Concetti Chiave
- Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1888 da emigrati italiani e perde il padre a soli due anni.
- A Parigi, entra in contatto con avanguardie europee e approfondisce la poesia simbolista e decadente.
- Durante la Prima Guerra Mondiale, si arruola volontario, scrivendo poesie dalle trincee che gli valgono il nome di poeta soldato.
- Dopo la guerra, vive a Parigi e poi a Roma, dove attraversa una crisi religiosa che lo avvicina al cristianesimo.
- Nel 1936 si trasferisce in Brasile per insegnare, rientrando in Italia nel 1942, dove continua la sua carriera accademica fino alla morte nel 1970.
- nasce il 10 febbraio 1888 ad Alessandria d’Egitto da emigrati italiani provenienti da Lucca
- a due anni perde il padre, morto in un incidente sul lavoro durante la costruzione del canale di Suez
- frequenta la scuola superiore di Alessandria, dove entra in contatto con gli anarchici italiani e si appassiona alla poesia di Leopardi, Carducci, Pascoli, D’Annunzio, Baudelaire e Mallarmé (questi ultimi due influiranno molto nella sua scrittura e saranno determinanti nel suo soggiorno a Parigi)
- inizia a dedicarsi alla scrittura e all’attività di traduttore
- inizia a lavorare come corrispondente dall’Egitto per la rivista fiorentina “La voce”
- si trasferisce a Parigi, dove segue alcuni corsi universitari, inizia ad approfondire lo studio della poesia simbolista e decadente e conosce alcuni rappresentanti delle avanguardie europee (frequenta Picasso, Modigliani, Papini, Soffici e Palazzeschi)
- viene invitato a collaborare alla rivista “Lacerba” dove nel 1915 pubblica le sue prime poesie
- con lo scoppio della prima guerra mondiale, si trasferisce a Viareggio e poi a Milano
- è un interventista che vede la guerra come un mezzo per affermare gli ideali patriottici e nazionalistici
- si arruola come volontario (perché essendo figlio di emigrati riteneva che la guerra potesse rafforzare il legame con l’Italia conquistando la propria identità nazionale attraverso la partecipazione e la condivisione di un ideale) e combatte sull’altopiano del Carso
- combatte le battaglie dell’Isonzo e viene rinominato poeta soldato perché scriveva le sue poesie dalla trincea come testimonianza della tua esperienza
- la guerra combattuta in Francia nel 1918 sul fronte della Champagne
- il quotidiano confronto con la morte lo porta a prendere coscienza della crudeltà implacabile della guerra e della sua assurdità-> emerge l’essenzialità della vita che lo porta all’essenza della parola e dello stile (parola pura)
- dopo la guerra si stabilisce a Parigi e comincia a lavorare come corrispondente per il “Popolo d’Italia” (giornale fondato da Benito Mussolini)
- nel 1921 torna in Italia con la moglie (sposata l’anno precedente) e si stabilisce a Roma dove vive dal 1921 al 1936
- si avvia un periodo caratterizzato dall’adesione al fascismo, dalla nascita dei figli Anna Maria e Antonietto e dai primi riconoscimenti ufficiali
- ha una crisi religiosa che lo fa avvicinare alla fede cristiana -> dopo le esperienze di guerra cerca un rapporto tra uomo e Dio come conforto al dramma della vita e come risposta all’ansia di assoluto
- nel 1936 si trasferisce in Brasile dove ottiene una cattedra di lingua di letteratura italiana all’università di San Paolo
- rientra in Italia nel 1942 ed ottiene la cattedra di letteratura italiana all’università di Roma
- muore a Milano nel 1970
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e l'infanzia dell'autore?
- Come si sviluppa la carriera letteraria dell'autore?
- Qual è l'esperienza dell'autore durante la prima guerra mondiale?
- Come evolve la vita dell'autore dopo la guerra?
L'autore nasce il 10 febbraio 1888 ad Alessandria d’Egitto da emigrati italiani provenienti da Lucca e perde il padre a due anni in un incidente sul lavoro durante la costruzione del canale di Suez.
L'autore si appassiona alla poesia e inizia a scrivere e tradurre, lavorando come corrispondente per la rivista "La voce". Si trasferisce a Parigi, dove approfondisce la poesia simbolista e collabora con la rivista "Lacerba", pubblicando le sue prime poesie nel 1915.
L'autore si arruola come volontario, combattendo sull'altopiano del Carso e nelle battaglie dell'Isonzo. Scrive poesie dalla trincea, guadagnandosi il soprannome di poeta soldato, e prende coscienza della crudeltà della guerra.
Dopo la guerra, si stabilisce a Parigi e lavora per il "Popolo d’Italia". Torna in Italia nel 1921, aderisce al fascismo, e vive a Roma fino al 1936. Si trasferisce in Brasile per insegnare, rientra in Italia nel 1942, e muore a Milano nel 1970.