Concetti Chiave
- Il dialogo, tratto dalle Operette Morali di Leopardi, rappresenta un confronto tra l'Islandese, simbolo dell'umanità, e la Natura, che incarna la sua potenza sulla Terra.
- All'inizio, l'Islandese racconta alla Natura dei suoi viaggi e della sua ricerca di piacere infinito, poi trasformata in una fuga dalle sofferenze come catastrofi naturali e malattie.
- Nella seconda parte, l'uomo accusa la Natura di essere la causa delle sue sofferenze, mentre nella terza, la Natura spiega la necessità del ciclo di vita e morte per la sopravvivenza degli esseri viventi.
- Il dialogo presenta due finali alternativi: l'Islandese viene sbranato da leoni affamati o mummificato e scoperto da ricercatori.
- L'opera esprime il pessimismo cosmico di Leopardi, sostenendo che l'infelicità umana è necessaria per il ciclo materiale di creazione e distruzione, proponendo la solidarietà come soluzione.
Indice
Incontro tra Islandese e Natura
Esso è un dialogo tratto dalle Operette Morali , scritte da Leopardi durante il suo periodo di silenzio poetico. Esso è diviso in tre parti e nella prima parte ci presenta i protagonisti , che sono : l’Islandese , che rappresenta tutto il genere umano, e la Natura, che sottolinea la sua potenza sulla Terra.
I due s’incontrano al Capo di Buona Speranza , in Africa , dove la natura regna incontaminata ; la Natura ci viene descritta come una donna dai capelli neri , con un volto mezzo bello e mezzo brutto , altezzosa , appoggiata ad una montagna, ma non descritta nei minimi dettagli per lasciare immaginare il lettore.Accusa dell'Islandese alla Natura
L’uomo le rivolge la parola raccontandole chi è , dei suoi lunghi viaggi e di come all’inizio era alla ricerca di un piacere infinito , che era inappagabile , e di come poi stesse fuggendo dalle varie sofferenze causate da quest’ultima, per esempio: catastrofi naturali , malattie e litigi con i suoi amici e simili. Però quest’ultimo non ci riusciva. L’ultima parte gli fu chiesta dalla Natura stessa. E nella seconda parte l’uomo l’accusa di essere la causa di tutte le sue sofferenze e dell’illogicità di mettere al mondo l’uomo per farlo soffrire.
Risposta della Natura e finali
Nella terza parte la Natura gli spiega , che lui come tutti gli altri esseri viventi viene messo al mondo e muore per garantire la nascita e la sopravvivenza di altri esseri viventi e che quindi la sua sofferenza è fondamentale per mandare avanti questo ciclo di creazione e distruzione , regola sancita dal pensiero materialistico, senza il quale l’universo si sfascerebbe. La Natura quindi rimane indifferente davanti al fatto che l’uomo si senta bene o male , perché deve rispettare queste leggi. A questa storia vengono attribuiti due possibili finali : il primo , in cui due leoni affamati sbranano l’Islandese per garantire la loro sopravvivenza e il secondo , in cui l’islandese buttato a terra dal forte vento viene mummificato ,ricoperto da un mausoleo di sabbia e scoperto successivamente da dei ricercatori , che lo espongono in un museo di qualche capitale europea. Questo dialogo è l’espressione del pessimismo cosmico , in cui la sofferenza umana non è causa di questioni psicologiche , ma di leggi materiali , secondo le quali l’infelicità è fondamentale per continuare questo ciclo di creazione e distruzione ; lo stesso Leopardi pone una soluzione per poter sopravvivere alle sofferenze umane , cioè quella di unirsi in una società e di garantirsi solidarietà, giustizia e pietà così come è illustrato nell’opera La Ginestra ,o fiore del deserto.
Domande da interrogazione
- Quali sono i protagonisti del dialogo "Incontro tra Islandese e Natura"?
- Qual è l'accusa principale che l'Islandese rivolge alla Natura?
- Come risponde la Natura alle accuse dell'Islandese?
- Quali sono i due possibili finali del dialogo?
I protagonisti sono l'Islandese, che rappresenta l'intero genere umano, e la Natura, che sottolinea la sua potenza sulla Terra.
L'Islandese accusa la Natura di essere la causa di tutte le sue sofferenze e dell'illogicità di mettere al mondo l'uomo per farlo soffrire.
La Natura spiega che la sofferenza dell'uomo è fondamentale per il ciclo di creazione e distruzione, necessario per la sopravvivenza di altri esseri viventi, e rimane indifferente al benessere umano.
Nel primo finale, due leoni affamati sbranano l'Islandese; nel secondo, l'Islandese viene mummificato e scoperto da ricercatori, che lo espongono in un museo europeo.