Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Guicciardini attribuisce un enorme peso alla fortuna nelle vicende umane, evidenziando la sua imprevedibilità e l'incapacità dell'uomo di dominarla completamente.
  • Contrariamente a Machiavelli, Guicciardini non ripone fiducia nelle regole di comportamento per contrastare la fortuna, sostenendo una visione più fatalistica degli eventi.
  • La fortuna è vista come una forza irrazionale e misteriosa che provoca cambiamenti improvvisi e inaspettati, rendendo la storia un susseguirsi di eventi incontrollabili.
  • Guicciardini critica l'idea di rinunciare a un bene certo per uno incerto, sottolineando l'impossibilità di prevedere con certezza le conseguenze future delle azioni.
  • Il concetto di "circostanza" è strettamente legato alla fortuna, rappresentando l'unicità e l'imprevedibilità degli eventi che ne derivano.

Indice

  1. Il Potere della Fortuna
  2. Guicciardini vs Machiavelli
  3. La Forza Irrazionale della Fortuna
  4. Fortuna e Circostanza

Il Potere della Fortuna

Un tema frequente nei Ricordi di Guicciardini ma anche nel pensiero di Machiavelli è quello della “fortuna”, che d’altra parte veniva anche ampiamente dibattuto nella trattatistica dell’Umanesimo. Nel Ricordo 30 scrive testualmente: “ Chi riflette con attenzione, non può negare che nelle vicende umane la fortuna dispone di molto potere, perché si nota sempre che derivano grandi sconvolgimenti da fatti secondari e casuali.” E gli uomini non hanno alcun potere per prevederli o per schivarli: benché gli accorgimenti e la sollecitudine umana possa moderare molto le cose, questo da solo non è sufficiente, c’è bisogno che la fortuna sia favorevole.” In altre parole, Guicciardini vuol dire che “l’accorgimento” e la “sollicitudine” per quanto non siano privi di valore, su di essi incombe sempre la “fortuna”. Per “accorgimento” si intende la prontezza di spirito e per “sollicitudine” la capacità di reazione. Sottolinea il fatto che le cose umane sono continuamente esposte a casi fortuiti che non possiamo né prevedere, né evitare.

Guicciardini vs Machiavelli

Il peso che Guicciardini attribuisce alla fortuna nelle vicende umane è enorme, tale da sembrare perfino superiore a quello che le attribuisce Machiavelli. Questo succede per la semplice ragione che in Machiavelli esiste la fiducia in certe regole di comportamento che si ricavano dalla lezione offertaci dai tempi antichi, per mezzo delle quali l’uomo può vivere e realizzare i propri progetti; in Guicciardini, questa fiducia non esiste e quindi la lotta contro la fortuna viene a mancare di un’arma decisiva. Anche quando Guicciardini fa propria la tesi di Machiavelli sull’opportunità di adeguare il proprio comportamento alle mutate condizioni storiche, la sua conclusione è decisamente negativa; infatti, l’uomo finisce sempre per essere dominato dalla fortuna. Anzi, Guicciardini giunge a delle conclusioni fatalistiche come nel ricordo 30 e nel 22, in cui viene enunciata una specie di legge naturale e biologica della vita e della morte, secondo la quale accade quello che doveva accadere, in modo deciso e, a volte, spietato.

La Forza Irrazionale della Fortuna

Egli considera pazzo colui che abbandona un bene presente, certo, perché ha paura di un bene futuro, su cui non esiste alcuna certezza e possibilità di previsione, con tutte le conseguenze aleatorie che ciò può comportare. Nel Ricordo 22, scrive: Spesso si dice: “Se si fosse fatto così, allora sarebbe accaduto…….” Ma se fosse possibile verificare che cosa davvero sarebbe accaduto, ci si renderebbe conto dell’impossibilità di formulare simili ipotesi.” Per lui, la fortuna è una forza irrazionale e misteriosa che provoca improvvisi ed inaspettati cambiamenti delle circostanze, che non può essere dominata e per questo deve essere considerata come un grande artefice della storia.

Fortuna e Circostanza

Mentre per Machiavelli, gli eventi, in ultima analisi sono determinati al 50% dalla virtù (o capacità umane) e per il restante 50% dalla fortuna, per Guicciardini la fortuna ha una grandissima influenza sugli eventi mentre dell’uomo è molto ridotta.

Al termine “fortuna” è legato il termine “circustanza”, ossia l’insieme di occasioni e delle peculiarità che caratterizzano un evento, rendendolo sempre diverso, unico e mai prevedibile.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della fortuna secondo Guicciardini nei Ricordi?
  2. Nei Ricordi, Guicciardini attribuisce un grande potere alla fortuna nelle vicende umane, sostenendo che essa può causare grandi sconvolgimenti da eventi casuali e che gli uomini non possono prevederli o evitarli.

  3. Come differisce la visione di Guicciardini sulla fortuna rispetto a quella di Machiavelli?
  4. Guicciardini attribuisce un peso maggiore alla fortuna rispetto a Machiavelli, che crede nelle regole di comportamento derivate dalla storia. Guicciardini, invece, vede l'uomo sempre dominato dalla fortuna, giungendo a conclusioni fatalistiche.

  5. Cosa intende Guicciardini per "accorgimento" e "sollicitudine"?
  6. Per Guicciardini, "accorgimento" si riferisce alla prontezza di spirito, mentre "sollicitudine" indica la capacità di reazione. Tuttavia, entrambi sono sempre soggetti all'influenza della fortuna.

  7. Qual è la visione di Guicciardini sulla possibilità di prevedere il futuro?
  8. Guicciardini ritiene impossibile formulare ipotesi certe sul futuro, poiché la fortuna è una forza irrazionale che provoca cambiamenti improvvisi e inaspettati nelle circostanze.

  9. Come Guicciardini definisce il rapporto tra fortuna e circostanza?
  10. Guicciardini lega il termine "fortuna" a "circostanza", intesa come l'insieme di occasioni e peculiarità che rendono ogni evento unico e imprevedibile.

Domande e risposte

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