Concetti Chiave
- Giuseppe Ungaretti's childhood in Egypt deeply influenced his imagination, reflecting the precariousness of existence against nature and time.
- In Paris, Ungaretti connected with avant-garde movements, enriching his poetry with themes of life, death, and harmony.
- His traumatic World War I experiences led to "Il porto sepolto," exploring life, death, and a search for meaning through poetry.
- "L'Allegria" delves into themes like light vs. darkness, the transformation of the self, and an inner turmoil seeking resolution.
- Ungaretti's poetic innovations include using white spaces for rhythm, breaking traditional metrics, and emphasizing the evocative power of words.
Indice
Vita di Giuseppe Ungaretti
Giuseppe Ungaretti nasce nel 1888 ad Alessandria d'Egitto, da padre operaio e madre panettiera. A due anni perde il padre, viene cresciuto dalla madre, e nutre un senso di speranza e meraviglia per l'Italia. (Genitori di origini italiane, Lucca)Infanzia egiziana lascia un segno importante nella sua immaginazione: luce accecante del giorno, rumori della notte, paesaggi del deserto modificati dalla sabbia, che mostrano la precarietà di fronte a natura e tempo.
Compie studi rigorosi in lingua francese e si avvicina a gruppi rivoluzionari. Si interessa alla letteratura e poesia, italiana e francese.
A 24 anni lascia Alessandria per seguire la sua vocazione letteraria, e si dirige a Parigi (patria della cultura di avanguardia). Fa una tappa in Italia, dove rimane affascinato dalla stabilità dei paesaggi di montagna (contrapposto al deserto)
A Parigi conosce intellettuali di avanguardie artistiche e letterarie. Qui giunge a una maggiore consapevolezza di sè e del suo futuro da poeta.
Assume posizioni nazionaliste e patriottiche e partecipa alla campagna per l'intervento dell'Italia come volontario, nella prima guerra mondiale (soldato nel Carso). Supera la disumanità delle trincee tramite la poesia, usata per sopravvivere (1916, “il porto sepolto”, nel 1942 cambia titolo: “l’allegria”, dopo diverse revisioni). Scriveva su foglietti, pacchetto delle sigarette, strappi di fogli. Si accorge dell’atrocitá della guerra e la definisce “inganno collettivo”.
Nel 1919 aderisce al fascismo, perché da reduce deluso si riconosce nel programma nazionalistico. Lavora anche per il quotidiano “il Popolo di Italia”, fondato da Benito Mussolini. Scrive la prefazione di Mussolini del “Porto sepolto“.
Si sposta a Roma, si sposa ed ha due figli. Qui ha una svolta poetica: recupero della tradizione e dei modelli classici letterari, con ordine e misura. Scrive “sentimento del tempo” nel 1933.
Nel 1928 si converte al cattolicesimo, che spiega il senso di mistero e sacro che ha avuto fin da giovane.
Nel 1936 insegna letteratura italiana all’università di San Paolo del Brasile, dove si interessa alla cultura, letteratura, riti e tradizioni brasiliane, si ferma la sua scrittura poetica.
Perde l'unico fratello e un figlio, e la sofferenza lo spinge a scrivere “il dolore” 1947.
Nel 1942 torna in Italia, dove ottiene la cattedra di letteratura italiana a Roma, grazie al regime fascista. Con la sua caduta, egli passerà un momento difficile e rischia di perdere la cattedra con accuse di adesione al fascismo.
Nel 1969 la poetica di Ungaretti viene raccolta in un unico volume "Vita di un uomo. Tutte le poesie”. Non è la sua vita a ispirare la sua poesia, ma la poesia a ricostruire e dare significato alla sua vita. Lavora anche durante la vecchiaia, e muore nel 1970 a Milano.
L'Allegria
Prima edizione 1916 con un continuo lavoro di revisione.“Il porto sepolto” (1916).
“Allegria di Naufragi” (1919).
“Il Porto Sepolto” (1923).
“L’Allegria” (1931,1936,1942).
Comprende cinque sezioni:
-Ultime (Milano 1914-1915).
-Il porto sepolto.
-Naufragi.
-Girovago.
-Prime (Parigi - Milano 1919).
Inversione dell’ordine delle sezioni e mescolanza di diversi livelli temporali
Poesia indipendente dalle forme metriche regolari con parole unite in modo inedito isolate in lunghi silenzi dati dagli spazi bianchi. I versi dell’allegria presuppongono una valorizzazione della poesia come ricerca dell’assoluto con un significato supremo e misterioso. (rif. al primo titolo)
Ricerca dell’assoluto al di là dell’esperienza limitata dell’io
La prima raccolta è una specie di diario di un soldato in trincea durante la prima guerra mondiale con indicazioni di tempo e di luogo. Ma si può definire come una biografia trasfigurata: Riflessione sul senso della vita e della morte e testimoniano la tensione dell’uomo verso una condizione di armonia con il mondo (il poeta-soldato che scopre la morte si rende conto di condividere l’esperienza con i suoi compagni ed evade dal dolore sognando una condizione di equilibrio)
Profondo desiderio di vita (rif. secondo titolo) dimostrato anche dall’ossimoro che lega la parola “naufragi” alla parola “allegria”.
Poesia con il valore di offrire una via di salvezza ed evadere dalla sofferenza. Capacità della parola di esprimere i valori segreti dell’esistenza e di esprime la voce di tutti (poeta che scava negli abissi alla ricerca della verità, e riporta la piccola parte visibile alla superficie, per diffonderlo a tutti)
I temi dell'Allegria
-Buio e luceTemi espressi attraverso le immagini simboliche del buio e della luce.
La desolazione del poeta si traduce nell'immagine del buio che lo chiude e lo minaccia.
“I fiumi” riassume le tappe della sua formazione (buio= esperienze drammatiche del poeta soldato, luce= segno di speranza che si oppone al naufragio e all'assurdità della guerra).
La metamorfosi dell'io
Il bisogno di evasione dalla dalla sofferenza si esprime come metamorfosi dell'io che aspira alla disumanizzazione e poi all'annullamento.
-La ricerca dell'io
il confronto con Dio è dato dalla ricerca di un senso da dare all'esperienza della guerra
La conoscenza della fragilità umana genera un desiderio di trascendenza, che si manifesta in domande piene di scetticismo
La riposta è incertezza
-Ricordi, sogni e fantasia
L'esperienza del soldato è fatta di lunghe pause e interruzioni dove trova spazio il ricordo (“in memoria” -> ricordo dell'amico arabo Moammed)
La fuga dalla guerra diventa un sogno ad occhi aperti
Sogno= luogo in cui si manifesta il desiderio dei sensi
Amore nell’allegoria è evidente nella nostalgia di corpi lontani
-L'inquietudine interiore
Immagine del nomade alla ricerca di un approdo
Mutamenti continuo di paesaggi (Africa= con il sole, i miraggi, Parigi, Italia=patria ritrovata)
riconosce l’Italia come patria nonostante l’influenza di varie culture
l'inquietudine è interiore -> nostalgia della patria
Le novità metriche e stilistiche
-la parolapoeta della modernità =innovazione di Ungaretti, forte rottura con le tradizioni
spazi bianchi -> una cornice di risonanza con versi brevi (versicoli)
parola = protagonista assoluta con la capacità di evocare immagini e significati
-Regolarità metrica: Giuseppe De Robertis -> ritrova una presenza sotterranea di versi regolari (unendo due o tre versi successivi si possono riconoscere le misure classiche della tradizione) -> vista da altri studiosi come forzatura
Pier Vincenzo Mengaldo -> spazi bianchi si sostituiscono alla punteggiatura assente (scandiscono pause e determinano il ritmo del discorso)
-Lessico e figure retoriche
parole di registro medio, attraverso silenzio vengono intensificate
sintassi semplice ed è costituita da periodi brevi
Figure retoriche:
Analogia -> accostamento improvviso di parole, lontane di significato
Similitudini -> fissano concretamente le parole nell'immaginazione del lettore coinvolgendo tutti i sensi
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini di Giuseppe Ungaretti e come hanno influenzato la sua poesia?
- Come si è evoluta la carriera letteraria di Ungaretti dopo il suo trasferimento a Parigi?
- In che modo l'esperienza della prima guerra mondiale ha influenzato la poesia di Ungaretti?
- Quali sono i principali temi trattati nella raccolta "L'Allegria" di Ungaretti?
- Come si manifestano le innovazioni metriche e stilistiche nella poesia di Ungaretti?
Giuseppe Ungaretti nasce nel 1888 ad Alessandria d'Egitto da genitori di origini italiane. La sua infanzia in Egitto, tra paesaggi desertici e una natura imponente, ha lasciato un segno indelebile nella sua immaginazione e poesia, portandolo a riflettere sulla precarietà dell'esistenza umana di fronte alla natura e al tempo.
A Parigi, Ungaretti entra in contatto con le avanguardie artistiche e letterarie, raggiungendo una maggiore consapevolezza di sé e del suo futuro da poeta. Questa esperienza lo porta a sviluppare una poesia che ricerca l'assoluto e esplora temi come la vita, la morte e la ricerca di armonia, influenzando profondamente il suo stile e le sue opere future.
L'esperienza traumatica della prima guerra mondiale ha avuto un impatto profondo sulla poesia di Ungaretti, che ha usato la scrittura come mezzo per sopravvivere alla disumanità delle trincee. La sua raccolta "Il porto sepolto", poi rinominata "L'allegria", riflette su temi come la morte, la speranza e la ricerca di un senso di vita attraverso la poesia, considerata una via di salvezza.
"L'Allegria" di Ungaretti esplora temi come il contrasto tra buio e luce, la metamorfosi dell'io, la ricerca di un senso di vita di fronte alla guerra, i ricordi e la nostalgia, e l'inquietudine interiore. La raccolta riflette la tensione dell'uomo verso una condizione di armonia con il mondo e il desiderio di vita, nonostante le esperienze traumatiche.
Le innovazioni metriche e stilistiche nella poesia di Ungaretti includono l'uso di spazi bianchi per scandire pause e ritmi, la rottura con le forme metriche regolari, e l'uso di un lessico di registro medio intensificato dal silenzio. Queste scelte stilistiche rendono la parola protagonista assoluta, capace di evocare immagini e significati profondi, e testimoniano la modernità e l'originalità della sua poesia.