Concetti Chiave
- Durante il periodo di studio (1809-1816), Leopardi impara greco, latino ed ebraico autonomamente e compone tragedie e saggi in diverse lingue.
- Nel primo momento creativo (1816-1822), passa dall'erudizione alla poesia, ispirato dal classicismo e dal rapporto con Pietro Giordani, componendo i Piccoli Idilli e Canti.
- Il secondo momento creativo (1824) segna un avvicinamento alla filosofia, con la scrittura di dialoghi satirici e filosofici nelle Operette morali.
- Nel terzo momento creativo (1828-1830), Leopardi torna a Recanati e scrive i Grandi Idilli, vivendo una passione non corrisposta che ispira il Ciclo di Aspasia.
- Leopardi si stabilisce a Napoli nel 1833, dove scrive opere come Il tramonto della Luna e La ginestra, fino alla sua morte nel 1837.
1. Studio matto e disperatissimo (1809-1816)
Indice
Studio e Apprendimento Autonomo
In questi anni impara il greco, il latino e l’ebraico, autonomamente, confrontando le varie edizioni.
Compose due tragedie, saggi eruditi, prose in latino e italiano.
2. Primo momento creativo (1816-1822)
Primo Momento Creativo
Gli anni di studio gli causarono problemi fisici, ma gli aprirono vasti orizzonti, e capì quanto fosse limitato il presente rispetto al mondo antico, diventando insofferente all’ambiente soffocante in cui era costretto a vivere. L’infelicità è l’insoddisfazione lo spinsero dall’erudizione (studio) al bello (poesia): compose i piccoli idilli e scrive canzoni patriottiche.
Leopardi era di stampo classicista, ed iniziò un rapporto con Pietro Giordani. Grazie a lui mostrò sempre più interesse verso la letteratura e si distaccò sempre più dalle posizioni politiche del padre.
Iniziò la stesura di riflessioni e appunti privati, raccolti poi nello Zibaldone.
La visita della cugina del padre, Gertrude Cassi, gli ispirò il Diario del primo amore.
Entrò con maggior convinzione nel dibattito sul romanticismo e scrisse i Canti.
Ebbe il passaggio dal bello (poesia) al vero (filosofia), aderendo così alla filosofia sensistica e materialistica e ad elaborare un pensiero pessimistico.
Mentre approfondiva il pensiero filosofico, compone gli Idilli e le Canzoni.
Delusione Romana e Pessimismo
1822/1823: Ottiene il permesso di trasferirsi dagli zii a Roma. La città lo delude profondamente: l’ambiente letterario appare chiuso, mediocre, arretrato. Rientra a Recanati, con la consapevolezza di non poter sfuggire alla sua condizione. Il sui pessimismo arriva a capire il carattere negativo della stessa natura (pessimismo cosmico), come testimonia lo Zibaldone.
3. Secondo momento creativo (1824)
Secondo Momento Creativo
Si allontana dalla poesia e si avvicina alla filosofia.
Scrive infatti dialoghi satirici e filosofici, e le Operette morali.
Nel 1825 trova lavoro a Milano, dove si trasferisce. Va poi a Bologna, dove resta per circa un anno. Nell’inverno 1826 si trasferisce a Firenze.
4. Terzo momento creativo (1828-1830)
Terzo Momento Creativo
Nel 1828 torna a Recanati. Qui nacquero i Grandi idilli.
Nel 1830 lascia definitivamente Recanati per Firenze, dove stringe amicizia con Ranieri. Nutrì anche una passione non corrisposta per Fanny Tozzetti per la quale vive crisi, delusione e passione, dedicandole il Ciclo di Aspasia.
Nel 1833 si stabilisce a Napoli con l’amico Ranieri. Soggiorna poi ai piedi del Vesuvio, paesaggio di lave vulcaniche e fiori mediterranei, dove scrisse Il tramonto della Luna e La ginestra.
Muore a Napoli il 14 giugno 1837.
1. Stagione filologica-erudita (1809-1818)
Inizia a fissare un pensiero politico-letterario. Sembra tagliato fuori dalla vita.
2. Primo momento creativo (1818-1822)
Passa dall’erudizione al bello, e dal bello al vero. Legge molto: vuole conoscere, scrivere…trova nella poesia un’energia che gli da’ forza per conoscere il mondo. Scrive i Piccoli Idilli.
3. Secondo momento creativo (1824)
Concezione materialista. Scrive le Operette morali.
4. Terzo momento creativo (1824-1828)
Torna alla disillusione. Scrive i Grandi Idilli.
5. Disillusione
Va a Roma.
Domande da interrogazione
- Quali lingue ha imparato autonomamente durante gli anni di studio matto e disperatissimo?
- Qual è stato l'effetto degli anni di studio sul suo stato fisico e mentale?
- Come ha reagito Leopardi alla sua esperienza a Roma?
- Quali opere ha scritto durante il suo terzo momento creativo?
Durante questi anni, ha imparato il greco, il latino e l'ebraico autonomamente, confrontando le varie edizioni.
Gli anni di studio gli causarono problemi fisici, ma gli aprirono vasti orizzonti, portandolo a una crescente insoddisfazione e infelicità che lo spinsero dalla pura erudizione alla poesia.
Leopardi fu profondamente deluso dall'ambiente letterario di Roma, che trovò chiuso e mediocre, portandolo a un pessimismo cosmico e alla consapevolezza di non poter sfuggire alla sua condizione.
Durante il terzo momento creativo, Leopardi scrisse i Grandi Idilli e dedicò il Ciclo di Aspasia a Fanny Tozzetti, vivendo crisi e delusioni amorose.