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Concetti Chiave

  • Giuseppe Ungaretti, nato in Egitto nel 1888, partecipò alla Prima Guerra Mondiale e scrisse opere significative come "Porto Sepolto" e "Allegria di Naufraghi".
  • Le tematiche delle sue poesie includono il dolore e la guerra, l'assenza di radici, e la natura come unica fonte di speranza.
  • "Il porto sepolto" esplora il mistero della vita attraverso un viaggio interiore, emergendo dalle tenebre alla luce.
  • In "Veglia", descrive la vicinanza alla morte durante la guerra, esprimendo un rinnovato attaccamento alla vita.
  • "I fiumi" racconta la storia della sua famiglia e della sua vita, utilizzando i fiumi come simboli delle tappe fondamentali del suo percorso esistenziale.

Indice

  1. La Vita di Giuseppe Ungaretti
  2. Esperienze di Guerra e Dolore
  3. Il Viaggio Interiore del Poeta
  4. Riflessioni sulla Morte e la Vita
  5. Simbolismo dei Fiumi e della Vita
  6. Distruzione e Fratellanza in Guerra

La Vita di Giuseppe Ungaretti

Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1888, dove i genitori si trasferirono per costruire il canale di Suez;

Entra a far parte delle prima guerra mondiale come volontario;

Nel 1919 scrive “Porto Sepolto” e “Allegria di Naufraghi”;

Nel 1937 si trasferisce in Brasile;

Muore a Milano nel 1970.

Verticale —> significato più profondo;

Orizzontale —> poesia di viaggi per i suoi tanti viaggi.

Ruolo catartico —> tirare fuori le cose per stare meglio.

Non vinse il premio Nobel a causa del suo legame con Mussolini.

Esperienze di Guerra e Dolore

tema del dolore e guerra, raccontate in prima persona, perché le ha vissute e permette a chi vive di scoprire la solidarietà e fratellanza. Descrive gli uomini come pezzi di carne, tutti uguali di fronte alla morte.

Mancanza di radici, perché non ha la propria patria;

Natura, perché nei momenti difficile Ungaretti si aggrappa ad essa che è l’unica cosa che gli da speranza;

Le opere sono molto corte ed alcune senza verbi.

Il Viaggio Interiore del Poeta

È una poesia che va alla ricerca del mistero della vita.

Il titolo, va a significare tutto ciò che di segreto rimane in noi senza una risposta, cioè al viaggio che lui stesso decide di fare dentro se stesso.

Si immerge nell’inconscio, negli abissi della memoria, coglie tutte le illuminazioni e le scrive.

Ungaretti presenta il viaggio del poeta nelle tenebre e poi riemerge la luce.

Tema principale è la morte, infatti scrive quest’opera durante un conflitto della I guerra mondiale.

Riflessioni sulla Morte e la Vita

Ungaretti descrive la notte passata vicino al corpo di un compagno ucciso, con il viso sfigurato dal dolore, le mani irrigidite e gli occhi rivolti verso la luna.

Lui non può far altro che restargli vicino e di fronte alla morte lui rivela di non essere mai stato cosi attaccato alla vita e per quanto essa possa essere ingiusta, vale la pena viverla a pieno.

In questa opera Ungaretti si trova abbandonato e paragona il suo stato d’animo, che è triste e desolato per la sua esperienza in guerra, al paesaggio deserto del Carso.

Il dolore c’è ancora, ma è nell’anima e non lascia più tracce all’esterno.

La sua sofferenza è tanta che non riesce più a piangere visivamente, ma solo nell’intimo.

Il dolore è paragonabile alla pietra del Carso, senza vita.

Pietra prosciugata —> occhi asciutti di Ungaretti

La morte di sconta vivendo —> il sollievo della morte, si paga con le sofferenze della vita.

Simbolismo dei Fiumi e della Vita

Ungaretti ripercorre la storia della sua famiglia, dove questi 4 fiumi, rappresentano le tappe fondamentali della sua vita e con essi lui riesce a riconoscersi.

1° parte —> riflette sulla vita, fissando la luce della luna;

2° parte —> si immerge nell’acqua, ricorda il battesimo, quindi momento di rinascita. Il fiume in questione è l’Isonzo, dove il poeta ci si riconosce come una piccola parte dell’universo.

3° parte —> ripercorre il suo passato attraverso i fiumi che hanno segnato alcune tappe fondamentali della sua vita (Serchio, Nilo, Senna e Isonzo);

4° parte —> paragona l’instabilità della sua vita ad un fiore (ossimoro).

Distruzione e Fratellanza in Guerra

Rappresenta il paesaggio devastato di San Martino del Carso dopo il passaggio dell’esercito.

Per Ungaretti la distruzione di una città diventa simbolo di dolore, per via delle case distrutte e soldati uccisi di cui non è rimasto nulla.

La distruzione di questa città, viene assimilata perché è pari al suo cuore, anch’esso distrutto per la perdita dei tanti amici.

Tema principale è la fratellanza.

Qui Ungaretti esprime il senso della fragilità della vita sconvolta dalla guerra attraverso la sua esperienza in guerra.

Una notte due gruppi di soldati si incontrano e si raccontano e in questa realtà il poeta riscoprire il vero significato della fratellanza.

La parola "fratelli" ha un valore nuovo, può significare speranza, saluto reciproco di uomini che soffrono, messaggio di solidarietà, ma soprattutto segno di una ritrovata dignità umana.

Esprime un grido di rivolta contro gli orrori della guerra.

La poesia è raccontata in modo triste a causa delle situazioni difficili che vivevano a quei tempi i soldati arruolati in guerra.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della natura nelle opere di Ungaretti?
  2. Nei momenti difficili, Ungaretti si aggrappa alla natura, che rappresenta l'unica fonte di speranza per lui.

  3. Come viene rappresentato il tema della morte nelle poesie di Ungaretti?
  4. Ungaretti descrive la morte attraverso esperienze personali, come la notte passata accanto a un compagno ucciso, rivelando un attaccamento alla vita nonostante le sue ingiustizie.

  5. Qual è il significato dei fiumi nella vita di Ungaretti?
  6. I fiumi rappresentano le tappe fondamentali della vita di Ungaretti, con ciascuno che simboleggia un momento cruciale della sua esistenza.

  7. In che modo Ungaretti esprime il tema della fratellanza in guerra?
  8. Ungaretti riscopre il significato della fratellanza attraverso l'incontro tra soldati, esprimendo un messaggio di solidarietà e dignità umana ritrovata.

  9. Perché Ungaretti non vinse il premio Nobel?
  10. Ungaretti non vinse il premio Nobel a causa del suo legame con Mussolini.

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