Concetti Chiave
- Firenze, sotto i Medici nel Quattrocento, si trasforma in un centro di pace e arte, simile all'antica Atene.
- Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico promuovono le arti attraverso il mecenatismo, favorendo una cultura tollerante e liberale.
- La corte medicea diventa un vivace centro di intrattenimento, mantenendo un legame con le tradizioni popolari attraverso eventi pubblici.
- La letteratura del periodo include poesie eleganti e forme comiche, con un ritorno al volgare e alla tradizione stilnovistica.
- Lorenzo e Poliziano esplorano temi di bellezza e godimento della vita, esprimendo una sottile malinconia verso il tempo che passa.
Indice
Firenze e il Mecenatismo dei Medici
Verso la fine del Quattrocento, Firenze, sotto la signoria dei Medici, divenne l’Atene moderna, la città della pace e dell’arte e vengono esaltate l’armonia, la gioia di vivere e la bellezza. I temi Mecenatismo Nel 1434, assume il governo di Firenze, Cosimo il Vecchio, facente parte della famiglia dei Medici, dando un impulso a tutte le arti, inaugurando una collaborazione tra intellettuali e potere.
Lorenzo il Magnifico e la Cultura
In particolare, Lorenzo il Magnifico gestisce Firenze in modo tollerante e liberale, circondandosi di uomini di alta cultura. Egli infatti, tramite il mecenatismo riesce a favorire l’espressione più alta delle arti, senza però eliminare le tradizioni popolaresche. È qui che la corte diviene un luogo di festa, di ritrovo e d’intrattenimento, per un pubblico di aristocratici, senza però trascurare le manifestazioni nelle strade e nelle piazze, svolte per i sudditi e per il popolo.
Rinascita del Volgare e Tradizioni
In questo ambiente, dal punto di vista letterario, si sviluppano sia una poesia elegante e raffinata, e sia forme giocose e comiche, come aveva fatto prima Cecco Angiolieri. In questo periodo si ha anche una rinascita del volgare, si recupera dunque la tradizione stilnovistica, esaltante la bellezza e la figura femminile, oggetto di attrazione sessuale e spirituale. Questi argomenti, vengono affrontati sia dallo stesso Lorenzo, sia da Angelo Poliziano. Entrambi affrontano i temi della bellezza, e del godimento dei doni della vita, ma con una leggera malinconia verso lo scorrere del tempo, e l’incertezza e imprevedibilità del futuro. Per rappresentare ciò gli autori fanno ricorso a opere classiche, ricercando un’espressività immediata e schietta, a volte anche comica. Ma questa varietà, verrà contaminata e sostituita nel Rinascimento, dalla volontà di decodificare il volgare, dando via a schemi fissi e prestabiliti.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo dei Medici nel mecenatismo a Firenze?
- Come ha influenzato Lorenzo il Magnifico la cultura fiorentina?
- Quali sono stati gli sviluppi letterari durante il periodo di Lorenzo il Magnifico?
I Medici, a partire da Cosimo il Vecchio nel 1434, hanno promosso le arti a Firenze, collaborando con intellettuali e potere per esaltare l'armonia e la bellezza.
Lorenzo il Magnifico ha gestito Firenze in modo tollerante, favorendo l'espressione artistica attraverso il mecenatismo e mantenendo vive le tradizioni popolari.
Durante questo periodo, si è assistito a una rinascita del volgare e alla creazione di poesie eleganti e comiche, con un focus sulla bellezza e la figura femminile, affrontati da Lorenzo e Angelo Poliziano.