Concetti Chiave
- Beolco, nato intorno al 1500 a Padova, era un figlio illegittimo di un medico e divenne amministratore dei beni familiari dopo la morte del padre, intrecciando relazioni con importanti umanisti come Alvise Cornaro.
- La produzione letteraria di Beolco comprende una vasta gamma di opere, tra cui commedie in versi e prosa, dialoghi, orazioni, monologhi e liriche, mostrando la sua versatilità artistica.
- Beolco introdusse elementi parodistici nelle sue commedie, contrapponendo la sensualità dei contadini ai canoni amorosi platonici, evidenziando l'influenza della poesia giullaresca e dei poeti maccheronici.
- Ruzante, alter ego di Beolco, esplora la satira del villano mettendo in luce la contrapposizione tra la vita contadina e quella urbana, utilizzando racconti come "Il Parlamento de Ruzante" e "Bìlora".
- Pur ispirandosi ai modelli classici, Beolco adotta un approccio anticlassico, attraverso l'uso del dialetto contadino e turpiloquio, sfidando la visione armonica rinascimentale canonizzata da Bembo.
Indice
La Vita di Beolco e le sue Relazioni
Beolco nasce a Padova intorno al 1500, figlio illegittimo di un medico; morto il genitore, Beolco amministra i beni di famiglia dei cinque fratellastri; conosce in quegli anni Alvise Cornaro, umanista, autore di scritti di architettura e di idraulica, capo della corte rinascimentale creatasi intorno alla sua villa sui Colli Euganei.
Beolco fu molto spesso, lì, ospite del suo amico, rappresentando le commedie che andava scrivendo e incontrando numerose personalità dell'epoca. Fonda con amici, sempre della schiera del Cornaro, una delle prime compagnie teatrali semiprofessioniste, attiva a Venezia tra 1520 e 1526. Muore nel 1542.Opere e Innovazioni di Beolco
Appartengono alla produzione di Beolco:
* due commedie in versi
* cinque commedie in prosa
* tre dialoghi
* due orazioni
* due lettere monologhi
* alcune liriche
Temi e Stile delle Commedie di Beolco
Scritta tra il 1519 e il 1520 Beolco spezza il genere dell'egloga inserendo forti elementi parodistici, dati da personaggi rozzi del mondo contadino.
Del 1522-25 è la Betìa; in quest'opera Beolco celebra la sensualità dei contadini in contrapposizione ai canoni amorosi platonici che in quegli anni Bembo esaltava (cfr. Asolani di Bembo). Lo schema dell'opera è il mariazo, farsa in versi che celebra il matrimonio e rielabora spunti della poesia giullaresca; la parodia degli Asolani, avvicina l'opera ai poeti maccheronici.
Prima Oratione e Seconda Oratione (1521 - 1528)
Le orazioni sono scritte in onore dei cardinali Marco e Francesco Cornaro; qui Ruzante rappresenta le dure leggi che governano il mondo contadino.
Ruzante e la Satira del Villano
scritti tra il 1527 e il 1531, si intitolano Il Parlamento de Ruzante che iera vegnù de campo e Bìlora. Il primo rappresenta la condizione disperata di Ruzante che, dopo aver combattuto presso Agnadello, viene abbandonato dalla moglie, stanca di esser lontana dal marito e non aver neppure i soldi per sostentarsi; nel secondo Bìlora è un contadino che si reca a Venezia per riprendersi la moglie scappata con un ricco possidente. Richiesta invano la moglie, Bìlora uccide il rivale. Qui il tema fondamentale è la contrapposizione tra campagna e città e tra l'uomo ricco e il contadino dai modi villani. In tal modo si inserisce nel filone della satira del villano.
Qui Ruzante racconta l'infedeltà della moglie Betìa, l'uomo travestito si rivolge alla donna in lingua moscheta per provarne l'onestà; la polemica qui è con la lingua fine e alta, usata per creare uno stacco con il mondo contadino.
Influenze Classiche e Anticlassicismo
La Piovana e La Vaccaria (1532-33)
Sono la prova, per Beolco, di avvicinarsi ai modelli classici, ispirandosi a Plauto.
La produzione di Ruzante è intrisa di anticlassicismo, poco studiato ma presente accanto al classicismo rinascimentale. Beolco parla di un mondo guardando dal basso la società, usa il dialetto contadino, turpiloquio e il suo scopo è il totale rovesciamento della visione armonica, canonizzata dal Bembo.
Domande da interrogazione
- Chi era Beolco e quali erano le sue relazioni principali?
- Quali sono le opere principali di Beolco e le sue innovazioni?
- Quali temi caratterizzano le commedie di Beolco?
- Come si inserisce Ruzante nella satira del villano?
- Qual è l'approccio di Beolco verso il classicismo e l'anticlassicismo?
Beolco, nato a Padova intorno al 1500, era figlio illegittimo di un medico. Dopo la morte del padre, amministrò i beni di famiglia e conobbe Alvise Cornaro, un umanista che lo ospitò spesso nella sua corte rinascimentale.
Beolco ha scritto due commedie in versi, cinque in prosa, tre dialoghi, due orazioni, due lettere monologhi e alcune liriche. Ha innovato il genere dell'egloga con elementi parodistici e ha celebrato la sensualità contadina in contrapposizione ai canoni amorosi platonici.
Le commedie di Beolco sono caratterizzate da elementi parodistici e dalla celebrazione della sensualità contadina. Affrontano temi come la contrapposizione tra campagna e città e tra ricchi e contadini, inserendosi nella satira del villano.
Ruzante, attraverso opere come "Il Parlamento de Ruzante" e "Bìlora", rappresenta la condizione disperata dei contadini e la contrapposizione tra campagna e città, utilizzando la satira per criticare le differenze sociali.
Beolco si avvicina ai modelli classici ispirandosi a Plauto, ma la sua produzione è intrisa di anticlassicismo. Utilizza il dialetto contadino e il turpiloquio per rovesciare la visione armonica canonizzata dal Bembo, guardando la società dal basso.