Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Giovanni Pascoli visse un'esistenza solitaria, segnato dai numerosi lutti familiari, che influenzarono profondamente la sua produzione poetica.
  • Durante il periodo universitario a Bologna, Pascoli si avvicinò agli ambienti anarchici e al socialismo, venendo anche arrestato per la sua partecipazione ad attività sovversive.
  • Dopo la laurea, iniziò a insegnare nei licei classici e pubblicò la sua prima raccolta di poesie "Myricae", ricevendo riconoscimenti dalla critica.
  • A Castelvecchio, Pascoli vinse numerosi premi di poesia latina e si legò profondamente alla sorella Maria, dopo il matrimonio dell'altra sorella, Ida.
  • La sua carriera accademica culminò con la cattedra di letteratura italiana all'Università di Bologna, succedendo a Carducci, e continuò a pubblicare opere significative fino alla sua morte nel 1912.

Indice

  1. Infanzia e primi lutti
  2. Studi e impegno politico
  3. Carriera accademica e successi
  4. Riconoscimenti e vita personale
  5. Ultimi anni e opere

Infanzia e primi lutti

La vita di Giovanni Pascoli non comprende avvenimenti di grande rilievo poiché egli ha sempre condotto un’esistenza piuttosto solitaria, dimostrandosi restio a mettersi mostra.

Nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna. Quarto di dieci figli, il padre era amministratore della tenuta dei principi Torlonia per cui, il poeta vive la sua infanzia a contatto con la campagna.

A 12 anni, rimane orfano di padre, ucciso il 10 agosto 1867 (cfr. poesia “X agosto”) e l’autore dell’assassinio resterà impunito. Qualche anno dopo, perde la madre, la sorella maggiore e due fratelli. Tutti questi lutti distruggono il “nido” familiare e creano in lui il timore della morte, un rimpianto per le persone care decedute ed una certa nostalgia per il periodo della fanciullezza, tutti temi presenti ampiamente nella sua produzione poetica. La morte violenta del padre crea in lui anche la convinzione che il mondo è ingiusto, minaccioso e violento.

Studi e impegno politico

Nel 1873, dopo aver terminato gli studi al liceo di Urbino, vince una borsa di studio all’Università di Bologna e questo gli permette di iscriversi alla facoltà di lettere. A Bologna, Pascoli entra in contatto con gli ambienti anarchici e viene privato della borsa di studio per aver partecipato ad una manifestazione contro il ministro dell’istruzione. Desideroso di vedere applicata la giustizia sociale, aderisce al socialismo nascente, partecipa ad altre manifestazioni, ma viene arrestato ed è costretto a trascorrere tre mesi in carcere. Grazie all’intervento di Carducci, (che, fra l’altro aveva fatto parte della commissione che nel 1873 gli aveva assegnato la borsa di studio) viene scagionato dall’accusa di sovversivo, riprende gli studi si laurea nel 1882 con il massimo dei voti.

Carriera accademica e successi

Dopo la laurea, Pascoli inizia ad insegnare latino e greco nei licei classici (prima Matera, poi Massa e quindi Livorno). Nel 1887, va ad abitare a Livorno con due sorelle cercando di ricostruire il “nido” che era andato perduto durante l’infanzia. Qualche anno dopo pubblica la raccolta di poesie “Myricae” che i critici accolgono favorevolmente e, fra questi, anche D’Annunzio.

Riconoscimenti e vita personale

Nel 1892, partecipa al concorso internazionale di poesia latina di Amsterdam e riporta il 1° premio (lo vincerà per altre dodici volte). Diventa, per questo, un famoso studioso di latino, lascia l’insegnamento nel liceo e ricopre l’incarico di docente universitario. Nello stesso periodo la sorella Ida si sposa e il Pascoli vive questo fatto come un abbandono doloroso. Da allora resterà molto attaccato all’altra sorella, Maria, e decide di trasferirsi in Garfagnana (provincia di Lucca), in una casa acquistata a Castelvecchio di Barga, oggi Castelvecchio Pascoli.

Ultimi anni e opere

Nel 1897, Pascoli viene nominato docente all’Università prima a Messina, poi a Pisa. Nel frattempo, egli continua scrivere: prima pubblica il saggio teorico “Il fanciullino” in cui esprime la sua famosa teoria, quindi la raccolta “Poemetti” che più tardi costituiranno due raccolte separate “Primi poemetti” e “Nuovi pometti”

Nel 1903, nello stesso anno in cui D’Annunzio pubblica “Alcyone”, Pascoli dà alle stampe “I Canti di Castevecchio”, il paese dove ormai si era ritirato a vivere.

Nel 1904, pubblica i Poemi Conviviali che si ispirano al mondo classico e l’anno successivo, dopo aver pubblicato dei saggi su Dante, Leopardi e Manzoni, subentra a Carducci nella cattedra di letteratura italiana all’università di Bologna, città in cui resterà fino alla morte, avvenuta nel 1912.

Domande da interrogazione

  1. Quali eventi hanno segnato l'infanzia di Giovanni Pascoli?
  2. L'infanzia di Giovanni Pascoli è stata segnata dalla morte violenta del padre e dalla perdita di altri membri della famiglia, eventi che hanno influenzato profondamente la sua vita e la sua produzione poetica.

  3. Come ha influenzato l'impegno politico di Pascoli la sua carriera accademica?
  4. L'impegno politico di Pascoli, in particolare la sua partecipazione a manifestazioni anarchiche, ha portato alla perdita della sua borsa di studio e al suo arresto, ma grazie all'intervento di Carducci, è stato scagionato e ha potuto completare i suoi studi.

  5. Quali sono stati i primi successi accademici e letterari di Pascoli?
  6. Dopo la laurea, Pascoli ha iniziato a insegnare nei licei e ha pubblicato la raccolta di poesie "Myricae", che ha ricevuto un'accoglienza favorevole dalla critica, incluso D'Annunzio.

  7. Quali riconoscimenti ha ottenuto Pascoli nel campo della poesia latina?
  8. Pascoli ha vinto il primo premio al concorso internazionale di poesia latina di Amsterdam nel 1892 e ha continuato a vincerlo per altre dodici volte, diventando un famoso studioso di latino.

  9. Quali opere significative ha pubblicato Pascoli negli ultimi anni della sua vita?
  10. Negli ultimi anni, Pascoli ha pubblicato opere come "Il fanciullino", "I Canti di Castelvecchio", e "Poemi Conviviali", e ha assunto la cattedra di letteratura italiana all'Università di Bologna, dove è rimasto fino alla sua morte nel 1912.

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