Concetti Chiave
- La fragilità umana è riflessa nella consapevolezza della precarietà dell'esistenza, paragonata a una foglia appena nata nella notte.
- La pietra di San Michele simboleggia un pianto invisibile e una vita prosciugata, dove la morte è una condizione da scontare vivendo.
- Il cuore del poeta è descritto come un paese devastato, pieno di croci, riflettendo un dolore profondo e persistente.
- L'emblema della rovina e del dolore è rappresentato dalla distruzione di San Martino del Carso, che diventa un simbolo della dialettica tra vita e morte.
- L'attaccamento alla vita emerge dalla vicinanza alla morte, con il poeta che esprime amore e una forte volontà di vivere nonostante tutto.
Indice
Riflessioni sulla fragilità umana
Di che reggimento siete
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
Di che reggimento siete fratelli? Fratelli tremate nella notte. Una foglia è appena nata. Nell’aria sofferente, ribellione, istintiva dell’uomo consapevole della precarietà della sua esistenza. Fratelli.
Sono Una Creatura
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
La pietra di San Michele
Come questa pietra di S.Michele cosi fredda, cosi dura, cosi prosciugata, cosi resistente, cosi totalmente priva di vita.
Come questa pietra è il mio pianto che non si vede.
La morte si paga vivendo.
Il cuore straziato del poeta
Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
E' il mio cuore
il paese più straziato
Di queste case non è rimasto che qualche frammento di muro. Di tanti che scambiavano con me parole non è rimasto neppure un brandello. Ma nel cuore nessuna croce manca.
È il mio cuore il paese più straziato.
L'emblema del dolore e della rovina
La distruzione di un paese diventa, in questa lirica, l’emblema del dolore del fante-poeta, che sembra rivivere lo strazio provato, dopo la battaglia, di fronte alle rovine penose di San Martino del Carso: case ridotte a cumuli di macerie, con qualche brandello di muro ancora in piedi, persone (commilitoni e abitanti di quel paese) letteralmente dissolte dalle cannonate, ma presenti e vive nel cuore del poeta, un cuore straziato, proprio come quel paese, un cuore straziato dai ricordi brucianti di giorni di morte e di rovina. L’analogia tra paese e cuore è folgorante in questo senso. Nel precario confine tra la vita e la morte, quando ogni cosa può rovesciarsi nel suo opposto o scomparire per sempre, in un attimo, all’improvviso, San Martino del Carso diventa l’emblema della dialettica tra essere e nulla. Solo chi sopravvive a una tale tragedia, con il cuore come un cimitero pieno di croci, può “comprendere”, come il fante-poeta, e gridare al mondo il suo attaccamento alla vita.
L’immagine fragile del cuore straziato richiama quella iniziale del brandello di muro, racchiudendo il componimento in un cerchio di dolore.
Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita
Attaccamento alla vita
Un’intera nottata ha buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca contratta, rivolta alla luna piena, con le mani rese gonfie e livide dalla morte, penetrano nel mio silenzio; ho scritto lettere piene d’amore.
Non sono mai stato tanto attaccato alla vita.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale delle "Riflessioni sulla fragilità umana"?
- Come viene descritta la pietra di San Michele?
- Cosa rappresenta il cuore del poeta nel contesto della distruzione di San Martino del Carso?
- Qual è l'emblema del dolore e della rovina nella lirica?
- Come viene espresso l'attaccamento alla vita nel testo?
Il tema centrale è la consapevolezza della fragilità umana e la ribellione istintiva dell'uomo di fronte alla precarietà della sua esistenza.
La pietra di San Michele è descritta come fredda, dura, prosciugata, refrattaria e totalmente priva di vita, simboleggiando il pianto invisibile del poeta.
Il cuore del poeta rappresenta il paese più straziato, un emblema del dolore e della rovina, connesso alle rovine fisiche e ai ricordi brucianti di morte e distruzione.
L'emblema del dolore e della rovina è la distruzione di San Martino del Carso, che riflette il dolore del poeta e la dialettica tra essere e nulla.
L'attaccamento alla vita è espresso attraverso la descrizione di una notte passata accanto a un compagno massacrato, durante la quale il poeta scrive lettere piene d'amore, sentendosi mai così attaccato alla vita.