aliceropelato
Ominide
6 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Giosuè Carducci, noto per il suo classicismo, difende la tradizione nazionale contro il romanticismo europeo, evidenziando valori pagani e una concezione della poesia come mestiere.
  • La sua poetica combina aspetti di sensibilità moderna con una figura di poeta bifronte, unendo tradizione e innovazione, illustrato nelle opere "Juvenilia" e "Levia Gravia".
  • Nelle "Odi barbare", Carducci sperimenta nuove metriche, accostando temi storici e contemporanei, e mescolando classicismo con dettagli prosaici e moderni.
  • Opere come "Alla stazione in una mattina d’autunno" e "Inno a Satana" mostrano un contrasto tra classicismo e modernità, esplorando temi di progresso e ribellione.
  • In "Pianto antico" e "San Martino", Carducci esprime sentimenti di dolore e serenità attraverso simboli naturali e immagini sensoriali, creando un equilibrio tra tradizione e emotività.

Indice

  1. Inizio della carriera accademica
  2. Stile e sensibilità del poeta
  3. Alla stazione in una mattina d’autunno

Inizio della carriera accademica

Studia a Pisa e fonda la società degli “amici pedanti”.

Nominato professore universitario di letteratura italiana a Bologna. Incontra i sovrani e vi è il passaggio dal radicalismo democratico all’adesione alla monarchia.

Riceve un premio Nobel nel 1906.

Diventa un poeta internazionale.

Classicismo:

- Difesa della tradizione nazionale VS romanticismo europeo;

- Valori pagani: attaccamento alla vita, solarità, autonomia dell’individuo, materialismo;

- Concezione della poesia come tecnica, mestiere, lavoro sulla parola.

Attività critica:

- Saggi su Dante, Parini e contemporanei;

- Attenzione agli aspetti tecnici del lavoro poetico;

- Atteggiamento erudito che lo avvicina alla scuola storica.

Prosatore:

- Discorsi celebrativi e scritti d’occasione raccolti in “Confessioni e battaglie”;

- Vena polemica, stile classicista ma sciolto e vivace.

Stile e sensibilità del poeta

Carducci mostra il poeta come una figura solare, schietta, semplice e limpida nello stile.

Utilizza aspetti di sensibilità moderna.

Il poeta è “bifronte” = custode della tradizione e al contempo portatore consapevole di elementi di novità.

Nella poesia giovanile (Juvenilia e Levia Gravia) tende ad imitare i classici.

Giambi ed Epodi:

- Satira politica, ispirati alla poesia greca e latina;

- Accostamenti tra classicismo e lingua quotidiana.

Rime nuove:

- Temi amorosi, ricordi autobiografici e reminiscenze erudite, ispirate alla tradizione medievale e rinascimentale;

- Semplice e antiromantica.

Odi barbare:

- Novità metrica: tentativo di riprodurre il metro della poesia classica;

- Preponderanza del tema storico: rievocazione del passato e del suo valore morale e civile.

Alla stazione in una mattina d’autunno

Alla stazione in una mattina d’autunno:

- Soggetto: partenza di Carolina Cristofori Piva, da lui chiamata Lidia  intensa relazione e scambio di lettere; narra del loro addio.

- Novità: ambientazione urbana e contemporanea, ricca di particolari prosaici  fanali, biglietto forato dal controllore, sportelli sbattuti, fragore del treno in partenza. Dettagli realistici creano contrasto con la forma metrica;

- Mescolanza di classicismo e contemporaneità: caratteristica moderna delle Odi barbare;

- Luci, oggetti metallici, cupezza dell’autunno rappresentano un mondo nemico ed estraneo;

- Sentimento dominante: tedio infinito, romantico e decadente, simile allo Spleen di Baudelaire;

- Intenzione di proiettare sul paesaggio, sulle figure e sugli oggetti gli stati d’animo del poeta attraverso aggettivi, immagini, metafore;

- Delinea oggetti, personaggi e gesti contemporanei con parole antiche: situazioni banali si trasformano in qualcosa di solenne e di arcano;

- L’eliminazione della rima è compensata dall’inserimento di allitterazioni, assonanze, effetti di suono  aspetto onomatopeico (ad es. ferri che vengono rintoccati), suoni aspri;

- Carducci nel tentativo di imitare i versi antichi, sperimenta una metrica;

- Riprende Ulisse quando deve partire per il suo viaggio;

- La locomotiva e il treno vengono personificati;

- Carducci presenta il progresso: tecnologia, tecnica…;

- La gente attorno si muove  solitudine di Carducci.

Inno a Satana (1865):

- Espressione del suo atteggiamento anticlericale, anticonformista, giacobino;

- Pubblicato sotto lo pseudonimo di Enotrio Romano. Ristampato in occasione dell’apertura del Concilio Vaticano I con intenzione provocatoria;

- Treno = strumento con cui si vuole andare oltre, simbolo di ribellione e di avanzamento del progresso: Carducci tenta di poetizzarlo rappresentandolo come un favoloso mostro mitologico;

- Carducci celebra il trionfo della materia sullo spirito, della libertà di pensiero, della ragione e della scienza sulla religione;

- Temi tipici di Carducci giacobino:

- Sconfitta di Dio in un mondo che trova in sé stesso la sua ragion d’essere;

- Elogio pagano dei piaceri materiali della vita;

- Sfida all’alleanza tra potere politico e religioso;

- Esaltazione positivistica del progresso tecnico e scientifico.

Pianto antico:

- Dedicata al ricordo del figlio Dante, morto a 3 anni. Con “antico” Carducci voleva probabilmente alludere al carattere primordiale del dolore di fronte alla morte;

- Primavera: un melograno nasce, ma per il figlio non c’è rinascita;

- Molti enjambement;

- Contrasto tra la perennità della vita della natura e la brevità della vita umana, ricondotti al quotidiano: pianta che fiorisce, luci e colori dell’estate, orto muto e deserto;

- Simbolo classico del melograno = pianta della fecondità e dell’amore, sottolineate dal colore verde della pianta e rosso dei fiori: nella 2° strofa la fecondità si rivela illusoria e l’amore destinato a essere deluso;

- Dolore espresso in modo equilibrato, con un pudore e una compostezza che ne accentuano l’intensità, ciò dato da:

- Ritmo cantabile che ha l’effetto di una ninna nanna desolata;

- Costruzione ordinata del discorso, diviso in 2 parti dedicate al melograno e alla morte;

- Chiarezza e razionalità delle strutture sintattiche, scandite nella 2° parte dal ricorrere dell’anafora.

San Martino:

- Il titolo richiama l’11 novembre, giorno del calendario dedicato a San Martino, quando si usava spillare il vino nuovo dai tini;

- Contrasto tra lo squallore del paesaggio autunnale e il senso di calore, serenità che vi è nel borgo festoso, dove l’attività dell’uomo vince la natura: qui i pensieri “volano” via come uccelli in fuga;

- Immagini visive, uditive, olfattive, che si imprimono nella fantasia del lettore  disposte in un ordine compatto ed equilibrato.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'inizio della carriera accademica di Carducci?
  2. Carducci ha iniziato la sua carriera accademica studiando a Pisa e fondando la società degli "amici pedanti". È stato nominato professore universitario di letteratura italiana a Bologna e ha ricevuto il premio Nobel nel 1906.

  3. Come si caratterizza lo stile poetico di Carducci?
  4. Lo stile di Carducci è solare, schietto e semplice, con una sensibilità moderna. È un poeta "bifronte", custode della tradizione e portatore di novità, con influenze classiche e contemporanee.

  5. Quali sono le caratteristiche principali delle "Odi barbare"?
  6. Le "Odi barbare" si distinguono per la novità metrica, cercando di riprodurre il metro della poesia classica, e per la preponderanza del tema storico, rievocando il passato e il suo valore morale e civile.

  7. Qual è il tema centrale di "Alla stazione in una mattina d’autunno"?
  8. Il tema centrale è l'addio a Carolina Cristofori Piva, con un'ambientazione urbana e contemporanea che mescola classicismo e modernità, esprimendo un sentimento di tedio infinito e solitudine.

  9. Quali temi affronta Carducci nell'"Inno a Satana"?
  10. Nell'"Inno a Satana", Carducci esprime un atteggiamento anticlericale e anticonformista, celebrando il trionfo della materia sullo spirito, la libertà di pensiero e il progresso tecnico e scientifico.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community