Concetti Chiave
- La poesia "Levante" di Giuseppe Ungaretti è inclusa nella raccolta "Allegria dei naufragi" del 1919 e descrive un viaggio da Alessandria a Parigi.
- Il poeta esprime la nostalgia per Alessandria e descrive il mare e i suoni musicali della nave, creando un contrasto tra un giovane solo e gli emigranti siriani che ballano.
- La poesia è composta da sei strofe con versi liberi e senza punteggiatura, usando spazi bianchi per scandire i periodi e conferire significato e silenzio alle parole.
- Ungaretti utilizza figure retoriche come ellissi, analogie e allitterazioni per arricchire il testo e creare immagini visive e musicali.
- L'elemento visivo è prevalente, rimandando ai vicoli di Alessandria e agli spazi interni delle abitazioni, con una struttura metrica innovativa per l'epoca.

Indice
Giuseppe Ungaretti: Levante
La linea
vaporosa muore
al lontano cerchio del cielo
Picchi di tacchi picchi di mani
e il clarino ghirigori striduli
e il mare è cenerino
trema dolce inquieto
come un piccione
A poppa emigranti soriani ballano
A prua un giovane è solo
Di sabato sera a quest’ora
Ebrei
laggiù
portano via
i loro morti
nell’imbuto di chiocciola
tentennamenti
dei vicoli
di lumi
Confusa acqua
come il chiasso di poppa che odo
dentro l’ombra
del
sonno.
Commento al testo Levante di Giuseppe Ungaretti
Questa celebre poesia di Giuseppe Ungaretti fa parte della celebre raccolta di poesie dal titolo Allegria dei naufragi del 1919 e descrive il viaggio che il celebre poeta italiano fece da Alessandria a Parigi, capitale della Francia.
Si tratta di una poesia che ha avuto due stesure: la prima nell'anno 1915 mentre la seconda risale all'anno 1931, quando è stata pubblicata per la prima volta nella celebre rivista L’Italia letteraria. L'edizione completa della poesia risale all'anno 1942.
Il poeta si sta dirigendo verso Parigi, ma man mano che si allontana da Alessandria sente la nostalgia della città. Ciò che vede non è altro che il mare, la sua linea che finisce molto lontano confondendosi con la linea stessa del cielo. Quella che si avverte in mezzo a questo contesto di silenzio è soltanto la nave, che si sente grazie soprattutto al suono dei picchi dei tacchi e dei picchi di mani. I suoni del verso "Picchi di tacchi picchi di mani" è quasi musicale e onomatopeico e ad esso si aggiunge anche l'effetto visivo del mare cenerino, le cui onde si increspano in maniera dolce e allo stesso tempo inquieta. Sulla nave il poeta descrive due situazioni contrastanti:
- degli emigranti siriani che ballano sulla nave ("A poppa emigranti soriani ballano";
- un giovane che si trova a prua da solo in un giorno come il sabato lasciandosi alle spalle la città in cui viveva. ("A prua un giovane è solo")

L'immagine del giovane che si trova da solo a prua sulla nave non è altro che quella di Giuseppe Ungaretti, che è partito alla volta di Parigi, lasciando la sua città, guardandola come già detto in precedenza con nostalgia.
Struttura metrica della poesia Levante di Giuseppe Ungaretti
Il componimento poetico Levante di Giuseppe Ungaretti si articola in sei strofe, ognuna delle quali ha una diversa struttura e una differente composizione. Talvolta i versi delle varie strofe sono anche composte da poche parole al loro interno. Non vi è presenza di punteggiatura, vi sono soltanto versi liberi con spazi bianchi tra le parole che hanno la funzione di scandire i vari periodi. Questi versi hanno anche altre due funzioni principali che sono:
- una di carattere semantico, perché le parole acquisiscono un certo significato;
- una di carattere espressivo, acquisendo un'idea di silenzio trasmettendo determinate immagini visive.
Tra le figure retoriche presenti nel testo si ricordano le seguenti:
- l'ellissi che si ritrova in questo verso: "picchi di tacchi picchi di mani e il clarino ghirigori striduli";
- l'analogia che si riscontra in questo verso: "trema dolce inquieto";
- le allitterazioni che si trovano per esempio in questi versi: "linea ... lontano" e "cerchio... cielo";
Molto importanti sono nella lirica di Ungaretti gli elementi visivi prevalenti che rimandano ai vicoli della sua città, agli spazi interni delle abitazioni. L'altra particolarità della poesia, come detto, è la presenza di una struttura metrica caratterizzata dall'affermazione di versi liberi.
Domande da interrogazione
- Qual è il titolo della poesia di Giuseppe Ungaretti?
- Di quale raccolta poetica fa parte la poesia "Levante"?
- Quando è stata pubblicata per la prima volta la poesia "Levante"?
- Quali sono le figure retoriche presenti nel testo?
- Qual è la struttura metrica della poesia "Levante"?
Il titolo della poesia di Giuseppe Ungaretti è "Levante".
La poesia "Levante" fa parte della raccolta poetica "Allegria dei naufragi".
La poesia "Levante" è stata pubblicata per la prima volta nel 1931 sulla rivista L'Italia letteraria.
Le figure retoriche presenti nel testo sono l'ellissi, l'analogia e le allitterazioni.
La poesia "Levante" ha una struttura metrica caratterizzata da versi liberi e una composizione divisa in sei strofe.