Concetti Chiave
- Giovanni Pascoli visse in un periodo di fermento politico e culturale in Romagna dopo l'unificazione italiana, influenzando la sua visione del mondo.
- La vita di Pascoli fu segnata da tragici eventi familiari e da difficoltà economiche, con la morte del padre che segnò profondamente il suo percorso personale e poetico.
- Le opere di Pascoli, come "Myricae" e "Canti di Castelvecchio", esplorano temi di natura, memoria e la crisi dell'800 attraverso una poetica simbolica e allusiva.
- La poetica del "fanciullino" rappresenta l'infanzia eterna nell'uomo, capace di vedere il mondo con meraviglia e stupore, liberandosi delle percezioni razionali.
- Pascoli utilizza tecniche espressive innovative come il linguaggio analogico e una metrica spezzata, creando una forte carica emotiva e musicale nei suoi versi.
Indice
- Pascoli e il suo tempo
- La vita di Giovanni Pascoli
- Le opere
- Le opere civili
- Il pensiero e la poetica
- La poetica del fanciullino
- Il poeta veggente
- Tra simbolismo e classicismo
- Le tecniche espressive
- Il lessico e gli aspetti fonici
- La metrica
- Myricae
- La struttura e le forme
- I contenuti
- Temporale (Myricae)
- Lavandare (Myricae)
- X Agosto (Myricae)
- Canti di Castelvecchio
- Struttura e le forme
- Contenuti
- Il gelsomino notturno (Canti di Castelvecchio)
Pascoli e il suo tempo
Pascoli vive gli anni successivi all’unificazione italiana in Romagna attraversata da fermenti politici e culturali.
La vita di Giovanni Pascoli
- 1855: nacque in Romagna.
- 1867: L’omicidio del padre è l’evento che sconvolge la sua vita creando difficoltà economiche alla famiglia.
- 1871: la famiglia si trasferisce a Rimini. Pascoli abbandona il Collegio degli Scolopi ad Urbino. In questi anni muoiono due fratelli, la madre e la sorella maggiore.
- 1873: studia Lettere all'università di Bologna, dove ha come maestro Carducci. Si avvicina alle idee socialiste e trascorre alcuni mesi in carcere per aver partecipato ad una manifestazione.
- 1876: muore il fratello Giacomo e Pascoli diventa il capofamiglia.
- 1882: si laurea in Letteratura Greca. Conseguita la laurea insegna prima a Matera e poi a Massa dove chiama a vivere con sé le due sorelle Ida e Maria. Ida si sposa contro la volontà del poeta e quindi Pascoli e Maria si trasferiscono a Castelvecchio di Barga.
- 1895: ottenne la cattedra di Grammatica Greca e Latina presso l’università di Bologna e quella di Letteratura Latina all’università di Messina.
- 1905: diventa titolare di Letteratura Italiana a Bologna.
- 1912: muore a Bologna.
Le opere
Grandi raccolte:- Myricae
- Canti di Castelvecchio
Le opere civili
- Pensieri e discorsi
- Odi e Inni
- Canzoni di Re Enzio
- Miei pensieri di varia umanità
- La grande Proletaria si è mossa
Il pensiero e la poetica
La visione del mondo di Pascoli si forma a partire da due fondamentali esperienze:- I tragici avvenimenti che travolgono la sua famiglia
- La crisi politica e culturale della seconda metà dell’800.
- Funzione morale: la poesia è pura, spontanea e disinteressata, dà voce al fanciullino che è dentro ognuno di noi che promuove bontà e amore.
- Funzione civile: la poesia contribuisce ad abolire le barriere di classe e la guerra tra i popoli (socialismo umanitario).
La poetica del fanciullino
Il poeta coincide con “il fanciullino”, quella parte infantile che sopravvive in fondo a ogni uomo e che viene ignorata nell’età adulta. Il fanciullino vede tutte le cose con stupore e meraviglia senza percezioni razionali.
Il poeta veggente
Il fanciullino cerca la poesia nelle piccole cose, come un veggente che riesce a guardare oltre le apparenze sensibili.
Tra simbolismo e classicismo
Pascoli rientra nel filone del Simbolismo, anche se la sua poesia rimane legata alla tradizione classica.
Le tecniche espressive
Il linguaggio analogico:- Uso della metafora.
- Accosta realtà tra di loro lontane, eliminando i passaggi logici.
- Attraverso le sinestesie (descrizione di un'esperienza sensoriale) crea una intensa carica allusiva e suggestiva.
Il lessico e gli aspetti fonici
Pascoli mescola parole dotte e comuni, termini gergali e dialettali, termini tecnici che si riferiscono alla realtà campestreGrande rilievo hanno gli aspetti fonici, il gioco dei suoni e gli effetti musicali di onomatopee
La metrica
Il verso è frantumato al suo interno mediante l’uso frequente della punteggiatura e degli enjambements.
Myricae
La composizione:- È la raccolta più significativa di Pascoli ed è caratterizzata dalla continua sperimentazione.
- Le fasi di elaborazione di Myricae corrispondono all’evoluzione e alla definizione della poetica dell’autore, che procede da una scrittura di tipo descrittivo ad una di tipo simbolico.
La struttura e le forme
- Gli schemi metrici sono gli stessi della tradizione, ma rinnovati dall’interno attraverso continue pause, enjambements e fratture che ne spezzano il ritmo.
- Il lessico è preciso.
- Il linguaggio è allusivo e simbolico, attento ai valori musicali della parola.
- Le liriche hanno come oggetto l’osservazione della natura.
I contenuti
- Aspetti quotidiani del paesaggio.
- Temi legati ai ricordi, alla famiglia, al “nido” distrutto, allo stretto rapporto che lega i vivi e i morti.
- Tema della morte.
Temporale (Myricae)
Pascoli racconta l’avvicinarsi di un temporale attraverso suoni descritti dalle onomatopee e i colori:- Il rosseggiare dell’orizzonte verso il mare.
- Il nero delle nuvole sui monti.
- Sullo sfondo nero biancheggia un solitario casolare.
- Quest’ultimo è il simbolo della solitudine dell’uomo dominato dalle forze della natura.
Lavandare (Myricae)
In un campo c’è un aratro senza i buoi abbandonato, in lontananza si sente lo sciacquare dei panni delle lavandaie che viene accompagnato da canti melanconici e una donna si lamenta per la mancanza del suo uomo che è partito e non è ancora ritornato; ella si sente come l’aratro che è stato abbandonato in mezzo ai campi.L’aratro lasciato in mezzo al campo evoca l’idea della solitudine e dell’abbandono.
X Agosto (Myricae)
Il testo presenta un parallelo tra una rondine che non torna dai suoi piccoli a causa del cacciatore e il padre di Pascoli che non ritorna a casa dopo essere stato ucciso. Entrambi, rondine e padre, non torneranno da coloro che li aspettano. Pascoli esprime il dolore di un mondo pieno di male, rivolgendosi al cielo.Il pianto delle stelle simboleggia il pianto del cielo, che serve a purificare la terra dal Male.
Canti di Castelvecchio
Composizione:Castelvecchio è un paese nei pressi di Barga in Lucca, dove Pascoli acquista una villetta, in cui si trasferisce con la sorella Maria e in cui cerca di coltivare il suo “nido”. Qui compone i canti ed è la raccolta poetica della maturità pascoliana, per quanto riguarda sia l’aspetto tematico sia quello tecnico-linguistico.
Struttura e le forme
Le poesie sono organizzate attorno a due nuclei lirico-biografici:- Canti di Castelvecchio.
- Il ritorno a San Mauro.
- Linguaggi comuni.
- Lingue straniere.
- Gerghi e linguaggi specializzati.
Contenuti
- Natura e vita della campagna.
- Nido familiare.
- Amore per le piccole cose quotidiane.
- Mistero e ignoto.
Il gelsomino notturno (Canti di Castelvecchio)
La poesia è dedicata all’amico Gabriele Briganti nel giorno del suo matrimonio con l’allusione in modo delicato e sottile alla vita notturna del fiore e alla prima notte di nozze dei due giovani sposi.Ritorna il tema del nido come luogo di protezione e di unità familiare.
Domande da interrogazione
- Qual è l'evento che sconvolge la vita di Giovanni Pascoli e quali conseguenze ha sulla sua famiglia?
- In quali università ha studiato Giovanni Pascoli e chi è stato il suo maestro?
- Quali sono le due esperienze fondamentali che formano la visione del mondo di Pascoli?
- Cosa rappresenta "il fanciullino" nella poetica di Pascoli?
- Qual è il tema principale della poesia "X Agosto" di Pascoli e come viene espresso?
L'omicidio del padre nel 1867 è l'evento che sconvolge la vita di Pascoli, creando difficoltà economiche alla famiglia e portando alla morte di altri membri della famiglia negli anni successivi.
Giovanni Pascoli ha studiato Lettere all'università di Bologna, dove ha avuto come maestro Giosuè Carducci.
La visione del mondo di Pascoli si forma a partire dai tragici avvenimenti che travolgono la sua famiglia e dalla crisi politica e culturale della seconda metà dell'800.
Nella poetica di Pascoli, "il fanciullino" rappresenta quella parte infantile che sopravvive in fondo a ogni uomo, ignorata nell'età adulta, e che vede tutte le cose con stupore e meraviglia senza percezioni razionali.
Il tema principale della poesia "X Agosto" è il dolore per la perdita del padre, espresso attraverso il parallelo tra una rondine che non torna ai suoi piccoli a causa del cacciatore e il padre di Pascoli che non ritorna a casa dopo essere stato ucciso, simboleggiando un mondo pieno di male.