Concetti Chiave
- Nel mondo poetico di Pascoli, la natura è vista come un insieme di elementi piccoli e apparentemente insignificanti, che diventano simboli di un universo misterioso.
- Pascoli utilizza la poesia per riscoprire il "fanciullino", una parte umana che trova protezione e significato nella natura.
- Leopardi inizialmente vede la natura come una madre affascinante e benigna, contemplandola con un senso di pessimismo individuale.
- Dopo un'esperienza traumatica, Leopardi sviluppa una visione più pessimistica, considerando la natura una madre maligna che perseguita gli uomini.
- Il passaggio di Leopardi dal pessimismo individuale al pessimismo cosmico segna un cambiamento nel suo rapporto con la natura.
Il mondo poetico di Pascoli
Pascoli nel suo mondo poetico è dominante la natura come un insieme di cose piccole e insignificante che tendono a diventare simboli di un universo misterioso e affascinante che solo Pascoli può conoscere e indagare. Addirittura in poesie come Rio Salto diventa una protezione per lo scrittore che riscopre nella poesia il "fanciullino" umano.
Leopardi e la natura
Leopardi: il Leopardi vede la "natura" nel pessimismo individuale una madre affascinante e benigna contemplandola dalla sua camera non scoprendo che cosa serba. Con il ritorno traumatico da Roma passando in un pessimismo detto cosmico la natura diventerà madre maligna che perseguita gli uomini sin dal momento in cui li genera.
