Concetti Chiave
- Giovanni Pascoli nacque in una famiglia agiata ma subì una serie di lutti che distrussero il suo nucleo familiare, influenzando profondamente la sua vita e la sua opera.
- Nonostante le difficoltà, Pascoli riuscì a completare gli studi e a diventare un rinomato accademico, specializzandosi in letteratura latina e italiana, e succedendo a Carducci a Bologna.
- La sua poesia è caratterizzata da una forte introspezione e dalla ricerca della ricostruzione del "nido" familiare, un tema centrale dopo la tragica morte del padre.
- Pascoli esplorò vari registri poetici, traendo ispirazione dalle sue esperienze personali, dalla natura e dalla società, esprimendo una profonda connessione con il mondo rurale e la tradizione.
- La sua produzione poetica incluse opere celebri come "Myricae", "Canti di Castelvecchio" e "Poemi conviviali", e si distinse per l'originalità e la varietà dei temi trattati.
Indice
Infanzia e tragedie familiari
Quarto di dieci figli, nacque a San Mauro di Romagna, in provincia di Forlì, il 31 Dicembre 1855, suo padre era amministratore della tenuta La Torre dei principi Torlonia, permettendo al poeta di crescere a stretto contatto con la natura ed in un ambiente economicamente agiato, tanto che tutti i figli vennero iscritti al collegio Raffaello di Urbino. A sconvolgere la vita fu però la morte del padre il 10 Agosto 1867 che, di ritorno in calesse dal mercato di Cesena, venne fucilato a sangue freddo da un assassino anonimo, mai riconosciuto, a questo lutto ne seguirono altri che distrussero il nido famigliare, nel 1863 infatti anche la madre se ne andò. A cercare di ricostruire questo nido distrutto fu poi il fratello diplomato, nel 1871 trasferì infatti quello che restava della famiglia a Rimini dove aveva trovato lavoro come perito agrimensore, permettendo anche a Giovanni di terminare gli studi liceali e di iscriversi alla facoltà dell’Università di Bologna. Qui venne presto a contatto con i circoli socialisti, sposando pienamente la causa dei diritti dei lavoratori e partecipando anche a varie manifestazioni, tra cui una contro il ministro della Pubblica istruzione Ruggero Bonghi che gli costò la perdita della borsa di studio e di conseguenza l’abbandono completo degli studi, dato che nel frattempo anche il fratello Giacomo morì.
Attivismo politico e arresto
Negli anni successivi intensificò il suo attivismo politico, cercando invano giustizia per suo padre e partecipando a diverse riunioni del movimento operaio capitanato dall’amico Andrea Costa fino a favorire la propaganda della Prima Internazionale. Questo periodo culminò con il suo arresto il 7 settembre 1879, per aver pubblicamente deplorato la condanna inflitta dal tribunale di Bologna ad alcuni internazionalisti di Imola che avevano manifestato in favore dell’anarchico Giovanni Passanante, autore di un fallito attentato ad Umberto I.
Carriera accademica e successi
Una volta liberato, abbandonò completamente la causa politica in favore di un umanitarismo inter-classicista di stampo contadino, riprendendo anche gli studi fino alla laurea del 1882, cominciando la sua odissea di professore itinerante: cattedra di greco e di latino a Matera, poi a Massa ed infine a Livorno. Poi lasciò la scuola per intraprendere la carriera accademica, che cominciò a Bologna come latinista [era infatti diventato conosciuto a livello internazionale per “Veianus”, poi anche premiato dalla Regia accademia di Amsterdam come la migliore poesia scritta in latino], così bravo da ottenere fama come ordinario di Letteratura latina per cui si trasferì a Messina. Successivamente, tornò a Bologna per succedere Carducci nella cattedra di Letteratura italiana, in virtù di alcuni studi danteschi come “Minerva oscura”, “Sotto il velame” e “La mirabile visione”, anche se nel frattempo aveva pubblicato le sue raccolte poetiche: nel 1891 “Myricae”, nel 1897 “Poemetti”, nel 1903 “Canti di Castelvecchio” e l’anno successivo i “Poemi conviviali”.
Vita personale e relazioni familiari
La sua vita personale fu sempre però tormentata dal pensiero della ricostruzione del nido familiare e per questo, appena poté, invitò a vivere con lui le sorelle Ida e Maria detta Mariù, che lo seguirono nei suoi spostamenti accademici, per raggiungere questo obiettivo evitò anche di sposarsi e quindi visse come un tradimento le nozze di Ida, a cui si rifiutò di partecipare [con lui rimase l’altra sorella, con cui si trasferì a Castelvecchio di Barga, in provincia di Lucca]. Durante gli ultimi anni della sua vita, volle assumere il ruolo di poeta ufficiale impegnato a celebrare la patria con “Odi e Inni”, “Canzoni di Re Enzio”, “Poemi italici” e “Poemi del Risorgimento”, inoltre nel 1912 venne premiato per la tredicesima volta dall’Accademia olandese, questa volta per il poemetto “Thallusa”, tuttavia lui morì il 6 Aprile dello stesso anno per un tumore.
Versatilità poetica e temi ricorrenti
Nello studio della casa di Castelvecchio aveva disposto tre tavoli: uno per la poesia italiana, uno per quella latina e uno per la critica dantesca, dimostrazione della sua versatilità che nella pratica della poesia si nota nei molti registri, il lirico, l’elegiaco, l’epico, il bucolico, il fiabesco ecc. traendo ispirazione sia dalle sue esperienze di vita che dalla natura e dalla società. Tutta la sua poesia è però caratterizzata dal tentativo di medicare la ferita lasciata dalla morte del padre e di elaborare il lutto, infatti questo trauma ha spezzato la sua vita in due parti: una prima felice e una poi dolorosa, generando in lui un meccanismo che spinge indietro il suo immaginario, soprattutto nella necessità di ricostruire il nido, ma questo meccanismo di regressione si manifesta:
1. Regressione anagrafica, legala all’idealizzazione della fanciullezza, età della spensieratezza e dell’innocenza;
2. Regressione sociale, verso il mondo arcaico della campagna scandito dalle leggi della natura;
3. Regressione storico-culturale, verso i primordi della civiltà occidentale che coincidono con le origini della poesia;
Domande da interrogazione
- Quali eventi hanno segnato l'infanzia e la vita familiare del protagonista?
- Come si è sviluppato l'attivismo politico del protagonista e quali conseguenze ha avuto?
- Quali sono stati i principali successi accademici del protagonista?
- In che modo la vita personale del protagonista è stata influenzata dalle sue relazioni familiari?
- Quali temi ricorrenti caratterizzano la poesia del protagonista?
L'infanzia del protagonista è stata segnata dalla morte violenta del padre e dalla perdita della madre, eventi che hanno distrutto il nido familiare e influenzato profondamente la sua vita.
Il protagonista ha intensificato il suo attivismo politico partecipando a riunioni del movimento operaio e propagandando la Prima Internazionale, culminando nel suo arresto per aver difeso pubblicamente alcuni internazionalisti.
Dopo aver abbandonato la politica, il protagonista ha ripreso gli studi, ottenendo una laurea e diventando un noto latinista e professore di Letteratura italiana, succedendo a Carducci a Bologna.
La vita personale del protagonista è stata tormentata dal desiderio di ricostruire il nido familiare, portandolo a vivere con le sorelle e a sentirsi tradito dal matrimonio di una di esse.
La poesia del protagonista è caratterizzata dalla versatilità e dal tentativo di elaborare il lutto per la morte del padre, con temi di regressione anagrafica, sociale e storico-culturale.