Concetti Chiave
- La poesia "Alla luna" di Leopardi è un monologo doloroso in cui la luna diventa confidente intima delle angosce del poeta.
- Il tema centrale è il ricordo, che offre momenti di felicità fugace nonostante il dolore persistente della vita.
- La poesia si divide in una parte narrativa, dove il poeta ricorda un incontro precedente con la luna, e una parte riflessiva sull'importanza dei ricordi in gioventù.
- Leopardi utilizza un linguaggio personale, con frequenti pronomi e aggettivi possessivi, per esprimere il suo rapporto intimo con la luna.
- La poesia, pur mantenendo tratti settecenteschi, anticipa elementi preromantici attraverso la personificazione della luna e l'introspezione poetica.
Questo appunto di Italiano parla di “Alla luna” di Giacomo Leopardi, riportandone una parafrasi e una spiegazione, che si concentra sulle tematiche del dolore e del ricordo.
Indice
Introduzione: Informazioni di carattere generale
“Alla luna”, scritto da Giacomo Leopardi a Recanati tra 1819 e 1820, costituisce un doloroso monologo del poeta di fronte alla luna, che viene scelta come diretta e intima confidente della propria angoscia. È il terzo degli idilli giovanili, che porta sulla scena dolore e memoria. Quest’ultima, in particolare, avrebbe il potere di rendere l’uomo felice per un fugace attimo, riproponendo i ricordi in forma sfumata e poetica. Il testo è in endecasillabi sciolti.Testo originale dell’autore
O graziosa luna, io mi rammentoche, or volge l'anno, sovra questo colle
io venia pien d'angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su quella selva
siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, che travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
o mia diletta luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l'etate
del mio dolore.
Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l'affanno duri!
Lavoro sul testo: Parafrasi del testo
O luna benevola, io mi ricordo/ che un anno fa venivo su questo colle/ a contemplarti, pieno d’angoscia,/ e tu stavi lì, sopra la selva,/ a rischiararla così come fai anche adesso./ Ma il tuo volto appariva velato e tremante/ a causa delle lacrime che mi riempivano gli occhi,/ poiché la vita è difficile, e non cambierà il suo modo di essere,/ mia cara luna. Nonostante ciò, mi piace questo ricordo/ e anche il ricordo di quando/ provavo sofferenza. Com’è bello,/ durante la giovinezza, quando/ la speranza può fare ancora un lungo cammino mentre quello della memoria è breve,/ ricordare le cose fatte in passato,/ anche se è un pensiero triste e le sofferenze continuano.Analisi: contenuto della poesia
L’idillio si articola in due parti principali:- Parte narrativa (v.1-10): il poeta ricorda quando, un anno prima, era solito recarsi su un colle e la luna illuminava la selva. Egli la ammirava e la sua immagine gli pareva sfuocata e tremula attraverso le lacrime. Così gli appare anche in questo momento, perché la sua vita è ugualmente travagliata e complessa. La riflessione è molto dolorosa e il poeta la affida ad una muta e intima confidente. Al verso 3, il verbo venia, sottolinea l’abitudine di Leopardi a recarsi in quel luogo per mettersi di fronte a quello spettacolo lunare.
- Parte riflessiva (versi 10 – 16): in età giovanile, la memoria è breve e la speranza è lunga, rendendo graditi i ricordi del passato.
- io mi rammento, al verso 1
- la ricordanza, al verso 11
- il rimembrar, al verso 15

Analisi: le scelte stilistiche dell’autore
Il lessico della poesia è caratterizzato da elementi sentimentali ed emotivi, in cui assume risalto l’elemento personale, che viene segnalato soprattutto grazie alla frequenza dei pronomi personali e degli aggettivi possessivi:- io: versi 1 – 3
- mi: versi 7 – 10
- mie: verso 7
- mia: versi 9 – 10
- mio: verso 12
La luna è definita con gli attributi:
- graziosa (verso 1)
- diletta (verso 10)
Il critico De Sanctis afferma che il poeta “entra in colloquio con la luna e, come un amante, le ricorda con precisione dov’era lei, dov’era lui e come la guardava; e le confida che era triste, con una rassegnazione piena di grazia, sciolta lacrima in un sorriso tenero: la graziosa luna diventa la sua luna, la sua diletta luna".
In generale, possiamo affermare che la poesia risenta ancora di alcuni tratti tardo – settecenteschi, lasciando però lo spazio a fievoli echi preromantici.
Per ulteriori approfondimenti su Leopardi vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia "Alla luna" di Giacomo Leopardi?
- Come viene descritta la luna nella poesia di Leopardi?
- Qual è la struttura dell'idillio "Alla luna"?
- Quali sono le scelte stilistiche evidenziate nell'analisi della poesia?
- Qual è l'importanza del ricordo secondo Leopardi?
Il tema principale della poesia è il ricordo, che attraversa quasi tutto il testo e si manifesta attraverso termini come "io mi rammento", "la ricordanza" e "il rimembrar".
La luna è descritta con attributi come "graziosa" e "diletta", ed è personificata, diventando una confidente intima del poeta.
L'idillio si articola in due parti principali: una parte narrativa, dove il poeta ricorda un momento passato, e una parte riflessiva, che esplora il valore del ricordo durante la giovinezza.
Le scelte stilistiche includono un lessico sentimentale ed emotivo, l'uso frequente di pronomi personali e aggettivi possessivi, e la personificazione della luna.
Secondo Leopardi, il ricordo, anche se doloroso, può portare dolcezza, specialmente durante l'adolescenza, quando le speranze sono molte e i ricordi negativi sono pochi.