Concetti Chiave
- Guittone d'Arezzo rappresenta un salto di qualità nella poesia toscana, influenzato dal clima politico tra guelfi e ghibellini.
- Dopo una crisi spirituale, Guittone diventa frate nel 1265, modificando i temi delle sue poesie da amorosi a morali e politici.
- La canzone "Ahi lasso, or è stagion de doler tanto" è la prima canzone politica italiana, influenzando autori come Dante e Petrarca.
- Guittone critica la follia umana del suo tempo e auspica un rinnovamento della Chiesa, ispirandosi a San Domenico e San Francesco.
- Il successo di Guittone è legato al suo stile diretto e realistico, destinato a un pubblico comunale piuttosto che alle corti aristocratiche.
Indice
Guittone d'Arezzo e il contesto politico
Un salto di qualità nella poesia toscana è rappresentato dalla produzione di Guittone d’Arezzo. Egli era con la fazione dei guelfi. A quel tempo l’autonomia dei Comuni era limitata dall’Impero e dal Papato e quindi i comuni erano divisi in due fazioni politiche che si distinguono per il sostengo dato dall’imperatore, i ghibellini, o dal papa, i guelfi. Alla morte di Federico II predominarono le forze guelfe. Questo clima politico spinse Guittone all’esilio volontario.
La trasformazione spirituale di Guittone
Egli matura un cambiamento radicale, conseguente a una crisi spirituale che lo induce ad abbandonare la sua famiglia e nel 1265 a diventare frate. Non smette di comporre liriche, ma muta profondamente i temi delle sue poesie: da quelle amorose a quelle con contenuti morali.
Tematiche politiche e morali
Guittone da voce a tematiche politiche, morali e religiose coagulate ai fatti rilevanti di quel periodo. Fra i suoi componimenti di argomento politico spicca la canzone Ahi lasso, or è stagion de doler tanto, che rappresenta la prima canzone politica della letteratura italiana e che influenzò in seguito Dante e Petrarca. Lo spunto per questo componimento è la battaglia di Montaperti, dove i guelfi fiorentini vennero sconfitti dai ghibellini toscani.
La canzone è contro la follia degli uomini del tempo, dimentichi della serenità comunale antica e trascinati da una furia insensata e sanguinaria in nome di interessi di parte. Anche le sue liriche religiose sono molto attuali perché esprimono la necessità di un rinnovamento della chiesa. Si ispira alle figure di San Domenico e San Francesco e nei suoi componimenti richiama gli ideali di buon senso, moralismo moderato, contemplazione senza mai dimenticare la dimensione arriva e militante del frate.
Influenza e stile di Guittone
Il suo successo è dovuto al suo stile, che è più vicino alla sensibilità comunale. Egli esprime un discorso più diretto e realistico, rispetto ai modelli provenzali e siciliani, dove il ragionamento segue un procedimento logico. I componimenti sono fatti per un pubblico comunale e non più per le corti.
Domande da interrogazione
- Qual era il contesto politico in cui operava Guittone d'Arezzo?
- Come si trasformò spiritualmente Guittone d'Arezzo e come influenzò la sua poesia?
- Qual è l'importanza della canzone "Ahi lasso, or è stagion de doler tanto" nella letteratura italiana?
Guittone d'Arezzo operava in un contesto politico caratterizzato dalla divisione tra guelfi e ghibellini, con i comuni italiani limitati dall'Impero e dal Papato. Dopo la morte di Federico II, le forze guelfe prevalsero, spingendo Guittone all'esilio volontario.
Guittone subì una trasformazione spirituale che lo portò a diventare frate nel 1265, abbandonando la famiglia. Questo cambiamento influenzò la sua poesia, spostando il focus da temi amorosi a contenuti morali e religiosi.
La canzone "Ahi lasso, or è stagion de doler tanto" è significativa perché rappresenta la prima canzone politica della letteratura italiana, influenzando successivamente autori come Dante e Petrarca. Essa critica la follia degli uomini del tempo e richiama la necessità di un rinnovamento morale e religioso.