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Concetti Chiave

  • Il sonetto proemiale di Boiardo segue la tradizione petrarchesca ma esprime un amore gioioso, rivisitato con consapevolezza critica nel presente.
  • Boiardo si ispira al sonetto proemiale di Petrarca, confrontando la passione giovanile con la disillusione del presente.
  • Il tema centrale riguarda il passaggio dall'errore giovanile al pentimento, con l'amore che diventa fonte di rammarico e pene.
  • Nonostante il pentimento, l'attrazione amorosa rimane potente, contrapponendo aggettivi negativi e positivi per esprimere il conflitto interiore.
  • Il sonetto si conclude con l'idea che l'amore, pur ingannevole, dà senso alla vita, distinguendosi dal pessimismo di Petrarca.

Il sonetto di apertura del canzoniere di Matteo Maria Boiardo rivela, accanto al rispetto della tradizione petrarchesca, gli accenti di un amore gioiosamente vissuto e intensamente rievocato, anche nel momento in cui la coscienza dell’oggi ripensa ai folli pensieri di un tempo e al «puerile errore».

Schema metrico: sonetto con schema ABBA ABBA CDE CDE.

Indice

  1. Confronto con Petrarca
  2. Temi e Conclusione del Sonetto

Confronto con Petrarca

Il sonetto che apre il canzoniere di Boiardo è chiaramente ispirato al sonetto proemiale di Petrarca, Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono.

Nella prima quartina Boiardo, come il modello a cui si ispira, mette a confronto il suo stato d’animo giovanile con l’amara consapevolezza del presente: la passione, fonte di gioia nell’«età fiorita» (v. 2), è ora motivo di rammarico e di pene («ora mi dole», v. 4). Nella seconda quartina il concetto viene ripreso e rafforzato: il poeta ai vv. 5-6 enuncia il suo programma che consiste nel raccogliere le rime composte in giovinezza, quando il «pensier fole» (la follia amorosa) dominava l’«amorosa vita» dando forma di parole ai sospiri d’amore (vv. 7-8). Il tema è di chiara ispirazione petrarchesca: anche il poeta del Canzoniere nel sonetto proemiale aveva richiamato le «rime sparse», in cui si erano depositati i sospiri che avevano nutrito il suo cuore in età giovanile. Nella prima terzina torna al centro di nuovo il confronto passato/presente in cui risalta la disillusione nei confronti dell’amore: le tre parole in rima (inganni, lassa, errore) rivelano uno stato d’animo amaro che culmina nel rifiuto del sentimento («l’alma … / fuge sdegnosa», vv. 10-11).

Temi e Conclusione del Sonetto

In realtà, nonostante il poeta sembri ormai ravveduto, si colgono segnali neanche troppo nascosti di come la seduzione amorosa continui a esercitare tutta la sua attrazione sul soggetto lirico. L’aggettivazione di segno negativo ( fole, sbigotita, amara, lassa, sdegnosa) controbilancia ma non annulla la forza dell’aggettivazione positiva (bel, dolce, fiorita, amorosa, leta, dolci). Così giunge solo in parte inaspettata la dichiarazione epigrammatica contenuta nella terzina conclusiva: l’amore giovanile sarà pure frutto di illusione e di errore, ma chi non ha amato in gioventù può dirsi vivo solo in apparenza. La conclusione ribalta quindi il modello del sonetto di Petrarca: mentre questo si chiudeva con la considerazione che «quanto piace al mondo è breve sogno», il sonetto di Boiardo nel finale sembra ribadire che l’amore, per quanto ingannevole, è ciò che dà senso alla vita. La tematica petrarchesca è calata nella dimensione galante e raffinata della cultura umanistica di corte, ed è perfettamente in sintonia con la centralità che il tema amoroso avrà nell’Orlando innamorato, il poema cavalleresco che Boiardo scriverà per la corte ferrarese

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'ispirazione principale del sonetto di apertura del canzoniere di Boiardo?
  2. Il sonetto di apertura del canzoniere di Boiardo è chiaramente ispirato al sonetto proemiale di Petrarca, "Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono", con un confronto tra lo stato d’animo giovanile e l’amara consapevolezza del presente.

  3. Come viene rappresentato il tema dell'amore nel sonetto di Boiardo?
  4. L'amore è rappresentato come una passione gioiosa vissuta in gioventù, ma che nel presente è motivo di rammarico e disillusione, pur continuando a esercitare una forte attrazione sul soggetto lirico.

  5. Qual è la differenza principale tra la conclusione del sonetto di Boiardo e quella del sonetto di Petrarca?
  6. Mentre il sonetto di Petrarca si chiude con la considerazione che "quanto piace al mondo è breve sogno", il sonetto di Boiardo ribadisce che l'amore, per quanto ingannevole, è ciò che dà senso alla vita.

  7. In che modo il sonetto di Boiardo riflette la cultura umanistica di corte?
  8. Il sonetto di Boiardo riflette la cultura umanistica di corte attraverso la sua dimensione galante e raffinata, in sintonia con la centralità del tema amoroso che caratterizzerà anche l'Orlando innamorato.

Domande e risposte

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