Concetti Chiave
- Giacomo Leopardi, nato a Recanati nel 1798, fu un filosofo, poeta e scrittore, noto per il suo ateismo e materialismo antiromantico.
- Da giovane, Leopardi impressionò per la sua memoria e capacità di ragionamento, studiando da autodidatta diverse lingue e letterature grazie alla Bibbia Poliglotta del padre.
- Nel 1816, Leopardi subì una svolta letteraria, passando dall'erudizione alla poesia e alla speculazione filosofica, incoraggiato da Pietro Giordani.
- Tra il 1819 e il 1822, Leopardi visse tensioni familiari dovute al suo rifiuto della carriera ecclesiastica, abbracciando il materialismo illuminista.
- Nel 1823, Leopardi tornò a Recanati e scrisse le "Operette morali", dialoghi filosofici che segnano il suo ingresso nel "pessimismo cosmico".
Indice
Giacomo Leopardi: Un Antiromantico
Giacomo Leopardi fu un filosofo, un poeta ed uno scrittore. Egli fu un antiromantico, era ateo, materialista, sensista (=la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza).
Abbiamo una testimonianza di De Sanctis che scrisse basandosi sulla prima impressione che ebbe di lui: "Quel colosso della nostra immaginazione ci sembrò, a primo sguardo, una meschinità. Non solo pareva un uomo come gli altri, ma al disotto degli altri. In quella faccia emaciata e senza espressione tutta la vita s’era concentrata nella dolcezza del suo sorriso".
Infanzia e Educazione di Leopardi
Giacomo Leopardi nacque a Recanati (oggi nelle Marche) nel 1798 da una famiglia nobile ma in decadenza. Il padre lo affidò a precettori ecclesiastici e fece così anche con gli altri figli, Carlo, Paolina e Pierfrancesco.
Giacomo già a dieci anni stupì per la sua memoria sbalorditiva e per la sua capacità di ragionamento. Il padre non perse tempo e lo fece esibire nei salotti di Recanati, essendo un bambino aveva voglia di divertirsi, vincere e giocare ma ben presto tutto questo cambiò. Il rapporto che aveva madre Adelaide Antici diventò sempre più difficile in quanto diventò una persona fredda, distaccata e morbosamente religiosa.
Il padre non si accorse della situazione in quanto Giacomo passava molto tempo nella biblioteca, l'unica consolazione la trovava tra gli antichi autori che sembravano comprenderlo al meglio.
Primi Anni di Studio e Autodidattismo
Passarono lunghi 7 anni (1809-1816) e in questi anni imparò in modo quasi eccellente il greco, il latino, l'ebraico ed il francese, si dedicò alla filologia, tradusse Omero, Esiodio, Virgilio ed Orazio. Studiò la grande poesia Italiana e si dedicò ai filosofi illuministi. Quello che imparò sulle lingue fu tutto grazie ad una Bibbia, la Bibbia Poliglotta trovata nella biblioteca del padre. Ebbene si, fu autodidatta.
Giacomo Leopardi compose varie opere erudite:
1813= Storia dell'astronomia.
1815= Saggio sopra gli errori popolari degli antichi.
Quegli anni lo segnarono nel corpo e nello spirito, ebbe gravi problemi alla schiena e alla vista.
Conversione Letteraria e Prime Opere
1816: ci fu una svolta, ebbe una conversione letteraria e passò dall’erudizione giovanile, al bello, alla poesia e a una maggiore sensibilità per i valori artistici e per la speculazione filosofica.
Inviò le sue prime poesie a Pietro Giordani che lo incoraggiò.
Tra il 1817 ed il 1832 inaugurò lo Zibaldone, un enorme diario su cui scrisse appunti, progetti e riflessioni. Scrisse le sue prime canzoni civili e le pubblicò a Roma.
1819= dopo una visita di Giordani, Leopardi provò a scappare di casa ma venne scoperto dal padre che lo fermò. Sentendosi prigioniero cadde in depressione.
Tra il 1819 ed il 1822 salì la tensione con i genitori che lo vollero mandare alla carriera ecclesiastica ma Leopardi era ateo, ormai abbracciato dal materialismo illuminista ed il sensismo.
Essendo un adolescente volle la sua libertà, diviso tra gli Idilli non che la poesia sentimentale come l'Infinito, la sera del dì di festa e alla luna, e tra le grandi canzoni civili come ad Angelo Mai, Bruto Minore e l'ultimo canto di Saffo.
Viaggio a Roma e Delusioni
1822: Giacomo si diresse a Roma dagli zii materni. Questo viaggio fu agognato e lo trovò deludente in quanto i grandi monumenti antichi non destavano interesse e trovò le donne, cito testuali parole, "stupide e vanitose e si concedono mal volentieri. Al passeggio, in chiesa, andando per le strade non trovate una Befana che vi guarda" (lettera del 6/12/1822).
L'unico momento che ebbe di commozione autentica fu in uno dei luoghi più spirituali di Roma ovvero il Gianicolo nel convento di Sant’Onofrio. Giacomo Leopardi visitò la tomba del grande poeta Torquato Tasso (1544-1595) che tanto amava.
Ritorno a Recanati e Pessimismo
1823: tornò a Recanati e scrisse le Operette morali, opera in prosa, composta di dialoghi filosofici sui temi più spinosi della condizione umana. Con le Operette, inoltre, inaugurò un silenzio poetico di diversi anni. Leopardi entrò così nel “pessimismo cosmico”.
Domande da interrogazione
- Chi era Giacomo Leopardi?
- Dove nacque Giacomo Leopardi?
- Quali lingue imparò Giacomo Leopardi?
- Cosa scrisse Giacomo Leopardi durante il periodo delle Operette morali?
- Qual è il genere letterario delle prime opere di Giacomo Leopardi?
Giacomo Leopardi fu un filosofo, un poeta ed uno scrittore.
Giacomo Leopardi nacque a Recanati, oggi nelle Marche.
Giacomo Leopardi imparò il greco, il latino, l'ebraico ed il francese.
Durante il periodo delle Operette morali, Giacomo Leopardi scrisse dialoghi filosofici sui temi più spinosi della condizione umana.
Le prime opere di Giacomo Leopardi sono di carattere erudito.