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Concetti Chiave

  • Il sonetto è un componimento poetico di origine italiana, attribuito a Jacopo da Lentini, caratterizzato da 14 versi endecasillabi divisi in due quartine e due terzine.
  • La struttura metrica del sonetto può seguire schemi di rima diversi, tra cui il classico ABBA, ABBA, CDE, CDE, e ha avuto grande fortuna in Europa grazie a Petrarca.
  • Esistono variazioni del sonetto come il sonetto doppio, il sonetto rinterzato e il sonetto caudato, che presentano aggiunte o modifiche nei versi.
  • L’ode, di origine greca, è un componimento poetico che varia nella struttura metrica e strofica, con forme come l'ode pindarica, caratterizzata da strofe tripartite.
  • Lo schema metrico è un sistema di descrizione della forma e delle rime nei versi poetici, utilizzando lettere maiuscole per identificare le rime.
Questo appunto di Italiano per le scuole riassume le caratteristiche e la definizione di base dei due componimenti più usati nella poesia: il sonetto e l'ode.
Sonetto e ode - Caratteristiche principali articolo

Indice

  1. Il sonetto
  2. La storia del sonetto
  3. L’ode
  4. Cos'è lo schema metrico

Il sonetto

Il nome "sonetto" deriva dal provenzale "sonet", un termine generico che indicava una "piccola melodia". La sua struttura metrica è, invece, una creazione italiana, che con ogni probabilità fu ideata dal poetaJacopo da Lentini, un autore che appartiene alla scuola siciliana, e che prende avvio dalla lirica provenzale e pone le basi della nuova scuola toscana e del Dolce Stil Novo.
Lo schema metrico del sonetto prevede una struttura chiusa e fissa, composta da 14 versi, sempre endecasillabi divisi in due quartine e in due terzine.

Le rime delle due quartine possono seguire due schemi a rima incrociata (ABBA, ABBA) e a rima alternata (A,N,AB,AB,AB). Lo schema metrico delle terzine invece è più vario. Lo schema più classico di sonetto è quello ABBA, ABBA, CDE, CDE. Il sonetto è uno dei componimenti più antichi della letteratura italiana. Consegue una dignità assoluta con il Canzoniere del Petrarca; riperso anche nelle principali letterature europee, il sonetto ha poi incontrato larghissima fortuna fino ai primi decenni del 1900. Tale successo è dipeso dalla sua versatilità e dalla disponibilità a trattare contenuti differenti: amoroso, religiosi, politici ecc.

La storia del sonetto

Alcune fonti storiche hanno fatto pensare che questa forma metrica si sia sviluppata a partire dalla stanza di canzone, riproducendo la divisione in fronte e sigma di questo tipo di componimento più antico. Un’altra ipotesi, ma meno probabile, è quella che fa derivare il sonetto da due strambotti, uniti attraverso procedimenti di rime automatiche, uno di quattro coppie alterne, l’altro di tre. Negli anni si sono poi succedute anche numerose variazioni dello schema tipo del sonetto, che lo hanno reso una forma poetica così versatile: le variazioni più famose sono quelle caratterizzate dall’aumento del numero dei versi e con l’inserimento di versi settenari.
Alcuni esempi sono:

  • il sonetto doppio: diventa famoso grazie a Guittone d’Arezzo e ad altri poeti che hanno scritto in questa forma. Si ha il sonetto doppio, quando ogni primo e terzo verso delle quartine, ed ogni secondo verso delle terzine, è seguito da un settenario in rima baciata.
  • il sonetto rinterzato: ad ogni primo e terzo verso delle quartine, e ad ogni primo e secondo verso delle terzine, si fa seguire un settenario in rima baciata.
  • il sonetto caudato, con l'aggiunta, detta anche "coda", di due endecasillabi, con nessun rapporto con le rime precedenti. Il contenuto tipico di questa forma di sonetto è legato a un tema amoroso. Questa forma trae origine con Dante e Petrarca, per poi acquisire con i poeti successivi un carattere più comico-realistico e satirico, tipico dei componimenti dei poeti giocoso-burleschi del XIV secolo.

Ma è soprattutto grazie all'influenza del Canzoniere di Petrarca che il sonetto, pur essendo un componimento tipicamente italiano, inizia ad avere fortuna anche in tutte le principali letterature europee. Bisogna però aspettare la prima metà del XVI secolo, per registrare un’importante innovazione tecnica, che ebbe un grande successo soprattutto in Francia. Questa innovazione è definita enjambement e consiste nel far sì che la pausa logica del discorso non coincida con quella del verso, ma con il primo termine del verso successivo.

L’ode

L’ode deriva il suo nome dal termine greco ᾠδή che significa propriamente “canto” e, per estensione, “carme, canzone, inno”. Nell’antica Grecia l’ode era accompagnata dalla musica. Nel contesto della letteratura italiana con ode ci si riferisce a forme strofiche di diverso tipo appartenenti alla lirica colta e che si sviluppano soprattutto a partire dal Cinquecento. A differenza del sonetto, la struttura strofica e metrica dell’ode è varia. Dapprima si utilizzarono endecasillabi e settenari in strofe corte costituite da quattro o sei versi. L’ode pindarica, detta anche canzone pindarica, è invece una forma di canzone tripartita che imita le odi del poeta lirico greco Pindaro, vissuto tra il sesto e il quinto secolo a.C. L'ode pindarica si compone di tre strofe- di cui le prime due, la strofe e l'antistrofe, sono in esatta responsione sia per la misura dei versi sia per lo schema di rime. La terza strofe ha invece uno schema proprio ed è detta epodo.
Sonetto e ode - Caratteristiche principali articolo

Cos'è lo schema metrico

Lo schema metrico rappresenta una descrizione della forma metrica dei versi e delle strofe. Dallo schema metrico è possibile comprendere la struttura e le rime presenti in un'opera poetica. Per indicare le rime vengono utilizzate lettere maiuscole in ordine alfabetico: se, ad esempio, troviamo AABB significa che il primo verso rima con il secondo e il terzo con il quarto e che abbiamo dunque una rima baciata.
Per ulteriori approfondimenti sulla metrica vedi anche qua.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del sonetto e chi è considerato il suo ideatore?
  2. Il sonetto deriva dal termine provenzale "sonet" e la sua struttura metrica è una creazione italiana, probabilmente ideata dal poeta Jacopo da Lentini della scuola siciliana.

  3. Quali sono le caratteristiche principali dello schema metrico del sonetto?
  4. Il sonetto ha una struttura chiusa e fissa composta da 14 versi endecasillabi, divisi in due quartine e due terzine, con schemi di rime come ABBA, ABBA, CDE, CDE.

  5. Quali sono alcune variazioni del sonetto menzionate nel testo?
  6. Alcune variazioni del sonetto includono il sonetto doppio, il sonetto rinterzato e il sonetto caudato, ognuno con modifiche specifiche nella struttura e nel numero di versi.

  7. Come si differenzia l'ode dal sonetto in termini di struttura metrica?
  8. A differenza del sonetto, l'ode ha una struttura strofica e metrica varia, spesso utilizzando endecasillabi e settenari in strofe corte, e include forme come l'ode pindarica con tre strofe.

  9. Cosa rappresenta lo schema metrico e come viene indicato?
  10. Lo schema metrico descrive la forma metrica dei versi e delle strofe, utilizzando lettere maiuscole per indicare le rime, come AABB per una rima baciata.

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