Concetti Chiave
- Giacomo Leopardi, nato nel 1798 a Recanati, cresce in un ambiente ricco di cultura grazie alla vasta biblioteca del padre.
- Sin da giovane, Leopardi si dedica intensamente agli studi, sviluppando problemi di salute a causa di un approccio "matto e disperato".
- La "conversione letteraria" tra il 1815 e il 1816 segna il passaggio dall'erudizione alla poesia, distanziandosi dalla religione cattolica.
- Leopardi affronta diverse difficoltà fisiche e personali, tra cui una deformazione alla colonna vertebrale e una delusione da Roma.
- Negli ultimi anni, si trasferisce con Antonio Ranieri a Napoli, dove compone opere significative prima della sua morte nel 1837.
Indice
Infanzia e formazione di Leopardi
Leopardi nacque a Recanati il 29 giugno del 1798 dal conte Monaldo e da Adelaide dei Marchesi Antici. Il padre con il tempo riuscì a realizzare una grande biblioteca domestica che conteneva libri di ogni genere. Leopardi già a tredici anni leggeva letture greche, francesi e inglesi andando in un certo senso contro il volere del padre che voleva per suo figlio una vita sana. Per sette anni Leopardi si dedicò a uno studio matto e disperato nella biblioteca per poter acquisire quanto più possibile, ciò portò a problemi di salute. Egli soffriva di una forma di ipersensibilità che lo teneva lontano da tutto ciò che avrebbe potuto farlo soffrire. A diciotto anni scriveva odi greche facendole sembrare antiche e cominciava a pubblicare opere storiche e filologiche. Monaldo organizzava accademie in famiglia per far vedere l’intelligenza di suo figlio, ma quest’ultimo ambiva a qualcosa di più.
Conversione letteraria e primi successi
Tra il 1815 e il 1816 avvenne la cosiddetta “conversione letteraria” di Leopardi, cioè il passaggio dall’erudizione alla poesia, che portò all’allontanamento dalla religione cattolica.
Nel 1816 compose una lirica, “Le rimembranze”, una cantica e un inno, inoltre intervenne nella polemica tra classici e romantici.
Nel 1817 strinse rapporti epistolari con Pietro Giordani, mentre soffriva per una deformazione alla colonna vertebrale e per disturbi nervosi. Iniziò ad annotare pensare per lo Zibaldone e scrisse alcuni sonetti.
Nel 1818 Leopardi rivela la sua conversione in difesa della poesia classica e pubblica due canzoni, “All’Italia” e “Sopra il monumento di Dante”, dedicate a Vincenzo Monti.
Intanto è colpito da una malattia agli occhi che non li permette di vedere ma neanche di pensare.
Da questa vicenda ci fu il passaggio dalla poesia alla filosofia, dalla condizione antica (felice e poetica) a quella moderna (infelice e noiosa perché la ragione non da la possibilità di dare vita alla fantasia e all’illusione).
Amori non corrisposti e delusioni
Leopardi ebbe tanti amori non corrisposti e uno di questi è per la cugina Geltrude Cassi Lazzari.
Nel 1823 con il permesso del padre si recò a Roma ,presso lo zio materno, ma rimase deluso perché trovò una città poco ospitale e frivola.
Viaggi e incontri significativi
Leopardi godeva inizialmente del sostegno economico della famiglia infatti dopo essere tornato a Recanati per due anni andò a Milano dove conosce Monti, Bologna e Firenze dove conosce Manzoni e Colletta. Inoltre, aveva lo stipendio mensile dell’editore milanese Stella per il quale curava il commento alle rime di Petrarca.
Nel 1828 tornò a Recanati non avendo più il sostegno economico della famiglia e lo stipendio.
Nel 1830 andò a Firenze su invito di Colletta dove conobbe Antonio Ranieri.
Ultimi anni e opere finali
Nel 1833 andò a Napoli con Ranieri ma nel 1836 per sfuggire alla minaccia del colera si trasferisce alle falde del Vesuvio, dove compose due grandi liriche: “Il tramonto della luna” e “La ginestra”.
Il 14 giugno 1837, a solo 39 anni, muore per le varie malattie che lo affliggevano da tempo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le influenze formative durante l'infanzia di Leopardi?
- Cosa rappresenta la "conversione letteraria" di Leopardi?
- Quali furono le esperienze amorose di Leopardi?
- Quali furono i viaggi e gli incontri significativi nella vita di Leopardi?
- Quali furono le opere finali di Leopardi e le circostanze della sua morte?
Leopardi crebbe a Recanati, dove il padre Monaldo creò una vasta biblioteca domestica. Fin da giovane, Leopardi si dedicò a letture greche, francesi e inglesi, nonostante il desiderio del padre di una vita più sana per lui.
La "conversione letteraria" avvenne tra il 1815 e il 1816, segnando il passaggio dall'erudizione alla poesia e l'allontanamento dalla religione cattolica, culminando nella difesa della poesia classica.
Leopardi ebbe diversi amori non corrisposti, tra cui quello per la cugina Geltrude Cassi Lazzari, che contribuirono alle sue delusioni personali.
Leopardi viaggiò a Roma, Milano, Bologna e Firenze, incontrando figure come Monti, Manzoni e Colletta. Questi viaggi furono inizialmente sostenuti economicamente dalla famiglia e dall'editore milanese Stella.
Negli ultimi anni, Leopardi si trasferì a Napoli e poi alle falde del Vesuvio, dove compose "Il tramonto della luna" e "La ginestra". Morì il 14 giugno 1837 a causa delle malattie che lo affliggevano.