Concetti Chiave
- "Il Gelsomino notturno" di Giovanni Pascoli è una poesia composta da quartine di novenari a rime alternate, pubblicata come regalo di nozze nel 1901.
- Il tema centrale è l'amore matrimoniale e la fecondità, rappresentati attraverso l'analogia tra fiori di gelsomino e processi generativi naturali.
- Pascoli evoca sensazioni olfattive, come l'odore del gelsomino e delle fragole, per sottolineare il richiamo alla passione e alla carnalità.
- L'autore si pone come spettatore esterno del sentimento amoroso, riflettendo sulla sua solitudine dovuta ai numerosi lutti familiari subiti.
- La poesia è ricca di immagini evocative del "nido", simbolo della famiglia perduta, con riferimenti a nidi di rondini, celle di api e chioccia con pulcini.
Indice
Il Gelsomino Notturno: Un Canto
La poesia “Il Gelsomino notturno”, composta da quartine di novenari a rime alternate seguendo lo schema ABAB, venne pubblicata per la prima volta in un opuscolo del 1901 come regalo di nozze per il caro amico Gabriele Briganti, rappresenta infatti un canto celebrativo dell’amore matrimoniale, soffermandosi in particolare sulla fecondità, presentata tramite immagini naturali come i fiori di gelsomino che si aprono per l’impollinazione.
Simbolismo e Tematiche di Pascoli
Si può quindi affermare che il tema principale sia intreccio dell’analogia dei due processi generativi che portano alla procreazione. Questo riflesso di immagine permette dunque all’autore di trattare tematiche delicate come quello dell’eros umano senza sfociare nel volgare o nell’inappropriato, attraverso immagini delicate e naturali come quelle dei fiori. Un aspetto fondamentale su cui si focalizza Pascoli è quello dell’evocazione del senso dell’odore, come quello delle fragole rosse del decimo verso, che attira le falene, oppure quello del gelsomino che spande nell’aria una fragranza particolare. Questi odori servono per sottolineare un richiamo a un piacere invitante, dolce ma al contempo forte, non a caso poi viene utilizzato il colore rosso, evocativo della carnalità e della passione. Anche la figura dello stesso autore si riscontra nella poesia, lui infatti si pone come spettatore esterno che spia quasi di nascosto questo sentimento e se ne sente escluso, si può infatti affermare che Pascoli abbia dedicato la sua intera vita alla ricostruzione del fantomatico nido che era stato stravolto in giovane età.
Lutti e Ricordi nella Vita di Pascoli
Nella sua vita subì infatti diversi lutti familiari, che seguirono quello del padre, di particolare dolore furono la morte di vari fratelli e della madre, quindi Pascoli rimase da solo con due sue sorelle e mai si sposò. Il ricordo di questi suoi familiari avviene già nei primi due versi, quando viene affermato “nell’ora s’aprono i fiori notturni” quando lui pensa ai suoi “cari”, questo mostra come il ricordo costante del dolore e della morte non permetta al poeta di godere totalmente delle gioie di un amore coniugale, in quanto lui risulterà sempre impegnato ad elaborare i lutti che hanno scandito la sua vita. Dunque non gli resta che far nascere “l’erba sopra le fosse” quindi di conservare in vita i morti tramite il loro costante ricordo, non a caso anche questo componimento appare colmo di immagini che rievocano il nido in vari contesto, dai nidi delle rondini al settimo verso, alle celle delle api del quattordicesimo verso e infine il nucleo della chioccia con i suoi pulcini tra il quindicesimo e il sedicesimo verso.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia "Il Gelsomino notturno"?
- Come Pascoli affronta il tema dell'eros umano nella sua poesia?
- Quali eventi personali influenzano la vita e le opere di Pascoli?
- In che modo Pascoli mantiene vivo il ricordo dei suoi cari defunti?
Il tema principale è l'intreccio dell'analogia dei processi generativi che portano alla procreazione, rappresentato attraverso immagini naturali come i fiori di gelsomino.
Pascoli affronta il tema dell'eros umano utilizzando immagini delicate e naturali, evitando il volgare, e focalizzandosi sull'evocazione del senso dell'odore e del colore rosso.
La vita di Pascoli è influenzata da diversi lutti familiari, tra cui la morte del padre, dei fratelli e della madre, che lo portano a vivere con due sorelle e a non sposarsi mai.
Pascoli mantiene vivo il ricordo dei suoi cari defunti attraverso la poesia, evocando immagini di nidi e natura, e conservando in vita i morti tramite il loro costante ricordo.