Concetti Chiave
- La poesia "Il sabato del villaggio" di Leopardi rappresenta l'atmosfera di attesa e la delusione della domenica a Recanati, mostrando l'illusione della felicità.
- Leopardi utilizza una metafora per esprimere l'idea che la felicità risiede nell'attesa di un piacere irraggiungibile, rendendo la felicità stessa un'illusione.
- L'ispirazione per la poesia deriva dalle osservazioni di Leopardi sui preparativi e le celebrazioni dei residenti di Recanati, che egli poteva vedere dalla biblioteca del padre.
- La struttura della poesia alterna endecasillabi e settenari con rime libere, creando un ritmo vivace che rallenta verso la fine per accentuare la riflessione.
- Il messaggio centrale è che vivere solo nell'attesa del futuro porta a trascurare il presente, che potrebbe non essere all'altezza delle aspettative.
Indice
- Analisi della poesia di Leopardi
- L'atmosfera del sabato a Recanati
- La visione di Leopardi sulla felicità
- L'ispirazione di Leopardi
- Descrizione della poesia
- Parafrasi della poesia
- Struttura e ritmo della poesia
- Il messaggio di Leopardi
Analisi della poesia di Leopardi
In questo appunto viene analizzata la lirica di Giacomo Leopardi intitolata “Il sabato del villaggio”. Di seguito sono riportate alcune informazioni sulla poesia, il testo con la rispettiva parafrasi, l’analisi poetica e un breve commento.
L'atmosfera del sabato a Recanati
La poesia Il sabato del villaggio è stata composta da Leopardi nel 1829, periodo in cui si trovava a Recanati.
L’opera descrive l’atmosfera che si respirava nella cittadina il sabato sera durante l’intrepida attesa del giorno successivo, che avrebbe portato gioia e spensieratezza. La domenica, però, giorno festivo non era mai in grado di mantenere le aspettative che si erano create il giorno precedente.
La visione di Leopardi sulla felicità
Con questa allegoria, Leopardi espone la sua visione sul tema della felicità umana che esiste soltanto nell’attesa di un piacere che non potrà mai essere raggiunto. Di conseguenza la felicità umana non è altro che un’illusione.

L'ispirazione di Leopardi
Durante i periodi di studio trascorsi nella biblioteca del padre Monaldo, Leopardi accostava il suo tavolino vicino ad una finestra che affacciava su una piccola pizza dove gli abitanti di Recanati si incontravano per organizzare le piccole feste domenicali. È proprio questa visione che gli suscita la stesura della poesia.
Testo della poesia “sabato del villaggio” di Giacomo Leopardi
Descrizione della poesia
La donzelletta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si appresta
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
Già tutta l'aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giú da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dí del suo riposo.
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.
Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d'allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
Parafrasi della poesia
Una ragazza dalla giovane età al tramonto ritorna dalla campagna con un fascio d’erba e in mano stringe un piccolo mazzo di rose e di viole, con cui domani, che è giorno di festa, pensa di adornarsi il petto e i capelli, come è solita fare. Una donna anziana, con gli occhi rivolti verso tramonto, si siede sulla scala intenta a filare insieme alle sue vicine e racconta della sua giovinezza quando nel giorno della festa, ovvero il sabato, si ornava e ancora sana e snella andava a ballare la sera insieme a giovani della stessa età. Ormai tutta l’aria si fa scura e il cielo sereno torna azzurro, non più arrossato dal tramonto, e si creavano dai colli e dalle case delle lunghe ombre ottenute dalla candida luce della emessa luna appena sorta. Ora la campana dà il segnale della festa che sta arrivando e si direbbe che a quel suono il cuore provi un senso di sollievo. I giovani ragazzi, urlando tutti insieme sulla piazzola e saltando qua e là, generano rumori che crea allegria e intanto, fischiando, il contadino va a mangiare la sua povera cena e tra se stesso pensa al riposo giorno dopo. Poi quando nel paese è spenta ogni altra luce e tace ogni altro rumore, si sente picchiare il martello, si sente il rumore della sega del falegname che rimane al lavoro nel chiuso della sua bottega e si affretta e si impegna a concludere il lavoro prima del chiarire dell’alba. Il sabato, tra i sette giorni, è il più piacevole e pieno di fiducia e di allegria: domani le ore passeranno nella tristezza e nella noia e ognuno nel suo pensiero tornerà al lavoro consueto. Ragazzino felice e giocondo, questa tua età piena di speranze assomiglia alla giornata del sabato, piena di felicità, giorno luminoso, sereno, che anticipa la festa della tua vita. Godi, ragazzo mio, questa è un requisito piacevole, un periodo sereno della tua vita. Non voglio dirti altro, ma non provare dolore anche se il giorno della tua festa tarda a venire.
La poesia Il sabato del villaggio può essere suddivisa in tre parti:
- Dall’inizio fino alla strofa “di fornir l’opra anzi il chiarir dell’alba”;
- Da “questo di sette è il più gradito giorno” fino a “ciascuno in suo pensier farà ritorno”;
- Da “garzoncello scherzoso” fino alla fine.
La prima ingloba un grande discorso metaforico che descrive la sera del sabato nel paese di Recanati. È un discorso metaforico perché Leopardi, per descrivere l’atmosfera di festa di questo giorno della settimana, si serve delle azioni svolte dagli abitanti del villaggio, delle loro abitudini e degli stati d’animo. L’autore infatti descrive le abitudini delle vecchie, delle donzelle, del contadino e del falegname. Tutto ciò per sottolineare un concetto fondamentale: quello che, per lui, il tempo è attesa. Il tempo non è quello che abbiamo tra le mani ma è quello che verrà: il sabato è inteso come attesa della domenica. Per l’autore non si tratta di un’attesa brutta ma di un’attesa festosa, gioiosa di un qualcosa che avverrà.
Struttura e ritmo della poesia
La lirica è composta da strofe endecasillabi e settenari a rima libera alternati. Così come le tematiche affrontate, il ritmo della strofa è veloce grazie all’utilizzo frequente da parte dell’autore dei settenari. Invece nella parte finale della poesia si ha un rallentamento del ritmo grazie all’utilizzo degli endecasillabi.
Il messaggio di Leopardi
Quello che Leopardi cerca di trasmettere attraverso le parole della sua poesia è che non si può vivere la vita soltanto nell’attesa di un qualcosa, perché si spreca quello che si ha tra le mani ovvero il presente perché può capitare che il domani tanto atteso, in realtà non sarà così bello come si immagina
Domande da interrogazione
- Qual è l'atmosfera descritta da Leopardi nel "Sabato del villaggio"?
- Qual è la visione di Leopardi sulla felicità umana?
- Da dove trae ispirazione Leopardi per la sua poesia?
- Come è strutturata la poesia "Il sabato del villaggio"?
- Qual è il messaggio principale che Leopardi vuole trasmettere con la sua poesia?
Leopardi descrive l'atmosfera del sabato sera a Recanati come un momento di intrepida attesa per la domenica, un giorno che promette gioia e spensieratezza ma che spesso non riesce a mantenere le aspettative create.
Leopardi vede la felicità umana come un'illusione, esistente solo nell'attesa di un piacere che non potrà mai essere raggiunto.
Leopardi trae ispirazione dalla vista dalla finestra della biblioteca del padre, dove osservava gli abitanti di Recanati prepararsi per le feste domenicali.
La poesia è composta da strofe di endecasillabi e settenari a rima libera alternati, con un ritmo veloce che rallenta nella parte finale grazie all'uso degli endecasillabi.
Leopardi vuole trasmettere che non si dovrebbe vivere solo nell'attesa di qualcosa, poiché si rischia di sprecare il presente, che potrebbe non essere così bello come si immagina.