne va, cioè la giovinezza. Questo ci fa pensare al concetto del “carpe diem” di Orazio e si ritroverà molti secoli più tardi in Lorenzo il Magnifico.

Il poeta, che nella strofa precedente si collegava alla realtà, ora, invece, si trasferisce di nuovo nelle sue fantasie e liberarsi innanzitutto da coloro che lo costringono a rispettare le rigide convenzioni sociali. La forza dell’amore diventa quasi violenta perché il poeta immagina di baciare la donna amata con tale forza da lasciarle il segno per molto tempo.

In questa strofa, il poeta torna di nuovo alla realtà prendendo coscienza delle sue fantasticherie. Si rivolge all’ Amore, personificato, accusandolo di aver approfittato della sua debolezza e chiedendogli di esercitare il suo potere sulla donna amata come sta facendo su di lui.

Sintesi e parole chiave

In sintesi si può dire che, all’inizio, si ha l’esaltazione della nuova stagione, secondo un luogo comune caro alla lirica provenzale in cui viene stabilito un rapporto fra natura ed esperienza amorosa. L’amore per la donna amata è visto come dipendenza, ma con una sfumatura religiosa (cfr. termine riverenza). Nelle strofe successiva esiste un’alternanza fra fantasticheria amorosa e realtà a cui, ogni tanto si inserisce una consapevolezza venata di malinconia. Questo non esclude una componente sensuale: corpo ben modellato, un dolce bacio, bacio sulla bocca.

Le parole chiave sono tutte quelle che ci rimandano alla lirica cortese tradizionale: amore cortese, amore nascosto, desiderio, primavera collegata al sentimento amoroso, vassallaggio, maldicenza.

Per approfondimenti vedi anche:

Bernart de Ventadorn - Canzone di primavera, parafrasi

Cavalcanti, Guido - Quando l'erba comincia a crescere....

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della "Canzone di primavera" di Bernart de Ventadorn?
  2. Il tema principale è l'amore cortese, con un forte legame tra il rinnovamento della natura in primavera e l'esperienza amorosa del poeta.

  3. Come viene descritto il rapporto tra il poeta e la donna amata?
  4. Il rapporto è descritto come un vassallaggio medievale, caratterizzato da reverenza e soggezione, tipico dell'amor cortese.

  5. Quali sono le emozioni contrastanti espresse dal poeta?
  6. Il poeta esprime gioia per la bellezza della natura e della donna amata, ma anche dolore e soggezione per l'amore non ricambiato e il tempo che passa.

  7. In che modo il poeta affronta le convenzioni sociali del suo tempo?
  8. Il poeta ricorre a sotterfugi e fantasie per mantenere l'amore nascosto, rispettando le convenzioni sociali che impongono discrezione.

  9. Qual è l'atteggiamento del poeta verso l'Amore personificato?
  10. Il poeta accusa l'Amore di aver approfittato della sua debolezza e chiede che eserciti il suo potere anche sulla donna amata.

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