Concetti Chiave
- Il sonetto esplora il tema del confronto tra la natura invernale e la vecchiaia del poeta, creando una metafora della vita che si avvicina alla morte.
- La struttura tradizionale del sonetto (ABBA, ABBA, CDE, ECD) è utilizzata per incorniciare un lungo periodo retorico, con il verbo principale che appare solo al verso 10.
- Un ritmo lento è ottenuto attraverso coppie di aggettivi, sostantivi e avverbi, con poche azioni dinamiche, sottolineando l'immobilità del pensiero e dell'esistenza.
- L'uso degli enjambements accentua le immagini e i termini chiave, contribuendo al tono contemplativo e riflessivo del testo.
- Nonostante l'assenza del tema amoroso tipico del Petrarca, l'influenza petrarchesca è evidente nel lessico e nelle emozioni, conferendo al componimento un carattere autonomo.
O dolce selva solitaria, amica
de’ miei pensieri sbigottiti e stanchi,
mentre Borea ne’ dì torbidi e manchi
d’orrido giel l’aere e la terra implica;
e la tua verde chioma ombrosa, antica
come la mia, par d’ognintorno imbianchi,
or, che ’n vece di fior vermigli e bianchi
ha neve e ghiaccio ogni tua piaggia aprica;
a questa breve e nubilosa luce
vo ripensando, che m’avanza, e ghiaccio
gli spirti anch’io sento e le membra farsi;
ma più di te dentro e d’intorno agghiaccio,
ché più crudo Euro a me mio verno adduce,
più lunga notte, e dì più freddi e scarsi
Indice
Il Poeta e la Selva
Il poeta si rivolge alla selva di Montello, nella provincia di Treviso. O dolce selva, solitaria e confidente dei miei pensieri sgomenti e delusi, mentre il vento settentrionale, nelle giornate invernali, nebbiose e corte, avvolge di duro gelo l’aria e il terreno [il vento gelido fa ghiacciare la terra], e sembra imbiancare ovunque le tue fronde ombrose, vecchie come la mia chioma ,e che in ogni prato esposto al sole invece di fiori rossi e bianchi ora c’è neve e ghiaccio, io sto ripensando al breve e non felice tratto di vita che ancora mi resta da vivere ed ho la sensazione che il mio spirito e le mie membra siano anch’essi nella morsa del ghiaccio [la situazione esistenziale del poeta è peggiore di quella della natura, poiché non ha alcuna speranza nel ritorno ciclico della natura] più di quanto non succeda a te, perché la vecchiaia(= “mio verno”) porta un vento più crudele, una notte più lunga e dei giorni più corti e freddi.
L’intero sonetto è racchiuso all’interno di un lungo periodo che ha il verbo reggente al verso 10: “Vo ripensando….”. Di conseguenza, l’invocazione alla selva rimane sospesa per due intere quartine, riservate soprattutto alla descrizione della selva stessa.
Contrasti e Metafore
Da notare anche il contrasto fra la selva “dolce” e “amica” e l’”orrido gelo”, fra la “verde chioma” e l’”imbianchi”, fra i “fior vermigli e bianchi”” e la coppia “neve e ghiaccio” e il rapporto selva/poeta, ai versi 1 e 2, presente sotto forma affettiva e, al verso 6, con una similitudine (“come la mia”).
Nelle terzine, il protagonista diventa l’io poetico, presente con tutta una serie di metafore, ricavate dalla natura (metafora della morte, paragonata ad una “breve nubilosa luce”, cioè il breve periodo che gli resta ancora da vivere), “più crudo Euro” (l’inverno gelido della vita che se nella prima quartina era associato ad aggettivi, quali “torbidi e manchi”, ora diventano “più freddi e scarsi”) “verde chioma ombrosa”: metafora per indicare le fronde degli alberi e la capigliatura del poeta.
Lo schema del sonetto è quello tradizionale: ABBA, ABBA, CDE, ECD
Ritmo e Struttura del Sonetto
Il ritmo del sonetto è piuttosto lento a causa della frequenza di coppie di aggettivi (a volte anche triplicazione), di sostantivi e sugli avverbi. Questa tecnica fa in modo che l’attenzione del lettore si attratta più dalle situazioni che non dalle azioni che, fra l’altro sono poche e comunque non esprimono dinamicità, eccezion fatta per il verso 6 in cui è presente la voce verbale “imbianchi”
• Coppie di aggettivi: pensieri sbigottiti e stanchi – “dì torbidi e manchi” – “chioma ombrosa, antica” – “fior vermigli e bianchi” – “breve nubilosa luce” – dì più freddi e scarsi”
• Coppie di avverbi: “dentro e d’intorno”
• Coppie di sostantivi: “l’aere et la terra” – “neve e ghiaccio” –
• Azioni: “implica” – “ha” – “vo ripensando” – “io sento” – (la maggior parte sono verbi di stato e di quiete e non di movimento)
Il particolare effetto ritmico è dato anche dalla presente assai diffusa degli enjambements che mettono in risalto le immagini e i termini portanti del sonetto:
amica/de’ miei pensier, manchi/d’orrido, antica/come la mia, nubilosa luce/vo ripensando, ghiaccio/gli spirti,
Tema della Morte e Vecchiaia
Il tema è quello del dramma dell’avvicinarsi della morte e dell’infelicità che turba la vecchiaia del poeta. In esso non c’è spazio per il motivo amoroso, invece sempre presente in Petrarca e nel Bembo o comunque in generale in tutta la lirica petrarchesca del XVI secolo. Questo non significa che l’influenza del Petrarca sia del tutto assente: la sua influenza si nota nel lessico e in alcuni aspetti della situazione emotiva. Pertanto ne deriva un componimento dalla fisionomia più autonoma e che fa emergere in modo significativo la personalità del poeta. Tutto il testo è costruito sulla metafora della natura posta sotto l’inverno incombente e la vita del poeta che si avvicina alla morte.
Domande da interrogazione
- Qual è il rapporto tra il poeta e la selva nel sonetto?
- Quali contrasti e metafore sono presenti nel sonetto?
- Come è strutturato il sonetto e quale effetto ritmico produce?
- Qual è il tema principale del sonetto?
- In che modo il sonetto riflette l'influenza di Petrarca?
Il poeta si rivolge alla selva come a un'amica solitaria e confidente dei suoi pensieri sbigottiti e stanchi, trovando in essa un riflesso della sua condizione esistenziale.
Il sonetto presenta contrasti tra la selva "dolce" e "amica" e l'"orrido gelo", e utilizza metafore come la "verde chioma ombrosa" per indicare le fronde degli alberi e la capigliatura del poeta, e la "breve nubilosa luce" per rappresentare la vita che gli resta.
Il sonetto segue lo schema tradizionale ABBA, ABBA, CDE, ECD, con un ritmo lento dovuto alla frequenza di coppie di aggettivi, sostantivi e avverbi, e all'uso di enjambements che mettono in risalto immagini e termini chiave.
Il tema principale è il dramma dell'avvicinarsi della morte e l'infelicità della vecchiaia del poeta, senza spazio per il motivo amoroso tipico della lirica petrarchesca.
Sebbene il tema amoroso sia assente, l'influenza di Petrarca si nota nel lessico e in alcuni aspetti della situazione emotiva, conferendo al componimento una fisionomia autonoma che evidenzia la personalità del poeta.