Concetti Chiave
- Il '400 vede il recupero delle città romane in Italia ed Europa, diventando centri di potere e civiltà urbana dopo le migrazioni feudali.
- La civiltà comunale, nonostante la vicinanza a una gestione democratica, è segnata da conflitti interni e corruzione che ostacolano la produttività.
- Figure come Leonardo sfidano la separazione tra pensiero e pratica, integrando la costruzione mentale con l'esecuzione pratica nelle arti.
- Il secolo segna un'evoluzione meritocratica con nomine basate su abilità, come l'elezione di Bartolomeo Sacchi a cardinal nipote.
- Le opere d'arte riflettono un forte background teologico e biblico, come nella Pietà di Michelangelo, con la firma dell'artista a sottolineare l'importanza personale.
Indice
Rinascita delle città romane
Il ‘400 è un secolo denso di avvenimenti e di realtà: dopo una guerra, i trattati commerciali fioriscono.
In Italia e nel resto d’Europa vengono recuperate le antiche città Romane, centri sempre mantenuti dall’impero come gangli del potere della civiltà urbana, dove si trovavano organi amministratvi.
Conflitti e cultura nel ‘400
Passata l’epoca delle migrazioni della feudalità, questi poli accolgono fra il 1100 e 1200 la civiltà comunale, che pur essendo più vicina ad una gestione democratica è caratterizzata da fattori negativi e prorompenti, quali la dimensione fra fazioni e la corruzione che finivano per bloccare la produttività.
La conflittualità interna è talmente esasperata da spingere all’esilio figure necessarie, quali Dante o i padri di Petrarca, o di Leon Battista Alberti. Famiglie come quest’ultima vivevano fra bilanci e investimenti, palazzi e cultura. Anche se al componente razionale è forte e marcata, l’intellettualismo non è messo in disparte, ma anzi il sapere è coltivato in una quantità di campi, fra cui l’arte. Questa trasversalità viene dalla preparazione a base di latinità che spazia poi dalle artes mechanicae alle arti tecniche. La netta distinzione fra mani e testa è demolita da personaggi come Leonardo, che riusciranno ad associare la costruzione mentale alla realizzazione pratica, senza settorializzazione dell’opera in passaggi inconciliabili, perché è lo stesso artista a fare tutto. Questo schema evolutivo è applicabile in diversi campi fra cui gli incunaboli, prime realizzazioni stampate intorno a fine ‘400 in Italia.Innovazioni e merito nel Rinascimento
L’indistinto Medioevo non aveva molte conoscenze né del luogo, né del tempo, della ricerca del tempo di cui tanto l’occupazione era imposta. La serie di innovazioni e attese dei cicli storici e temporali. Nella pietà di Michelangelo il nome e la provenienza dell’artista sono scritti in pieno petto alla Madonna: molto distante dall’artista medievale che per evitare il peccato di superbia non firmava. La madonna è talmente giovane da stupire, e infatti è un riferimento teologico, proveniente da un background solido in fatto biblico.
In questo secolo meritocratico, le opere sono concatenate e frutto di influenze anche ambientali. Bartolomeo Sacchi, detto il Platina viene eletto cardinal nipote, e per la prima volta con tanto di diciutra si celebra una nomina non per discendenza ma per abilità. All’emiliano fu affidato infatti il segretariato della biblioteca vaticana, episodio addirittura degno di un affresco, ora ai musei vaticani. la Chiesa investe di un ruolo spirituale e culturale un degno intellettuale. Il papa comunque è ritratto attorniato dai suoi famigliari, a vario livello, perché è ancora considerata carica temporale.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i principali cambiamenti nelle città romane durante il '400?
- Quali problemi caratterizzavano la civiltà comunale tra il 1100 e il 1200?
- Come si è evoluto il rapporto tra arte e intellettualismo nel Rinascimento?
- Qual è stato il ruolo della meritocrazia nel Rinascimento?
Nel '400, le antiche città romane furono recuperate come centri di potere e civiltà urbana, con un fiorire di trattati commerciali dopo le guerre.
La civiltà comunale era caratterizzata da conflitti interni, corruzione e divisioni tra fazioni, che ostacolavano la produttività e portavano all'esilio di figure importanti.
Nel Rinascimento, l'arte e l'intellettualismo si sono fusi, con figure come Leonardo che univano costruzione mentale e realizzazione pratica, superando la distinzione tra mani e testa.
La meritocrazia nel Rinascimento ha portato a riconoscimenti basati sulle abilità, come nel caso di Bartolomeo Sacchi, il Platina, che fu eletto per merito e non per discendenza.