giuli3001
Erectus
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Concetti Chiave

  • La poesia "Alla luna" di Leopardi è un monologo doloroso in cui la luna diventa confidente intima delle angosce del poeta.
  • Il tema centrale è il ricordo, che offre momenti di felicità fugace nonostante il dolore persistente della vita.
  • La poesia si divide in una parte narrativa, dove il poeta ricorda un incontro precedente con la luna, e una parte riflessiva sull'importanza dei ricordi in gioventù.
  • Leopardi utilizza un linguaggio personale, con frequenti pronomi e aggettivi possessivi, per esprimere il suo rapporto intimo con la luna.
  • La poesia, pur mantenendo tratti settecenteschi, anticipa elementi preromantici attraverso la personificazione della luna e l'introspezione poetica.
Questo appunto di Italiano parla di “Alla luna” di Giacomo Leopardi, riportandone una parafrasi e una spiegazione, che si concentra sulle tematiche del dolore e del ricordo.
Giacomo Leopardi: parafrasi e analisi di Alla luna articolo

Indice

  1. Introduzione: Informazioni di carattere generale
  2. Testo originale dell’autore
  3. Lavoro sul testo: Parafrasi del testo
  4. Analisi: contenuto della poesia
  5. Analisi: le scelte stilistiche dell’autore

Introduzione: Informazioni di carattere generale

“Alla luna”, scritto da Giacomo Leopardi a Recanati tra 1819 e 1820, costituisce un doloroso monologo del poeta di fronte alla luna, che viene scelta come diretta e intima confidente della propria angoscia.

È il terzo degli idilli giovanili, che porta sulla scena dolore e memoria. Quest’ultima, in particolare, avrebbe il potere di rendere l’uomo felice per un fugace attimo, riproponendo i ricordi in forma sfumata e poetica. Il testo è in endecasillabi sciolti.

Testo originale dell’autore

O graziosa luna, io mi rammento
che, or volge l'anno, sovra questo colle
io venia pien d'angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su quella selva
siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, che travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
o mia diletta luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l'etate
del mio dolore.
Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l'affanno duri!

Lavoro sul testo: Parafrasi del testo

O luna benevola, io mi ricordo/ che un anno fa venivo su questo colle/ a contemplarti, pieno d’angoscia,/ e tu stavi lì, sopra la selva,/ a rischiararla così come fai anche adesso./ Ma il tuo volto appariva velato e tremante/ a causa delle lacrime che mi riempivano gli occhi,/ poiché la vita è difficile, e non cambierà il suo modo di essere,/ mia cara luna. Nonostante ciò, mi piace questo ricordo/ e anche il ricordo di quando/ provavo sofferenza. Com’è bello,/ durante la giovinezza, quando/ la speranza può fare ancora un lungo cammino mentre quello della memoria è breve,/ ricordare le cose fatte in passato,/ anche se è un pensiero triste e le sofferenze continuano.

Analisi: contenuto della poesia

L’idillio si articola in due parti principali:

  • Parte narrativa (v.1-10): il poeta ricorda quando, un anno prima, era solito recarsi su un colle e la luna illuminava la selva. Egli la ammirava e la sua immagine gli pareva sfuocata e tremula attraverso le lacrime. Così gli appare anche in questo momento, perché la sua vita è ugualmente travagliata e complessa. La riflessione è molto dolorosa e il poeta la affida ad una muta e intima confidente. Al verso 3, il verbo venia, sottolinea l’abitudine di Leopardi a recarsi in quel luogo per mettersi di fronte a quello spettacolo lunare.
  • Parte riflessiva (versi 10 – 16): in età giovanile, la memoria è breve e la speranza è lunga, rendendo graditi i ricordi del passato.

Il tema principale di questo idillio è il ricordo, che attraversa quasi tutto il testo, il cui titolo, originariamente, era “La ricordanza”. La conferma della correttezza di questa ipotesi viene da alcuni termini connessi a questo tema:

  • io mi rammento, al verso 1
  • la ricordanza, al verso 11
  • il rimembrar, al verso 15

La riflessione inizia in un ambiente notturno; in particolare, dalla sommità del colle, il poeta si rivolge alla luna con l’apostrofe “O graziosa luna”, collocata proprio all’inizio del primo verso. Leopardi ricorda di essere stato nello stesso luogo un anno prima, nella stessa condizione di malessere esistenziale. Tornare indietro con la mente, comporta anche un’atmosfera di dolcezza, nonostante dolore e stato di infelicità non siano cambiati. Tuttavia, la memoria allevia queste sensazioni, proponendo l’esistenza di un altro tempo, in cui ci sono dei momenti destinati ad essere dimenticati. Secondo Leopardi la dolcezza di un ricordo, anche se doloroso, è maggiore nel periodo adolescenziale, periodo in cui l’uomo ha molte speranze e pochi ricordi negativi; invece, in età adulta, il ricordo perde questa sua dolcezza, perché vengono meno le illusioni.
Giacomo Leopardi: parafrasi e analisi di Alla luna articolo

Analisi: le scelte stilistiche dell’autore

Il lessico della poesia è caratterizzato da elementi sentimentali ed emotivi, in cui assume risalto l’elemento personale, che viene segnalato soprattutto grazie alla frequenza dei pronomi personali e degli aggettivi possessivi:

  • io: versi 1 – 3
  • mi: versi 7 – 10
  • mie: verso 7
  • mia: versi 9 – 10
  • mio: verso 12

Particolare è anche la scelta del verbo “rimirare”, perché contiene un’idea di consuetudine, quella di andare su quel famoso colle, il monte Tabor dell’”Infinito”, durante il calar della sera, per contemplare la luna. La luna viene anche personificata grazie a quel “tu”.
La luna è definita con gli attributi:

  • graziosa (verso 1)
  • diletta (verso 10)

Viene resa partecipe di tutto il dolore. Da un passo dello “Zibaldone” si ricava, infatti, che Leopardi si riferisce alla data del suo compleanno il 29 giugno, quando, probabilmente compose questo idillio.
Il critico De Sanctis afferma che il poeta “entra in colloquio con la luna e, come un amante, le ricorda con precisione dov’era lei, dov’era lui e come la guardava; e le confida che era triste, con una rassegnazione piena di grazia, sciolta lacrima in un sorriso tenero: la graziosa luna diventa la sua luna, la sua diletta luna".
In generale, possiamo affermare che la poesia risenta ancora di alcuni tratti tardo – settecenteschi, lasciando però lo spazio a fievoli echi preromantici.
Per ulteriori approfondimenti su Leopardi vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia "Alla luna" di Giacomo Leopardi?
  2. Il tema principale della poesia è il ricordo, che attraversa quasi tutto il testo e si manifesta attraverso termini come "io mi rammento", "la ricordanza" e "il rimembrar".

  3. Come viene descritta la luna nella poesia di Leopardi?
  4. La luna è descritta con attributi come "graziosa" e "diletta", ed è personificata, diventando una confidente intima del poeta.

  5. Qual è la struttura dell'idillio "Alla luna"?
  6. L'idillio si articola in due parti principali: una parte narrativa, dove il poeta ricorda un momento passato, e una parte riflessiva, che esplora il valore del ricordo durante la giovinezza.

  7. Quali sono le scelte stilistiche evidenziate nell'analisi della poesia?
  8. Le scelte stilistiche includono un lessico sentimentale ed emotivo, l'uso frequente di pronomi personali e aggettivi possessivi, e la personificazione della luna.

  9. Qual è l'importanza del ricordo secondo Leopardi?
  10. Secondo Leopardi, il ricordo, anche se doloroso, può portare dolcezza, specialmente durante l'adolescenza, quando le speranze sono molte e i ricordi negativi sono pochi.

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