Concetti Chiave
- Il "Gelsomino notturno" fa parte dei Canti di Castelvecchio ed esplora temi di eros e morte in modo delicato e candido.
- La lirica si divide in tre momenti temporali - crepuscolo, notte e alba - ciascuno collegato a diverse immagini e sensazioni.
- Pascoli utilizza vari campi semantici ed espressioni che richiamano l'eros e la morte, con una forte presenza di simbolismo.
- La poesia è ricca di figure retoriche che sottolineano i temi principali, come la personificazione e la sinestesia.
- Il commento evidenzia l'esclusione del poeta dall'amore e i suoi turbamenti dovuti a un attaccamento morboso al nido familiare.
Il gelsomino notturno è una lirica che fa parte dei Canti di Castelvecchio, scritta nel 1901 per celebrare le nozze dell’amico Gabriele Briganti di Lucca. Questa lirica contiene dei valori erotici, ma descritti in una maniera molto candida e delicata, dei temi legati alla morte e alla contrapposizione tra vita e morte.
Riassunto
Indice
Struttura temporale della poesia
La lirica si può suddividere in 3 momenti temporali diversi:
-Il Primo momento è il crepuscolo, che va dal verso 1 al verso 8, esso inizia con la schiusura delle corolle dei gelsomini notturni, allo stesso tempo il poeta è solito pensare ai propri cari, ormai defunti, man a mano cala il silenzio perché vengono interrotti tutti i canti degli uccelli e gli uccellini iniziano a dormire nei propri nidi, protetti dalle ali dei genitori, solo da un’abitazione provengono dei mormorii.
-Il secondo momento è la notte, che va dal verso 9 fino al verso 20, dove durante tutta la notte si sente il profumo di fragole rosse sprigionato dai gelsomini, la cui fragranza riempie l’aria portata dal vento. In essa si aggira ronzando un’ape, che arriva tardi alla sua destinazione, perché tutte le cellette sono state già occupate e nel cielo azzurro risplende la costellazione delle Pleiadi, in un tremolio di stelle.
Nell’abitazione viene accesa una luce su per le scale, e quando arriva al primo piano, viene spenta.
-Il terzo momento è l’alba, che va dal verso 21 al verso 24, e parte dicendo che i petali dei gelsomini un po’ sgualciti, si chiudono, nascondendo dentro l’ovario molle e profondamente nascosto, cresce una nuova sensazione di felicità.
Leggendo la poesia si può osservare che essa si apre con la congiunzione “E”, la cui funzione è quella di indicare che le riflessioni intime del poeta passano ora all'esterno come una continuazione del suo pensiero.
Temi di vita e morte
Nel secondo verso della lirica, Pascoli scrive che l’orario della schiusura del gelsomini coincide con il momento in cui lui ripensa ai suoi cari, ormai defunti. Questo pensiero è indotto soprattutto grazie all’atmosfera calma, malinconica e silenziosa che dà la sera. Primo e secondo verso.Si legano in quanto sono una contrapposizione della vita e della morte. La vita, perché l'apertura delle corolle indica un invito all’impollinazione, per mano dell’ape, di morte perché con “i suoi cari”, il poeta intende colore che ormai dormono in un sogno eterno.
A proposito di questa contrapposizione, la lirica è ricca di parole ed espressioni che rimandano ai campi semantici dell'eros e alla morte. Per quanto riguarda il campo semantico dell’eros, abbiamo espressioni come “s’aprono i fiori”, “calici aperti”, “odore di fragole rosse”, “petali poco gualciti”, “si cova”, "dentro l’urna molle e segreta” e “felicità nuova”, mentre per quanto riguarda la morte, le espressioni sono : “miei cari”, “tacquero i gridi”, “le fosse” e “s’è spento”.
Figure retoriche e simbolismo
Anche questa poesia è molto ricca di figure retoriche, le quali fanno intuire anche quali siano i temi presenti nella poesia e l’analogia tra l’impollinazione del gelsomino notturno e il concepimento dei due sposi.
Le codeste figure retoriche sono la personificazione della casa al verso 6, “una casa bisbiglia”, che va a sottolineare la centralità degli sposi; la sineddoche aggiunta alla similitudine dei versi 7-8, “Sotto l’ali dormono i nidi come gli occhi sotto le ciglia”, che rappresenta il tema del nodo, in quanto gli uccellini più piccoli dormono protetti dalle ali dei genitori, così come gli occhi sono protetti dalle palpebre e dalle ciglia; la sinestesia al verso 16, "pigolio di stelle” , che rimanda ancora al tema del nido, in quanto le stelle sembrano seguire pigolando la Chioccetta, ovvero la costellazione delle Pleiadi ed infine abbiamo una metafora del verso 23, “un’urna molle e segreta”, che indica l’analogia tra l’ovario del gelsomino e l’utero della sposa. Come in ogni poesia Pascoliana, non manca di certo il simbolismo, infatti “i calici aperti" indicano la corolla aperta del fiore notturno e le fragole rosse sono il simbolo di un amore sensuale.
Esclusione e turbamento del poeta
Leggendo la poesia, ho notato un’esclusione del poeta nei confronti dell’amore, in quanto lo identificato con l’ape tardiva che arriva in ritardo al fiore da impollinare, inoltre alcuni elementi della poesia mi fanno percepire che Pascoli nutre del turbamento nei confronti della passione perché i petali del fiore all’alba sono un po’ sgualciti e guarda quel momento dall’esterno, inoltre alla fine della lirica l’espressione “non so che” crea un’ulteriore senso di estraneità del poeta di fronte alle gioie che può offrire l’amore e la riproduzione. Questa mancata maturità di Pascoli, è dovuta al suo attaccamento quasi morboso nei confronti del nido familiare, che gli genera dei turbamenti ossessivi e segni di inquietudine nei confronti dell’amore. Inoltre leggendo la biografia del poeta, è possibile riscontrare che lui viene sconvolto dal matrimonio della sorella Ida, a tal punto da considerarla come una traditrice. Ed allo stesso modo, Maria considerava il fratello che aveva la possibilità di sposarsi con una sua cugina, il quale non accade.
E per quanto riguarda il matrimonio di Ida, secondo me c’è qualche riferimento tramite l’uso dell’avverbio di luogo “là” nei versi 6 e 11, perché rende l’atmosfera sia molto conosciuta sia ma allo stesso tempo molto lontana.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato principale della lirica "Il gelsomino notturno"?
- Come è strutturata temporalmente la poesia?
- Quali figure retoriche e simbolismi sono presenti nella poesia?
- In che modo il poeta esprime il suo turbamento e l'esclusione dall'amore?
- Qual è il legame tra la biografia di Pascoli e i temi della poesia?
La lirica esplora temi di vita e morte, con un focus sull'erotismo descritto in modo candido e delicato, e la contrapposizione tra la vita e la morte.
La poesia è divisa in tre momenti temporali: il crepuscolo, la notte e l'alba, ciascuno con immagini e simboli specifici che riflettono i temi principali.
La poesia utilizza figure retoriche come la personificazione, la sineddoche, la sinestesia e la metafora, con simbolismi legati all'eros e alla morte, come "calici aperti" e "fragole rosse".
Il poeta si identifica con l'ape tardiva e mostra un senso di estraneità verso l'amore e la riproduzione, evidenziato dai petali sgualciti e dall'espressione "non so che".
La poesia riflette il turbamento di Pascoli verso l'amore, influenzato dal matrimonio della sorella Ida, che egli percepiva come un tradimento, e il suo attaccamento al nido familiare.