Concetti Chiave
- Guittone d'Arezzo è una figura centrale della scuola toscana del 1200, noto per la sua evoluzione da politico a religioso.
- La sua produzione letteraria riflette la sua vita, con opere amorose nella prima fase e composizioni religiose e politiche nella seconda.
- La canzone "Ahi lasso, or è stagion de doler tanto" esprime la sconfitta guelfa ed è significativa per il suo tono drammatico simile a quello di Dante.
- Guittone è riconosciuto per uno stile complesso e articolato, paragonato al trovar clus di Arnaut Daniel.
- Il suo successo influenzò autori successivi, incluso Dante, che iniziarono a scrivere ispirati dai suoi toni.
Indice
La vita di Guittone d'Arezzo
Guittone d’Arezzo è il principale rappresentante della scuola toscana, che fiorisce nella seconda metà del 1200.
La svolta religiosa e poetica
La sua vita può essere divisa in due parti: nella prima parte della sua vita egli si dedica alla politica. Era infatti un guelfo, ma quando i ghibellini vincono abbandona Arezzo, ha una crisi religiosa e entra a far parte dei frati Gaudenti dell’Ordine dei cavalieri di santa Maria.
Nella seconda parte si dedica quindi alla predicazione religiosa. Le sue composizioni rispecchiano la sua vita:
-1a parte: liriche amorose simili a quelle siciliane;
-2a parte: liriche dottrinali, tematiche religiose, morali, politiche.
L'importanza della canzone politica
Il suo componimento più importante è la canzone “Ahi lasso, or è stagion de doler tanto” = Ahimè, ora è il momento di soffrire molto.
Si tratta di un testo di carattere politico in cui con grande amarezza vede la sconfitta dei guelfi. È importante perché si avvicina molto ai toni drammatici e veementi (che nascono dal vedere la propria patria in mano ai nemici e quindi destinata al declino) dei testi politici di Dante.
Stile e influenza di Guittone
Lo stile di Guittone è complesso, nelle figure retoriche, nelle costruzioni metriche … e viene infatti paragonato al trovar clus di Arnaut Daniel. Egli riscuote un grande successo già fra i suoi contemporanei, tanto che Dante inizia a scrivere seguendo proprio i suoi toni.