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Concetti Chiave

  • Giuseppe Ungaretti, nato ad Alessandria d’Egitto, si trasferisce a Parigi nel 1912, affascinato dalla cultura d’avanguardia europea e influenzato da simbolismo e futurismo.
  • La sua esperienza nella Prima Guerra Mondiale lo porta a riflettere sul dolore e a cercare consolazione nella poesia, culminando in una conversione al cattolicesimo nel 1928.
  • Ungaretti rinnova la poesia attraverso l’isolamento delle parole, che rivivono in versi brevi e privi di punteggiatura, cercando l’essenza della vita e significati assoluti.
  • La raccolta "L’Allegria", originariamente "Il Porto Sepolto", esplora temi esistenziali come il senso della vita, la morte, l’identità e la natura, piuttosto che essere un semplice diario di guerra.
  • La poesia "I fiumi" rappresenta un percorso esistenziale e religioso, dove Ungaretti trova sollievo e integrazione con l’universo attraverso il ricordo di fiumi significativi del suo passato.

Indice

  1. Giuseppe Ungaretti: Vita e Formazione
  2. La Guerra e la Poesia
  3. Innovazione Poetica e "L'Allegria"
  4. La Poesia "I Fiumi"
  5. Riflessioni e Visioni in "I Fiumi"

Giuseppe Ungaretti: Vita e Formazione

Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1888. Ad Alessandria egli compie studi rigorosi in una scuola francese ma ben presto i suoi interessi si orientano verso la letteratura e la poesia. Decide di seguire questa vocazione e si reca a Parigi nel 1912, che è la patria della cultura europea d’avanguardia.

La Guerra e la Poesia

Nel 1915, quando l’Italia entra in guerra, si arruola come soldato semplice ed è inviato a combattere sull’altopiano del Carso. Ungaretti reagisce alla guerra affidandosi alla poesia, attraverso questa esplorava il dolore e cercava consolazione, provava a trovare un significato alle sfide della vita. Egli infatti si converte al cattolicesimo nel 1928 (è molto credente rispetto a Montale) e quindi ha una visione diversa dell’esistenza, più positiva (come possiamo riscontrare nelle sue poesie).

Innovazione Poetica e "L'Allegria"

Siamo nel periodo delle avanguardie, del simbolismo e del futurismo e alcuni poeti, come ad esempio Mallarmé, sono considerati da Ungaretti maestri nel ricercare nuove tecniche poetiche: essi, isolando la parola nel verso e privandola di punteggiature, trasformano il testo poetico. Ungaretti condivide con loro la necessità di far resuscitare la parola e ricomporre il verso in una forma innovativa, cioè molto breve. La parola ha un ruolo fondamentale, una volta isolata ha il potere di rivelare l’essenza della vita, esprimere nuovi significati e apre al poeta uno spiraglio sull’assoluto (senso ultimo dell’esistenza). La sua prima raccolta di poesie è “Il Porto Sepolto”, in seguito viene ristampato come “Allegria di naufragi” ma il titolo definitivo è “L’Allegria”. Le poesie di questa raccolta non sono un diario di guerra, sono una riflessione sul senso della vita e della morte, sul tempo, la solitudine, la ricerca dell’identità, la memoria e la natura. Ma qual è la sua visione riguardo la natura? La si può evincere da una poesia in particolare: “I fiumi”.

La Poesia "I Fiumi"

La poesia è stata scritta sul teatro di guerra. L’autore immergendosi nell’Isonzo si ricorda dei fiumi che sono stati importanti per la sua vita. È un percorso esistenziale, un recuperò dell’identità con un profondo senso religioso.


Riflessioni e Visioni in "I Fiumi"

Cosa ci racconta? Il poeta si sta sostenendo a un albero “mutilato” (v.1) dalla guerra e guarda le nuvole passare davanti alla luna. Quella mattina ha fatto un bagno nel fiume Isonzo e abbandonandosi alla purezza delle sue acque si è sentito felice e in armonia con l’universo. Con la memoria rievoca gli altri fiumi della sua vita: il Serchio, che scorre nelle terre dei suoi avi lucchesi e dei suoi genitori; il Nilo, presso il quale è nato e cresciuto; la Senna, nel luogo in cui ha compiuto esperienze che lo hanno reso cosciente di sé.

Ciò che fa spiccare questa poesia rispetto ai suoi altri componimenti, che sono molto brevi, è la sua estensione, giustificata, però, dal fatto che si tratta di un “riassunto esistenziale”, quindi una poesia che si sviluppa come un racconto in retrospezione. Egli descrive la sensazione di sollievo provata nell’immersione. L’acqua e il sole hanno compiuto su di lui una purificazione sacra (come suggeriscono i rinvii lessicali alla sfera religiosa: “stamani mi sono disteso in un’urna d’acqua e come una reliquia ho riposato” v.10-11). Successivamente arriva il centro concettuale della poesia: la “rara felicità” di cui parla l’io lirico consiste nel sentirsi pienamente integrato con l’universo, avendo superato la sofferenza. In quell’istante di unione con la natura egli dimentica l’angoscia della guerra ed è come se diventassero una cosa sola. La seconda parte della poesia è costituita da una serie di visioni mentali dove i fiumi del passato tornano alla memoria. Alla fine di questo percorso all’indietro nel tempo la poesia si conclude con un ritorno alla notte da cui era partita. Ma l’orizzonte adesso si è oscurato: la notte non è più rischiarata dalla luna e la nostalgia suscitata dai ricordi costringe il poeta a osservare il presente con uno sguardo tragico, percependo l’impossibilità di evadere dalla sua vita di soldato.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della guerra nella vita e nella poesia di Giuseppe Ungaretti?
  2. La guerra ha avuto un impatto significativo su Ungaretti, che ha reagito affidandosi alla poesia per esplorare il dolore e cercare consolazione, cercando un significato alle sfide della vita.

  3. Come si caratterizza l'innovazione poetica di Ungaretti in "L'Allegria"?
  4. Ungaretti adotta tecniche innovative, isolando la parola nel verso e privandola di punteggiature, per rivelare l'essenza della vita e aprire uno spiraglio sull'assoluto, come si vede nella raccolta "L'Allegria".

  5. Qual è il tema centrale della poesia "I Fiumi"?
  6. "I Fiumi" è un percorso esistenziale e un recupero dell'identità con un profondo senso religioso, dove il poeta si sente in armonia con l'universo attraverso il ricordo dei fiumi significativi della sua vita.

  7. In che modo la poesia "I Fiumi" si differenzia dagli altri componimenti di Ungaretti?
  8. "I Fiumi" si distingue per la sua estensione, essendo un "riassunto esistenziale" che si sviluppa come un racconto in retrospezione, a differenza degli altri componimenti più brevi di Ungaretti.

  9. Qual è il significato della "rara felicità" nella poesia "I Fiumi"?
  10. La "rara felicità" consiste nel sentirsi pienamente integrato con l'universo, superando la sofferenza e dimenticando l'angoscia della guerra, in un momento di unione con la natura.

Domande e risposte

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