Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il sonetto descrive le rose che fioriscono attorno alla tomba di una donna amata, simboleggiando il suo volto e la bellezza invidiata.
  • Le rose, belle e floride, germogliano in un terreno che ospita il corpo della donna, rendendole più belle degli altri fiori.
  • Il tema del sonetto, tipico del periodo, paragona la bellezza della donna alla rosa, aggiungendo l'elemento del lutto poiché le rose crescono sulla sua tomba.
  • La pioggia che farà appassire le rose rappresenta le lacrime del poeta, creando un'immagine di dolore e perdita.
  • Nella tradizione letteraria, il paragone donna-rosa è comune, spesso associato alla bellezza e alla caducità, ma qui viene legato al tema della morte.

Indice

  1. Il significato delle rose
  2. Il tema della morte
  3. La tradizione letteraria

Il significato delle rose

Ecco di rose a questa tomba intorno

aprir, quasi in su' onor, pomposa schiera

ch'l seno aprendo sembran dire: Tal era

di colei che qui giace il volto adorno

e tal ne sentian l'altre l'invidia e scorno

qual di noi gli altri fiori a primavera.

Cresceale il vanto onor d’onestà vera

ch’in lei fea con Amor dolce soggiorno.

S’oltra ogni stil fiorisce in noi beltate,

è perché nel terren ch’in sé converse

le belle membra siam concette e nate.

Ma qui ancor noi cadrem disperse

Da l’aspra pioggia in che l’altrui pietate

Ne tien piangendo enternamente immerse.

Nel sonetto viene riportato un discorso di retto.

Di chi? Quale sentimento provano le altre donne contemplando la donna che ora è defunta? Perché le rose sono così floride e belle? Che cosa le farà appassire presto? [Le risposte si ritrovano nel commento].

Intorno alla tomba dove giace il corpo della donna amata, sono fiorite delle rose le cui corolle, aprendosi, ne ricordano il volto; per essa le altre donne provano la stessa invidia che di primavera provano gli altri fiori confronti delle rose

L’onore di una vera onestà aumentava il valore della donna e se ora queste rose superano in bellezza tutti gli altri fiori è perché sono spuntate e cresciute in un terreno ricoperto un corpo così bello; sullo stesso terreno cadranno i petali sotto la pioggia che si unisce alle lacrime di dolore di colui che l’amo in vita.

Il tema della morte

Il tema del sonetto è assai frequente nei componimenti dell’epoca (Celio Magno è vissuto dal 1536 al 1602 e la raccolta di Rime fu edita nel 1600), inclini verso l’immagine della morte. La similitudine bella donna = rosa è molto frequente nella letteratura, però ad essa si aggiunge un elemento nuovo, quella che ricorda il lutto perché le rose sono cresciute nella terra che ricopre il corpo della donna. È presente anche un’immagine artificiosa: la pioggia che fare sfiorire e cadere i petali delle rose presenta un’analogia con le lacrime dell’amante.

L’uso dei tempi verbali è sapientemente studiato. Nelle quartine predomina l’imperfetto [era, sentian, cresceale, fea] a cui succede un presente che indica rassegnazione e desolazione [sembran dire, giace, fiorisce] e un futuro contro il quale non si può opporre alcuna resistenza [cadrem]. Per insistere sull’azione presente è molto efficace l’uso del gerundio che indica un’azione presente sì, ma prolungata, quasi senza fine [il seno aprendo, ne tien piangendo].

La tradizione letteraria

In tutta la tradizione letteraria precedente, il paragone fra la donna e la rosa e il motivo del primato sugli altri fiori e dello sfiorire della stessa è molto frequente. Basti pensare a Ronsard, Mignonne, allons voir si la rose…. In cui l’immagine della rosa è legata al trascorrere del tempo che comporta lo sfiorire della bellezza. Questo motivo è presente seppure soltanto nell’ultimo verso della seconda terzina in Quand tu seras bien vieile, à la chandelle, sempre di Ronsard. In questo sonetto troviamo l’invito ad approfittare delle rose [= la gioia, la bellezza] che la vita offre. L’ immagine della rosa legata al concetto del “carpe diem” la troviamo nel Poliziano “I’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino, ”Ben venga maggio” e in altre rime dello stesso autore. La rosa è anche presente nell’ Orlando furioso, nella parte che descrive la fuga di Angelica. In tutti questi passi, il fiore è legato alla bellezza e alla caducità della vita e della giovinezza che sfiorisce presto. Celio Magno sostituisce questo motivo con quello sepolcrale, anche perché nella seconda metà del Cinquecento comincia a farsi strada il gusto per la morte.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato delle rose nel contesto del sonetto?
  2. Le rose simboleggiano la bellezza e l'onore della donna defunta, e la loro fioritura sul suo sepolcro rappresenta l'invidia che le altre donne provavano per lei.

  3. Come viene rappresentato il tema della morte nel sonetto?
  4. La morte è rappresentata attraverso la similitudine tra la donna e le rose, che crescono sulla sua tomba e appassiscono sotto la pioggia, simbolo delle lacrime dell'amante.

  5. Quali tempi verbali predominano nel sonetto e quale effetto producono?
  6. Predominano l'imperfetto e il presente, che esprimono rassegnazione e desolazione, mentre il futuro indica un destino inevitabile.

  7. Come si inserisce il sonetto nella tradizione letteraria dell'epoca?
  8. Il sonetto si inserisce nella tradizione che paragona la donna alla rosa, simbolo di bellezza e caducità, ma introduce un elemento sepolcrale legato al gusto per la morte del Cinquecento.

  9. Quali autori e opere sono citati come esempi di questo tema nella tradizione letteraria?
  10. Sono citati Ronsard con "Mignonne, allons voir si la rose…" e Poliziano con "I’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino," che trattano il tema della bellezza effimera e del "carpe diem".

Domande e risposte

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